Quando è Stato Eletto Papa Wojtyla

Il pontificato di San Giovanni Paolo II, figura centrale nella storia della Chiesa Cattolica e del mondo contemporaneo, ebbe inizio con un evento di straordinaria importanza: la sua elezione al soglio pontificio. Un momento storico che segnò un punto di svolta e aprì un nuovo capitolo per la comunità cattolica globale.
Il 16 ottobre 1978, dopo un Conclave durato appena due giorni, il cardinale Karol Wojtyła, arcivescovo di Cracovia, fu eletto Papa. La fumata bianca, tanto attesa dai fedeli riuniti in Piazza San Pietro e seguita con trepidazione in tutto il mondo, annunciò l’avvenuta elezione del nuovo Pontefice.
L'evento concluse un periodo di intensa riflessione all'interno del Collegio Cardinalizio, convocato in seguito alla prematura scomparsa di Papa Giovanni Paolo I, il cui pontificato era durato solamente 33 giorni. La brevità del suo ministero aveva lasciato un vuoto profondo e generato un senso di smarrimento nella Chiesa universale.
Il Conclave del 1978 si tenne in un contesto storico e geopolitico particolarmente delicato. Il mondo era diviso dalla Guerra Fredda, e la Chiesa Cattolica si trovava ad affrontare sfide interne ed esterne di notevole complessità, quali la secolarizzazione crescente in Occidente e le difficili condizioni di vita dei fedeli nei paesi sotto regimi comunisti.
Il Conclave e l'Elezione
Dopo la celebrazione della Messa "Pro Eligendo Pontifice" nella Basilica di San Pietro, i cardinali elettori si ritirarono in Conclave nella Cappella Sistina, luogo simbolo della spiritualità e dell'arte cristiana. Secondo le norme stabilite, giurarono solennemente di mantenere il segreto su quanto sarebbe accaduto durante le votazioni e di agire unicamente secondo coscienza, ispirati dallo Spirito Santo.
Le votazioni si svolsero in un clima di preghiera e di profonda riflessione. I cardinali, provenienti da ogni angolo del globo, rappresentavano la diversità e l'universalità della Chiesa. Ciascuno di loro, portatore di esperienze e sensibilità differenti, era chiamato a discernere la volontà di Dio per il futuro della comunità cattolica.
Il nome di Karol Wojtyła emerse gradualmente nel corso delle votazioni. La sua figura, già nota per la sua profonda spiritualità, la sua preparazione teologica e la sua esperienza pastorale in una terra segnata dalla sofferenza e dalla lotta per la libertà, si impose all'attenzione del Collegio Cardinalizio.
La sua elezione rappresentò una scelta coraggiosa e profetica. Per la prima volta dopo oltre quattro secoli, un non italiano saliva al soglio di Pietro. Un fatto che testimoniava l'apertura della Chiesa Cattolica alle diverse culture e la sua volontà di abbracciare il mondo intero.
Quando il cardinale protodiacono Pericle Felici pronunciò la fatidica frase "Habemus Papam", annunciando al mondo l'elezione del nuovo Pontefice, un'ondata di gioia e di speranza pervase la Piazza San Pietro. Il nome di Karol Wojtyła risuonò tra la folla, destando curiosità e generando un'attesa febbrile.
Poco dopo, il neo-eletto Papa si affacciò al balcone della Basilica di San Pietro. Con un sorriso radioso e una voce ferma, pronunciò le sue prime parole in italiano, ringraziando i fedeli per la loro accoglienza e invocando la protezione della Madonna.
L'Inizio del Pontificato
Il suo pontificato, uno dei più lunghi e significativi della storia della Chiesa, fu caratterizzato da un instancabile impegno per la pace, la giustizia, la difesa della dignità umana e l'evangelizzazione del mondo. Viaggiò in ogni continente, incontrando milioni di persone, portando ovunque un messaggio di speranza e di amore.
Fin dalle prime udienze, Giovanni Paolo II dimostrò la sua profonda umanità e la sua capacità di comunicare con persone di ogni età e condizione sociale. Il suo sguardo penetrante, il suo sorriso accogliente e le sue parole semplici ma profonde conquistarono i cuori di fedeli e non credenti.
La sua elezione segnò un momento di rinnovamento per la Chiesa Cattolica. Egli seppe interpretare le sfide del mondo contemporaneo, promuovendo il dialogo interreligioso, difendendo i valori della famiglia e della vita, e denunciando le ingiustizie e le disuguaglianze che affliggevano l'umanità.
Il suo pontificato fu segnato anche da eventi drammatici, come l'attentato subito in Piazza San Pietro nel 1981. Un evento che lo segnò profondamente, ma che non scalfì la sua fede e la sua determinazione a proseguire la sua missione.
La sua figura carismatica e la sua testimonianza di fede continuano a ispirare milioni di persone in tutto il mondo. La sua canonizzazione, avvenuta il 27 aprile 2014, rappresenta un riconoscimento ufficiale della sua santità e un invito a seguire il suo esempio di vita.
La data del 16 ottobre 1978 rimane impressa nella memoria della Chiesa Cattolica come un giorno di grazia e di speranza. Un giorno in cui lo Spirito Santo guidò i cardinali elettori a scegliere un uomo che avrebbe segnato la storia del mondo con il suo amore, la sua fede e il suo coraggio. San Giovanni Paolo II, un gigante della fede, un testimone credibile del Vangelo, un padre amorevole per tutti i popoli. Il suo ricordo vive nel cuore di chi lo ha conosciuto e amato, e la sua eredità spirituale continua a illuminare il cammino della Chiesa nel terzo millennio.







