Santa Maria Goretti Dove Si Trova

Amici cari,

Lasciate che vi prenda per mano e vi conduca in un viaggio delicato, un percorso che ci porterà a scoprire non solo un luogo, ma un'essenza, un riverbero di santità: Santa Maria Goretti. Non è semplicemente una questione geografica, ma una ricerca del cuore, un desiderio di connetterci con la sua storia e il suo spirito.

Ecco, cominciamo. Immaginate un'Italia rurale, quella dei primi del '900, un paesaggio disegnato dalla fatica e dalla fede, un mosaico di campi e casolari sparsi. Ed è proprio in questo contesto che troviamo le radici della nostra santa.

Il luogo che dobbiamo tenere a mente, il punto di partenza del nostro viaggio, è Corinaldo, nelle Marche. Questa è la sua terra natale, il luogo dove Maria Goretti vide la luce il 16 ottobre 1890. Possiamo quasi percepire l'atmosfera di quel tempo, la semplicità della vita contadina, la profonda religiosità che permeava ogni aspetto dell'esistenza. Camminiamo idealmente per le vie di Corinaldo, osserviamo le case in pietra, ascoltiamo l'eco dei racconti tramandati di generazione in generazione. Qui, Maria trascorse i suoi primi anni, imparando l'importanza della preghiera e del lavoro.

Ma il cammino di Maria la portò presto altrove. La famiglia Goretti, in cerca di una vita migliore, si trasferì più volte, seguendo le opportunità offerte dal lavoro nei campi. Ed è qui che il quadro si fa più ampio, più complesso. Dobbiamo spostare la nostra attenzione verso il Lazio, verso quella zona paludosa e insalubre che all'epoca era l'Agro Pontino.

Immaginate la malaria, la povertà, la lotta quotidiana per la sopravvivenza. In questo contesto difficile, la famiglia Goretti trovò lavoro come mezzadri, condividendo un casolare con un'altra famiglia, i Serenelli. Ed è qui, in questo luogo di fatica e di privazioni, che si consumò la tragedia.

Ora, ascoltate attentamente. Il luogo preciso dove Maria Goretti fu aggredita e morì è Le Ferriere di Conca, oggi Conca nel comune di Latina. Non cercate un luogo sontuoso, un monumento imponente. Cercate piuttosto un luogo semplice, un luogo che parla di fatica, di sacrificio, di un'innocenza spezzata.

Possiamo quasi sentire l'eco di quelle grida disperate, l'angoscia di una giovane vita strappata troppo presto. Ma non fermiamoci al dolore, non lasciamoci sopraffare dalla tristezza. Cerchiamo di capire il significato profondo di questo luogo, il messaggio di speranza e di perdono che emana dalla figura di Maria Goretti.

Oggi, Le Ferriere di Conca sono un luogo di pellegrinaggio, un luogo dove migliaia di persone ogni anno si recano per pregare, per riflettere, per chiedere l'intercessione della santa. Possiamo visitare la casa colonica dove Maria visse, la stanza dove fu aggredita, la chiesa parrocchiale dove fu inizialmente sepolta. Sono luoghi semplici, umili, ma carichi di significato, impregnati della presenza di Maria Goretti.

E camminando in questi luoghi, proviamo a sentire la sua presenza, il suo esempio di purezza, di coraggio, di perdono. Maria Goretti non è solo una santa, è un modello di vita, un faro che illumina il nostro cammino. Ci insegna a difendere i nostri valori, a non cedere alla violenza, a perdonare chi ci ha fatto del male.

Ma il nostro viaggio non finisce qui. C'è un altro luogo che dobbiamo tenere a mente, un luogo che rappresenta la consacrazione definitiva della sua santità.

E questo luogo è Nettuno. Qui, nel Santuario di Nostra Signora delle Grazie e di Santa Maria Goretti, riposano le spoglie della santa. Immaginate un luogo di pace, di serenità, un luogo dove la preghiera sale spontanea al cielo.

