San Bernardo Di Chiaravalle Preghiere

Amici carissimi, benvenuti! Oggi ci immergeremo nel cuore della spiritualità di San Bernardo di Chiaravalle, esplorando le preghiere che hanno plasmato la sua vita e continuano a ispirare milioni di fedeli in tutto il mondo. Preparatevi a un viaggio profondo, ricco di significato e di una bellezza che tocca l'anima.
San Bernardo, un gigante del XII secolo, non è stato solo un teologo e un abate cistercense, ma un vero e proprio mistico. Le sue preghiere non erano semplici recitazioni, bensì un dialogo intimo e appassionato con Dio. Attraverso di esse, San Bernardo cercava l'unione con il divino, la trasformazione interiore e la compassione per l'umanità.
Cominciamo con la preghiera più celebre, quella che incarna l'essenza della sua devozione mariana: il Memorare.
"Ricordati, o piissima Vergine Maria, che non si è mai udito dire che alcuno sia ricorso al tuo patrocinio, abbia implorato il tuo aiuto, abbia chiesto il tuo soccorso, e sia stato abbandonato. Animato anch'io da tale confidenza, a te ricorro, o Madre, Vergine delle vergini; a te vengo, dinanzi a te mi prostro, peccatore contrito. Non disprezzare le mie preghiere, o Madre del Verbo, ma ascoltami propizia ed esaudiscimi. Amen."
Questa preghiera, che attribuiamo tradizionalmente a San Bernardo (anche se le prove concrete sono scarse, lo spirito che la anima è profondamente bernardiniano), è un grido di fiducia incrollabile nella potente intercessione di Maria. In ogni momento di difficoltà, di dubbio o di dolore, possiamo rivolgerci a lei con la certezza che non saremo abbandonati. Maria, la Madre di Dio, è il nostro rifugio sicuro, la nostra consolatrice, la nostra mediatrice presso il Figlio.
Proseguiamo con una riflessione sulle preghiere che San Bernardo rivolgeva direttamente a Gesù Cristo. La sua cristocentrica spiritualità era il fulcro della sua esistenza. Egli vedeva in Cristo l'amore incarnato, la via, la verità e la vita. Nelle sue omelie e nei suoi scritti, traspare un amore ardente e appassionato per il Salvatore.
Una preghiera, che sebbene non sia formalmente codificata come una "preghiera a tutti gli effetti", risuona fortemente con il pensiero di San Bernardo, è quella che si focalizza sulla passione di Cristo. Meditare sulla sofferenza di Gesù, sul suo sacrificio redentore, era per lui un modo per entrare in comunione con il suo dolore, per comprendere l'immensità del suo amore e per rafforzare la propria fede.
Immaginate San Bernardo, in ginocchio nel suo chiostro, contemplando l'immagine del Crocifisso. Lo sguardo fisso sul volto sofferente di Gesù, il cuore pieno di compassione e di amore. In silenzio, medita sulle parole del Vangelo, sulle profezie che si sono adempiute, sulla promessa della resurrezione. Questa contemplazione lo porta a un'unione profonda con Cristo, a una trasformazione interiore che lo rende sempre più simile a lui.
Le Preghiere per la Conversione e il Perdono
Un altro aspetto fondamentale della spiritualità di San Bernardo è la consapevolezza della propria fragilità e del proprio peccato. Egli non si considerava un uomo perfetto, ma un peccatore in cerca di redenzione. Per questo motivo, le sue preghiere erano spesso permeate da un senso di umiltà e di pentimento.
San Bernardo esortava costantemente i suoi monaci (e tutti noi) a esaminare la propria coscienza, a riconoscere i propri errori e a chiedere perdono a Dio. La confessione sacramentale era per lui un momento cruciale per la purificazione dell'anima e per la riconciliazione con il Signore.
