Unzione Degli Infermi Quando Si Fa

Nel cuore della Sacra Tradizione della Chiesa, si annida un rito di profondissima consolazione e sacra unzione, un balsamo spirituale per le ferite dell'anima e del corpo sofferente: l'Unzione degli Infermi. Questa non è semplicemente una cerimonia; è un incontro intimo con la Grazia divina, un abbraccio di misericordia che avvolge coloro che si trovano nella fragilità della malattia e dell'età avanzata. Comprendere il momento opportuno per ricevere questo Sacramento è essenziale per vivere appieno la sua potenza trasformativa.
L’Unzione degli Infermi, lungi dall'essere un'estrema unzione da impartire solo in punto di morte, è un sacramento vivificante, destinato a portare sollievo, conforto e, qualora sia volontà divina, guarigione. La dottrina della Chiesa, sapientemente elaborata attraverso secoli di riflessione teologica e pratica pastorale, ci fornisce indicazioni precise e dettagliate sul quando sia più appropriato rivolgersi a questo dono ineffabile.
Tradizionalmente, l'Unzione degli Infermi si amministra a coloro che, a causa di malattia o vecchiaia, si trovano in una condizione di salute precaria. Non è necessario che la malattia sia terminale o imminente. Al contrario, la Chiesa incoraggia a ricevere il Sacramento non appena la salute inizia a declinare in modo significativo, offrendo così la possibilità di ricevere i suoi benefici spirituali e fisici in un momento in cui la persona è ancora in grado di partecipare consapevolmente e di trarre il massimo conforto dalla preghiera comunitaria.
È bene sottolineare che l'Unzione degli Infermi non è riservata esclusivamente alle persone anziane. Chiunque, indipendentemente dall'età, affronti una malattia grave, un intervento chirurgico rischioso, o si trovi in una condizione di debolezza fisica e spirituale derivante da infermità, può richiedere e ricevere questo Sacramento. Pensiamo, ad esempio, a coloro che si sottopongono a terapie impegnative come la chemioterapia o la radioterapia; l'Unzione degli Infermi può essere per loro una fonte di forza e di consolazione, aiutandoli a sopportare le sofferenze e a mantenere la speranza.
Il Catechismo della Chiesa Cattolica, fonte autorevole di verità rivelate, ci ricorda che "l'Unzione degli Infermi può essere amministrata se un malato, dopo averla ricevuta, guarisce e poi si ammala di nuovo gravemente, oppure se, nel corso della stessa malattia, la sua condizione si aggrava" (CCC 1532). Questo sottolinea la natura ripetibile del Sacramento e la sua importanza nel sostenere il malato durante l'intero percorso della malattia. Non vi è alcun limite al numero di volte in cui si può ricevere l'Unzione degli Infermi, a condizione che vi sia un reale cambiamento nella condizione di salute che giustifichi la sua amministrazione.
Non di rado, sorge la questione se sia opportuno amministrare l'Unzione degli Infermi a persone incoscienti o che hanno perso la capacità di comunicare. In questi casi, la Chiesa raccomanda di presumerne l'intenzione, qualora vi siano indicazioni che in precedenza la persona avrebbe desiderato ricevere il Sacramento. La presenza di familiari o amici che possano testimoniare tale desiderio pregresso è di grande aiuto al sacerdote per discernere la volontà del malato. Tuttavia, è fondamentale ricordare che il Sacramento non può essere forzato; deve essere accolto con fede e, se possibile, con consapevolezza.
<h2>Preparazione e Disposizioni Interiori</h2>Affrontare l'Unzione degli Infermi non è semplicemente ricevere un rito; è prepararsi ad un incontro profondo con il Divino. La preparazione spirituale riveste un'importanza capitale. Prima di ricevere il Sacramento, è auspicabile accostarsi al Sacramento della Riconciliazione, confessando i propri peccati e chiedendo perdono a Dio. Questo gesto di purificazione interiore predispone l'anima ad accogliere pienamente la Grazia santificante dell'Unzione degli Infermi.
La preghiera gioca un ruolo fondamentale in questa preparazione. È bene dedicare del tempo alla preghiera personale, invocando l'aiuto di Dio, chiedendo la forza di sopportare la sofferenza e di accettare la Sua volontà. Anche la preghiera comunitaria, con familiari e amici, può essere di grande conforto e sostegno. Recitare il Rosario, leggere le Sacre Scritture, meditare sui misteri della fede: queste sono tutte pratiche che possono aiutare a creare un clima di raccoglimento e di apertura alla Grazia divina.
La fede è il fondamento su cui si basa l'efficacia del Sacramento. Credere fermamente nella presenza reale di Cristo nell'Unzione degli Infermi, confidare nella Sua misericordia e nel Suo amore, abbandonarsi alla Sua volontà: questo è l'atteggiamento interiore che permette di ricevere pienamente i benefici del Sacramento. Anche in momenti di dubbio o di scoraggiamento, è importante rinnovare la propria fede, ricordando le promesse di Cristo e la testimonianza dei santi.
È altresì importante preparare l'ambiente in cui si svolgerà il rito. Scegliere un luogo tranquillo e dignitoso, libero da distrazioni e rumori. Preparare un tavolo con una tovaglia bianca, un crocifisso, una candela accesa e un bicchiere d'acqua benedetta. La presenza di immagini sacre e di oggetti religiosi può aiutare a creare un'atmosfera di preghiera e di sacralità.
Infine, è fondamentale comunicare apertamente con il sacerdote che amministrerà il Sacramento. Spiegargli la propria condizione di salute, le proprie paure e le proprie speranze. Porre domande e chiedere chiarimenti su qualsiasi dubbio o incertezza. Il sacerdote è un ministro di Dio, un intermediario tra il malato e la Grazia divina, ed è suo dovere accompagnare il malato con compassione e comprensione.
<h2>Gli Effetti del Sacramento</h2>L'Unzione degli Infermi è un sacramento di guarigione, sia fisica che spirituale. Sebbene la guarigione fisica non sia garantita, il Sacramento dona forza, coraggio e pace per affrontare la malattia e la sofferenza. Aiuta il malato ad unirsi alla passione di Cristo, offrendo le proprie sofferenze per la salvezza del mondo.
Spiritualmente, l'Unzione degli Infermi rafforza l'anima, dona il perdono dei peccati (se la persona non ha potuto confessarsi), e infonde la Grazia di Dio. Aiuta il malato a superare la paura della morte e ad affrontare il passaggio all'eternità con serenità e fiducia. Inoltre, il Sacramento fortifica il legame con la comunità cristiana, ricordando al malato che non è solo nella sua sofferenza, ma è sostenuto dalla preghiera e dall'amore di tutti i credenti.
L'Unzione degli Infermi è un dono prezioso che la Chiesa offre a coloro che soffrono. È un segno tangibile dell'amore di Dio per i suoi figli, un balsamo per le ferite dell'anima e del corpo. Ricevere questo Sacramento con fede e preparazione è un'esperienza trasformativa che può portare conforto, pace e guarigione.
È importante superare la paura e la riluttanza che spesso accompagnano la richiesta dell'Unzione degli Infermi. Non considerarla un segno di resa o di abbandono, ma piuttosto un'opportunità per ricevere la Grazia di Dio e per affrontare la malattia con forza e coraggio. Parlare con il proprio sacerdote, con i propri familiari, con i propri amici: condividere le proprie paure e le proprie speranze può aiutare a prendere la decisione giusta e a prepararsi adeguatamente a ricevere questo Sacramento di consolazione e di speranza.









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