Simboli 4 Evangelisti Per Bambini

Amici miei, avvicinatevi. Sediamoci un attimo insieme, in questo angolo di tranquillità, e parliamo di qualcosa di meraviglioso, qualcosa che ci avvicina alla storia più bella che sia mai stata raccontata: quella di Gesù. Immaginate di aprire un libro illustrato, pieno di colori e figure fantastiche. Ogni figura ci racconta una parte della storia, un dettaglio importante. Ecco, i simboli degli Evangelisti sono un po’ come queste illustrazioni: ci aiutano a ricordare e a capire meglio il messaggio di Gesù.
Ogni Evangelista, Matteo, Marco, Luca e Giovanni, ha un simbolo speciale che lo rappresenta. Non è una cosa complicata, ve lo assicuro. Anzi, è un modo divertente e stimolante per entrare in contatto con la Parola. Prendiamoci un po’ di tempo per scoprire insieme questi simboli, uno ad uno, come se stessimo scartando un regalo prezioso.
Cominciamo con Matteo. Immaginatelo seduto, con la penna in mano, intento a scrivere. Matteo ci racconta la storia di Gesù soprattutto come il Messia promesso, il re che viene per salvare il suo popolo. Per questo, il simbolo di Matteo è l’Angelo (o a volte l’uomo alato). L’angelo ci ricorda l’importanza della discendenza di Gesù, della sua genealogia, che Matteo riporta con grande precisione all'inizio del suo Vangelo. È come se l'angelo ci sussurrasse all'orecchio: "Ascolta! Questo è il re che stavamo aspettando!" L’angelo ci invita a guardare Gesù non solo come un uomo, ma come il Figlio di Dio, colui che è stato mandato dal cielo per guidarci sulla retta via. Pensiamoci un attimo: l'angelo è messaggero di Dio, e Matteo, attraverso le sue parole, è un po' come un angelo per noi, che ci porta il messaggio divino. Osserviamo attentamente le raffigurazioni di Matteo con l'angelo: spesso lo vediamo intento a scrivere, guidato dalla luce divina che emana dall'angelo. Proviamo a visualizzare questa scena quando leggiamo il Vangelo di Matteo, immaginando l'angelo che ci accompagna nella comprensione delle parole sacre.
Ora spostiamoci verso Marco. Immaginate un leone, forte e ruggente, che si aggira nel deserto. Il simbolo di Marco è proprio il Leone. Marco ci presenta Gesù come il Servo di Dio, colui che agisce con potenza e autorità. Il leone è un animale coraggioso, che non ha paura di affrontare le difficoltà. Allo stesso modo, Gesù, nel Vangelo di Marco, compie miracoli straordinari e affronta le prove con grande determinazione. Il leone ci ricorda la forza di Gesù, la sua capacità di superare ogni ostacolo. Pensate a quando Marco racconta dei miracoli di Gesù: la guarigione dei malati, la moltiplicazione dei pani e dei pesci, la resurrezione dei morti. Sono tutti segni della potenza di Dio che si manifesta attraverso Gesù. E il leone, con la sua forza, ci ricorda proprio questo: la potenza di Gesù è invincibile. Quando vediamo il simbolo del leone associato a Marco, cerchiamo di ricordare la forza e la determinazione di Gesù, il suo coraggio nell'affrontare le sfide e la sua capacità di compiere miracoli. Visualizziamo il leone ruggente che ci invita a seguire Gesù con fiducia e coraggio, senza paura di affrontare le difficoltà che la vita ci presenta.
Proseguiamo il nostro cammino spirituale incontrando Luca. Immaginate un bue, calmo e paziente, che ara la terra. Il simbolo di Luca è il Bue (o a volte il Toro). Luca ci presenta Gesù come il Sacerdote, colui che offre se stesso in sacrificio per la salvezza dell'umanità. Il bue è un animale da lavoro, che si sacrifica per il bene degli altri. Allo stesso modo, Gesù si è sacrificato sulla croce per noi. Il bue ci ricorda la compassione e la misericordia di Gesù, la sua capacità di prendersi cura dei più deboli e degli emarginati. Pensate a quando Luca racconta delle parabole di Gesù: il buon samaritano, il figlio prodigo, la pecora smarrita. Sono tutte storie che ci parlano di amore, di perdono e di compassione. E il bue, con la sua umiltà e il suo sacrificio, ci ricorda proprio questo: l'amore di Gesù è infinito e incondizionato. Osserviamo le raffigurazioni di Luca con il bue: spesso lo vediamo intento a scrivere, ispirato dalla compassione e dalla misericordia di Gesù. Proviamo a visualizzare questa scena quando leggiamo il Vangelo di Luca, immaginando il bue che ci accompagna nella comprensione dell'amore di Dio per l'umanità.