Una preghiera che riflette questo spirito di contrizione potrebbe essere formulata in questo modo:
"Signore Gesù Cristo, Figlio di Dio, abbi pietà di me, peccatore. Riconosco la mia debolezza e la mia fragilità. Ho peccato contro di te con i miei pensieri, le mie parole e le mie azioni. Ti chiedo perdono per tutti i miei errori e le mie mancanze. Dammi la grazia di pentirmi sinceramente dei miei peccati e di cambiare vita. Aiutami a resistere alle tentazioni e a seguire la tua volontà. Amen."
Questa preghiera, semplice ma profonda, ci invita a confrontarci con la nostra umanità, a riconoscere le nostre debolezze e a implorare la misericordia di Dio. Ricordiamoci sempre che Dio è Padre misericordioso, pronto ad accoglierci a braccia aperte ogni volta che ci rivolgiamo a lui con cuore contrito.
L'Influenza della Liturgia e dei Salmi
San Bernardo era profondamente immerso nella liturgia monastica. La recita dei Salmi, le celebrazioni eucaristiche, le feste liturgiche scandivano la sua giornata e nutrivano la sua spiritualità.
I Salmi, in particolare, erano per lui una fonte inesauribile di ispirazione e di preghiera. Egli li meditava costantemente, cercando di comprenderne il significato più profondo e di applicarlo alla propria vita. Nei Salmi, San Bernardo trovava espressione per tutti i suoi sentimenti: la gioia, la tristezza, la speranza, la paura, la gratitudine, il pentimento.
Ad esempio, il Salmo 51, il Miserere, era per lui un grido di pentimento e di implorazione della misericordia divina. Il Salmo 23, Il Signore è il mio pastore, era un'espressione di fiducia incrollabile nella provvidenza di Dio. Il Salmo 139, Signore, tu mi scruti e mi conosci, era una meditazione sulla onniscienza e l'onnipresenza di Dio.
San Bernardo non si limitava a recitare i Salmi, ma li interiorizzava, li faceva suoi. Li trasformava in preghiere personali, adattandoli alle proprie circostanze e ai propri bisogni.
Anche la liturgia eucaristica era al centro della sua vita spirituale. La celebrazione dell'Eucaristia era per lui un momento di incontro privilegiato con Cristo, di comunione con il suo corpo e il suo sangue. Durante la Messa, San Bernardo si sentiva trasportato in cielo, in presenza di Dio.
La Preghiera come Amore e Desiderio di Dio
Per San Bernardo, la preghiera non era solo un dovere o un'obbligazione, ma un atto d'amore, un desiderio ardente di Dio. Egli vedeva nella preghiera il mezzo per unirsi a Dio, per gustare la sua presenza, per essere trasformati dal suo amore.
La preghiera era per lui un dialogo intimo e personale con Dio, un incontro cuore a cuore. Non si trattava solo di recitare delle parole, ma di aprire il proprio cuore a Dio, di condividere con lui le proprie gioie, i propri dolori, le proprie speranze, le proprie paure.
San Bernardo paragonava la preghiera a una fiamma che arde nel cuore, a un desiderio inestinguibile di Dio. Questa fiamma, questo desiderio, lo spingeva costantemente a cercare Dio, a contemplare la sua bellezza, a meditare sulla sua parola.
La preghiera era per lui anche un modo per servire Dio e il prossimo. Attraverso la preghiera, San Bernardo intercedeva per le necessità del mondo, per la salvezza delle anime, per la pace e la giustizia. Egli credeva che la preghiera potesse cambiare il mondo, che potesse portare la luce e la speranza anche nelle situazioni più difficili.
In definitiva, le preghiere di San Bernardo di Chiaravalle sono un tesoro inestimabile per tutti coloro che desiderano approfondire la propria vita spirituale. Ci invitano a rivolgerci a Dio con fiducia e amore, a meditare sulla passione di Cristo, a chiedere perdono per i nostri peccati, a immergerci nella liturgia e nei Salmi, a cercare l'unione con Dio.
Che queste parole vi illuminino e vi guidino nel vostro cammino di fede. Arrivederci!








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