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Salmo 138 Signore Tu Mi Scruti E Mi Conosci


Salmo 138 Signore Tu Mi Scruti E Mi Conosci

Amici, preparatevi! Oggi ci immergiamo in uno dei Salmi più potenti e consolatori: il Salmo 138 (o 139, a seconda della numerazione). Questo Salmo è un vero gioiello, un'esplorazione profonda e intima del rapporto tra noi e Dio. Dimenticate quello che pensavate di sapere, perché vi guiderò attraverso ogni verso con una chiarezza che non avete mai sperimentato prima.

Signore, tu mi scruti e mi conosci. Non sono parole vuote, amici miei. Davide, l'autore tradizionale di questo Salmo, non sta recitando una formula religiosa. Sta parlando di un'esperienza vissuta, una presa di coscienza radicale. Dio non è un osservatore distaccato, lassù nel cielo. È profondamente coinvolto nella nostra esistenza, conosce ogni nostro pensiero, ogni nostra azione, ogni nostra motivazione.

Il primo verso, "Signore, tu mi scruti e mi conosci", è la chiave di volta. Dio non si limita a vedere la superficie. Lui guarda dentro, legge il nostro cuore, discerne le nostre intenzioni. Non possiamo nascondergli nulla. È una verità che può spaventare, ma che allo stesso tempo porta una liberazione incredibile.

"Tu sai quando mi siedo e quando mi alzo, comprendi da lontano i miei pensieri." Questo è il secondo verso, ed è un'estensione naturale del primo. La conoscenza di Dio non è statica, ma dinamica. Lui ci osserva costantemente, in ogni momento della nostra vita. E non solo osserva, ma comprende. Capisce i nostri pensieri, le nostre preoccupazioni, le nostre paure. Anche quando noi stessi non riusciamo a dare un senso a quello che proviamo, Dio lo sa.

Il terzo verso continua su questa linea: "Tu mi scruti quando cammino e quando riposo, ti sono note tutte le mie vie." Che immagine potente! Dio ci accompagna in ogni passo del nostro cammino, sia quando siamo attivi e impegnati, sia quando ci rilassiamo e riposiamo. Non c'è un momento in cui siamo fuori dalla sua vista, fuori dalla sua attenzione. E non solo ci osserva, ma conosce anche le nostre "vie". Sa dove stiamo andando, quali sono i nostri obiettivi, quali sono le nostre difficoltà.

Il quarto verso è cruciale: "La parola non è ancora sulla mia lingua ed ecco, Signore, già la conosci tutta." Questo verso ci mostra la profondità della conoscenza divina. Dio ci conosce così intimamente che sa cosa stiamo per dire ancora prima che le parole escano dalla nostra bocca. Riesco a vedere i vostri occhi che si sgranano! È incredibile, vero? Ma è proprio questo che rende questo Salmo così potente. Ci fa capire che non possiamo ingannare Dio, non possiamo nascondergli nulla.

L'Onnipresenza di Dio

Dal verso 5 al verso 12, Davide esplora un altro aspetto fondamentale della natura di Dio: la sua onnipresenza. "Alle spalle e di fronte mi circondi e poni su di me la tua mano." Dio non è solo dentro di noi, ma anche intorno a noi. Ci protegge, ci sostiene, ci guida. La sua "mano" è un simbolo del suo potere e della sua protezione.

"Meravigliosa per me la tua conoscenza, troppo alta, perché io la raggiunga." Davide riconosce i limiti della sua comprensione. La conoscenza di Dio è così vasta e profonda che è impossibile per noi umani comprenderla appieno. Possiamo solo avvicinarci, contemplare la sua grandezza e meravigliarci della sua sapienza.

"Dove potrei andare lontano dal tuo spirito, dove fuggire dalla tua presenza? Se salgo in cielo, là tu sei; se scendo negli inferi, eccoti." Qui Davide ci mostra che non c'è nessun luogo in cui possiamo sfuggire alla presenza di Dio. Sia che ci eleviamo alle altezze del cielo, sia che ci sprofondiamo nelle profondità degli inferi, Dio è lì. Questo non significa che Dio ci stia perseguitando, ma piuttosto che il suo amore e la sua misericordia ci raggiungono ovunque.

"Se prendo le ali dell'aurora per abitare all'estremità del mare, anche là mi guida la tua mano e mi afferra la tua destra." Questa immagine è particolarmente suggestiva. Davide immagina di volare fino ai confini della terra, ma anche lì la mano di Dio lo guida e lo protegge. Non importa quanto lontano andiamo, Dio è sempre con noi.

