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San Francesco Cantico Delle Creature Testo Italiano


San Francesco Cantico Delle Creature Testo Italiano

Altissimo, onnipotente, bon Signore, tue so' le laude, la gloria e l'honore et onne benedictione.

Ad te solo, Altissimo, se konfano, et nullu homo è dignu te mentovare.

Laudato sie, mi' Signore, cum tutte le tue creature, spetialmente messor lo frate Sole, lo qual è iorno, et allumini noi per lui. Et ellu è bellu e radiante cum grande splendore: de te, Altissimo, porta significatione.

Laudato si', mi' Signore, per sora Luna e le stelle: in celu l'ài formate clarite et pretiose et belle.

Laudato si', mi' Signore, per frate Vento et per aere et nubilo et sereno et onne tempo, per lo quale a le tue creature dài sustentamento.

Laudato si', mi' Signore, per sora Aqua, la quale è multo utile et humile et pretiosa et casta.

Laudato si', mi' Signore, per frate Focu, per lo quale ennallumini la nocte: et ello è bello et iocundo et robustoso et forte.

Laudato si', mi' Signore, per sora nostra matre Terra, la quale ne sustenta et governa, et produce diversi fructi con coloriti flori et herba.

Laudato si', mi' Signore, per quelli ke perdonano per lo tuo amore, et sostengono infirmitate et tribulatione. Beati quelli ke 'l sosterranno in pace, ka da te, Altissimo, sirano incoronati.

Laudato si', mi' Signore, per sora nostra Morte corporale, da la quale nullu homo vivente pò skappare: guai a quelli ke morrano ne le peccata mortali; beati quelli ke trovarà ne le tue sanctissime voluntati, ka la morte secunda no 'l farrà male.

Laudate et benedicete mi' Signore et ringratiate et servitelo cum grande humilitate.

Il Cantico delle Creature, o Cantico di Frate Sole, rappresenta una delle espressioni più elevate e commoventi della spiritualità francescana, un inno di lode al Creatore attraverso la celebrazione della bellezza e della bontà del creato. Composto presumibilmente tra il 1224 e il 1226, negli ultimi anni della vita di San Francesco, questo testo non è semplicemente una poesia, ma una preghiera, un atto di profonda gratitudine e di comunione con il divino.

La sua struttura, apparentemente semplice, rivela una profondità teologica e una sensibilità poetica straordinarie. Il Cantico si apre con un'invocazione diretta a Dio, riconosciuto come "Altissimo, onnipotente, bon Signore," e a Lui solo sono attribuite la lode, la gloria, l'onore e la benedizione. Questa premessa fondamentale stabilisce il primato assoluto di Dio come fonte di ogni bene e di ogni bellezza.

L'inno prosegue con la lode delle creature, che vengono presentate come manifestazioni della grandezza e dell'amore di Dio. Il sole, la luna, le stelle, il vento, l'acqua, il fuoco e la terra sono invocati come "frate" e "sora," testimoniando la visione francescana di un universo inteso come una famiglia unita dalla comune origine divina. Ogni elemento della creazione è lodato per le sue qualità specifiche: il sole per la sua luce e il suo splendore, la luna e le stelle per la loro bellezza e la loro luminosità, il vento per il suo potere vivificante, l'acqua per la sua utilità e la sua purezza, il fuoco per la sua forza e la sua allegria, la terra per la sua fertilità e la sua capacità di nutrire.

La lode alle creature non è fine a se stessa, ma è un modo per elevare lo spirito a Dio, per riconoscere la Sua presenza in ogni aspetto della realtà. San Francesco, attraverso il Cantico, ci invita a contemplare la bellezza del creato non come un semplice spettacolo esteriore, ma come un segno tangibile dell'amore e della provvidenza divina.

Il Cantico delle Creature riflette una visione del mondo profondamente radicata nella fede cristiana, ma allo stesso tempo aperta alla sensibilità per la natura e al rispetto per ogni forma di vita. In un'epoca segnata da crescenti preoccupazioni ambientali, questo testo assume un valore ancora più significativo, ricordandoci la nostra responsabilità di custodire e proteggere il creato, riconoscendo in esso un dono prezioso di Dio.

L'Amore Fraterno nel Cantico

Un aspetto particolarmente significativo del Cantico delle Creature è l'uso dei termini "frate" e "sora" per riferirsi agli elementi naturali. Questa scelta linguistica rivela la concezione francescana di un universo inteso come una famiglia, in cui ogni creatura, umana o non umana, è legata all'altra da un vincolo di fraternità universale. Il sole è "frate Sole," la luna è "sora Luna," e così via. Questa personificazione degli elementi naturali non è un semplice espediente retorico, ma esprime una profonda convinzione: ogni creatura, in quanto creata da Dio, merita rispetto e considerazione.

San Francesco, attraverso il Cantico, ci invita a superare una visione antropocentrica del mondo, in cui l'uomo si pone al centro dell'universo e considera le altre creature come semplici strumenti al suo servizio. Al contrario, egli ci propone una visione ecocentrica, in cui l'uomo si riconosce come parte integrante del creato, un membro della grande famiglia universale. Questa visione implica una responsabilità etica: dobbiamo trattare le altre creature con rispetto e compassione, riconoscendo in esse la presenza di Dio.

Il Cantico e la Sofferenza

Il Cantico delle Creature non è solo un inno alla bellezza e alla gioia, ma anche un'espressione di profonda umanità. San Francesco non ignora la sofferenza e il dolore che fanno parte della vita. Anzi, egli dedica una parte del Cantico a coloro che perdonano per amore di Dio e che sopportano l'infermità e la tribolazione. Egli proclama beati coloro che sopportano la sofferenza in pace, perché saranno incoronati da Dio.

Questa sezione del Cantico rivela la profonda fede di San Francesco nella provvidenza divina. Egli crede che anche la sofferenza possa avere un significato, che possa essere un'occasione per crescere nella fede e nell'amore. La sofferenza, se accettata con pazienza e offerta a Dio, può diventare un mezzo di purificazione e di redenzione.

Il Cantico si conclude con un invito alla lode, alla benedizione, al ringraziamento e al servizio di Dio con grande umiltà. Queste parole riassumono l'essenza della spiritualità francescana: una vita interamente dedicata alla lode e al servizio del Signore, una vita vissuta in umiltà e in fraternità con tutte le creature.

Il Cantico delle Creature è un tesoro inestimabile della spiritualità cristiana, un inno che continua a risuonare nel cuore di uomini e donne di ogni tempo e di ogni luogo. La sua bellezza poetica, la sua profondità teologica e il suo messaggio di amore e di fraternità lo rendono un'opera sempre attuale e sempre capace di ispirare le nostre vite. È un invito perenne a contemplare la bellezza del creato, a riconoscere in esso la presenza di Dio e a vivere in armonia con tutte le creature, in un mondo segnato dalla pace e dalla giustizia. È una preghiera che ci ricorda la nostra origine divina e ci sprona a vivere in conformità con la volontà di Dio, per la gloria del suo nome e per il bene di tutta l'umanità.

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