L'Aquila di Giovanni
Infine, arriviamo a Giovanni. Chiudete gli occhi e immaginate un'aquila, che vola alta nel cielo, scrutando l'orizzonte. Il simbolo di Giovanni è proprio l’Aquila. Giovanni ci presenta Gesù come il Verbo di Dio, la parola che si è fatta carne e che è venuta ad abitare in mezzo a noi. L'aquila è un uccello che vola molto in alto, capace di vedere le cose da una prospettiva diversa. Allo stesso modo, Giovanni ci offre una visione profonda e spirituale di Gesù, rivelandoci la sua natura divina. L'aquila ci ricorda la capacità di elevarsi al di sopra delle cose terrene, di guardare oltre le apparenze e di contemplare la bellezza e la grandezza di Dio. Pensate a quando Giovanni racconta dell'amore di Dio per il mondo, del suo desiderio di salvare l'umanità, della sua promessa di vita eterna. Sono tutti concetti profondi e spirituali che Giovanni ci aiuta a comprendere. E l'aquila, con la sua capacità di volare in alto, ci ricorda proprio questo: la verità di Dio è al di sopra di tutto, e dobbiamo elevarci per poterla contemplare. Quando vediamo il simbolo dell'aquila associato a Giovanni, cerchiamo di ricordare la sua visione profonda e spirituale di Gesù, la sua capacità di rivelarci la natura divina del Figlio di Dio. Visualizziamo l'aquila che vola alta nel cielo, invitandoci a guardare oltre le apparenze e a contemplare la bellezza e la grandezza di Dio.
Un Po' di Storia e Curiosità
Forse vi state chiedendo: "Ma da dove vengono questi simboli?". Beh, la storia è affascinante. Questi simboli sono nati nel corso dei secoli, dall'interpretazione di un passo biblico molto importante, che si trova nel libro dell'Apocalisse (4,7): "Il primo vivente era simile a un leone, il secondo vivente era simile a un vitello, il terzo vivente aveva la faccia come di uomo e il quarto vivente era simile a un'aquila che vola".
I primi cristiani hanno visto in questi quattro esseri viventi una rappresentazione dei quattro Evangelisti, ognuno dei quali esprimeva un aspetto diverso della persona di Gesù. Col tempo, questi simboli si sono consolidati e sono diventati un modo comune per identificare e ricordare gli Evangelisti.
È bello sapere che dietro ogni simbolo c'è una storia, un significato profondo, un legame con la Parola di Dio. E noi, oggi, possiamo ancora beneficiare di questa ricchezza, usando questi simboli come una chiave per aprire la porta del Vangelo.
Come Usare i Simboli degli Evangelisti
Ora che conosciamo i simboli, possiamo usarli in tanti modi diversi. Possiamo cercarli nelle chiese, nelle opere d'arte, nei libri. Possiamo usarli per decorare le nostre case, per creare dei biglietti d'auguri, per inventare delle storie. Possiamo anche usarli per pregare, meditando sul significato di ogni simbolo e sulla sua connessione con la vita di Gesù.
Ad esempio, quando leggiamo il Vangelo di Matteo, possiamo visualizzare l'angelo che ci accompagna, illuminando le nostre menti e aprendo i nostri cuori alla Parola di Dio. Quando leggiamo il Vangelo di Marco, possiamo immaginare il leone ruggente che ci incoraggia ad affrontare le difficoltà con coraggio e determinazione. Quando leggiamo il Vangelo di Luca, possiamo visualizzare il bue che ci ricorda l'amore e la misericordia di Gesù per i più deboli. E quando leggiamo il Vangelo di Giovanni, possiamo immaginare l'aquila che ci eleva verso le altezze spirituali, permettendoci di contemplare la bellezza e la grandezza di Dio.
Un Viaggio Personale
Amici miei, spero che questo piccolo viaggio nel mondo dei simboli degli Evangelisti vi sia piaciuto. Ricordate, non ci sono risposte giuste o sbagliate. Ognuno di noi può interpretare questi simboli a modo suo, trovando in essi un significato personale e profondo.
L'importante è che questi simboli ci aiutino ad avvicinarci a Gesù, a conoscere meglio la sua storia, a comprendere il suo messaggio d'amore e di speranza. E che ci ricordino che la Parola di Dio è sempre viva e presente in mezzo a noi, pronta a illuminare il nostro cammino e a guidarci verso la verità.
Allora, la prossima volta che vedrete un angelo, un leone, un bue o un'aquila, pensate agli Evangelisti e al loro messaggio. Pensate a Gesù e al suo amore per noi. E lasciatevi guidare dalla Parola di Dio, che è la luce che illumina il mondo.









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