Il santuario è un luogo di accoglienza, un luogo dove i pellegrini possono trovare conforto e ristoro. Qui, possiamo ammirare le reliquie di Santa Maria Goretti, pregare davanti alla sua tomba, ascoltare le testimonianze di chi ha ricevuto grazie per sua intercessione.

Entriamo nel santuario in punta di piedi, con rispetto e devozione. Osserviamo le vetrate colorate, gli affreschi, le statue che raffigurano la vita di Maria Goretti. Sentiamo la presenza della Madonna, madre di tutte le grazie, che veglia su di noi.

E pregando davanti alla tomba di Maria, chiediamole di intercedere per noi, di aiutarci a vivere una vita santa, di proteggere i nostri giovani dai pericoli del mondo. Chiediamole di illuminare il nostro cammino, di guidarci verso la verità e la giustizia.

Possiamo quasi percepire la sua risposta, un sussurro leggero, una promessa di aiuto e di protezione. Maria Goretti è sempre con noi, presente nelle nostre vite, pronta ad accoglierci nel suo abbraccio.

Non dimentichiamo che la storia di Maria Goretti non è solo una storia di dolore e di morte, ma anche una storia di speranza e di risurrezione. La sua vita, seppur breve e tragica, è stata un esempio luminoso di fede, di coraggio, di amore.

Ed è questo messaggio che dobbiamo portare con noi, questo esempio che dobbiamo imitare. Cerchiamo di vivere come Maria Goretti, con semplicità, con umiltà, con amore verso Dio e verso il prossimo. Cerchiamo di difendere i nostri valori, di non cedere alle tentazioni, di perdonare chi ci ha fatto del male.

Ricordiamoci sempre che la santità è possibile per tutti, non è riservata solo a pochi eletti. Ognuno di noi può diventare santo, vivendo la propria vita con amore e dedizione.

E in questo cammino verso la santità, Santa Maria Goretti è una compagna preziosa, un esempio da seguire, un'amica fidata. Affidiamoci a lei, chiediamole di guidarci, di proteggerci, di aiutarci a raggiungere la meta.

Ed ecco, amici miei, il nostro viaggio è giunto al termine. Abbiamo percorso insieme i luoghi di Santa Maria Goretti, abbiamo cercato di capire il significato della sua vita, abbiamo ascoltato il suo messaggio.

Spero che questo percorso vi abbia arricchito interiormente, che vi abbia fatto sentire più vicini alla santa, che vi abbia infuso nuova speranza e nuovo coraggio.

Portiamo con noi questo messaggio di amore e di perdono, diffondiamolo intorno a noi, facciamo del nostro meglio per vivere una vita santa, ispirati dall'esempio di Santa Maria Goretti.

E ricordiamoci sempre che lei è con noi, sempre pronta ad accoglierci nel suo abbraccio, sempre pronta ad aiutarci a raggiungere la meta.

Ed ora, guardiamoci dentro. Sentiamo la responsabilità di essere custodi di questa memoria, portatori di questa speranza. Non lasciamo che la figura di Santa Maria Goretti svanisca nel tempo, ma manteniamola viva nei nostri cuori, tramandiamo la sua storia alle future generazioni.

Raccontiamo ai nostri figli, ai nostri nipoti, ai nostri amici la storia di questa giovane santa, che ha saputo difendere la sua purezza con coraggio e determinazione, che ha saputo perdonare il suo aggressore con amore e compassione.

E facciamo del nostro meglio per vivere una vita degna del suo esempio, una vita improntata alla fede, alla speranza, alla carità.

Lasciate che la luce di Santa Maria Goretti illumini il nostro cammino, guidi le nostre scelte, ci aiuti a diventare persone migliori, testimoni credibili del Vangelo.

E così, cari amici, con il cuore pieno di gratitudine e di speranza, con la certezza di non essere soli in questo cammino, salutiamo Santa Maria Goretti, chiedendole di vegliare su di noi, di proteggere le nostre famiglie, di intercedere per noi presso il trono di Dio.

Che la sua benedizione ci accompagni sempre.