"Se dico: 'Almeno le tenebre mi avvolgano e la luce intorno a me si faccia notte', nemmeno le tenebre per te sono oscure; la notte è chiara come il giorno, le tenebre sono come luce." Questo verso ci ricorda che Dio vede tutto, anche nelle tenebre. Non c'è nulla che possa essere nascosto ai suoi occhi. La notte è chiara come il giorno per lui. Questo può essere spaventoso, ma è anche confortante. Significa che anche quando ci troviamo in momenti bui della nostra vita, Dio è ancora con noi, ci vede e ci sostiene.

Creati con Amore

Dal verso 13 al verso 16, Davide riflette sulla meravigliosa creazione dell'uomo. "Sei tu che hai formato i miei reni e mi hai tessuto nel grembo di mia madre." Questo verso è un inno alla creazione. Davide riconosce che è stato Dio a crearlo, a formarlo nel grembo di sua madre. Non è un caso, non è un incidente. È il risultato di un atto d'amore divino.

"Ti lodo, perché mi hai fatto come un prodigio; sono stupende le tue opere, tu mi conosci fino in fondo." Davide è pieno di gratitudine per la sua creazione. Si rende conto che è un "prodigio", un'opera d'arte divina. E riconosce che Dio lo conosce "fino in fondo". Non c'è nulla in lui che sia nascosto a Dio.

"Le mie ossa non ti erano nascoste, quando fui formato nel segreto, intessuto nelle profondità della terra." Questa immagine è poetica e potente. Davide paragona la sua creazione nel grembo materno alla formazione di una creatura nelle profondità della terra. Anche in quel luogo segreto e nascosto, Dio era presente, creando e plasmando la sua vita.

"I tuoi occhi videro la massa informe del mio corpo e nel tuo libro erano tutti scritti i giorni che mi erano destinati, quando nessuno d'essi esisteva ancora." Questo verso è particolarmente significativo. Ci dice che Dio aveva già un piano per la nostra vita prima ancora che nascessimo. Ogni giorno della nostra esistenza è scritto nel suo libro. Questo non significa che siamo privi di libero arbitrio, ma piuttosto che Dio ha un progetto per noi e che ci guida lungo il cammino.

Un Cuore Puro

Dal verso 17 al verso 24, Davide esprime il suo desiderio di avere un cuore puro e di essere guidato da Dio. "Quanto mi sono preziosi i tuoi pensieri, o Dio, quanto è grande il loro insieme! Se li conto, sono più della sabbia; quando mi sveglio, sono ancora con te." Davide è affascinato dai pensieri di Dio. Si rende conto che sono preziosi e numerosi, più della sabbia del mare. E quando si sveglia al mattino, si rende conto che Dio è ancora con lui.

"Se tu sopprimessi gli empi, o Dio! Allontanatevi da me, uomini sanguinari!" Davide esprime il suo desiderio di giustizia. Vuole che gli empi siano puniti e che gli uomini malvagi si allontanino da lui. Questo non significa che Davide sia pieno di odio, ma piuttosto che desidera un mondo più giusto e pacifico.

"Non odio forse, Signore, quelli che ti odiano e non detesto quelli che si ergono contro di te? Li detesto con odio perfetto; li considero miei nemici." Qui Davide esprime un sentimento che può sembrare problematico per noi oggi. Dice di odiare coloro che odiano Dio e di considerarli suoi nemici. È importante capire che Davide sta parlando da una prospettiva diversa dalla nostra. Viveva in un'epoca in cui l'identità religiosa era strettamente legata all'identità nazionale. Odiando i nemici di Dio, Davide si identificava con il suo popolo e con la sua fede.

"Scrutami, o Dio, e conosci il mio cuore; provami e conosci i miei pensieri." Davide termina il Salmo con una supplica a Dio. Gli chiede di scrutarlo e di conoscere il suo cuore, di provarlo e di conoscere i suoi pensieri. Vuole essere sicuro di essere sulla strada giusta, di essere in sintonia con la volontà di Dio.

La Preghiera Finale

"Vedi se c'è in me una via perversa e guidami per la via eterna." Questa è la preghiera finale di Davide. Chiede a Dio di mostrargli se c'è in lui qualcosa di sbagliato, qualcosa che lo allontana da Dio. E gli chiede di guidarlo per la "via eterna", la via della giustizia e della verità.

Amici miei, questo Salmo è un invito a una profonda riflessione. Ci invita a confrontarci con la nostra relazione con Dio, a riconoscere la sua onniscienza e la sua onnipresenza, a meravigliarci della sua creazione e a desiderare un cuore puro. Spero che questa analisi dettagliata vi abbia aiutato a comprendere meglio la bellezza e la potenza del Salmo 138. Ricordate, Dio vi conosce, vi ama e vi guida. Lasciatevi guidare dalla sua mano e camminate sulla via eterna.

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