Preghiere Per Il Perdono Di Assisi

La spiritualità francescana, con la sua radicale enfasi sulla povertà, l'amore per il creato e l'imitazione di Cristo, ha lasciato un'impronta indelebile nella storia del cristianesimo. Al cuore di questa spiritualità si trova un dono straordinario: il Perdono di Assisi, o Indulgenza della Porziuncola. Non si tratta di una semplice pratica devozionale, ma di un'esperienza profonda di grazia e misericordia, legata indissolubilmente al piccolo santuario della Porziuncola, luogo di origine e di rinascita per l'ordine francescano.
La storia del Perdono di Assisi affonda le sue radici in una visione che San Francesco ebbe, secondo la tradizione, nella notte tra il 14 e il 15 luglio del 1216. Mentre era immerso nella preghiera nella Porziuncola, gli apparvero Cristo e la Vergine Maria, circondati da una luce intensa. Gesù gli chiese quale grazia desiderasse per la salvezza delle anime. Francesco, senza esitazione, rispose di voler ottenere un'indulgenza plenaria per tutti coloro che, confessati e pentiti, avessero visitato la chiesetta della Porziuncola. La leggenda narra che Gesù, acconsentendo alla sua richiesta, pose però la condizione che tale concessione fosse approvata dal suo vicario in terra, Papa Onorio III.
Francesco si recò immediatamente a Perugia, dove si trovava il Pontefice, e con umiltà e fervore gli espose la sua richiesta. Inizialmente, Papa Onorio III si mostrò titubante, considerando l'audacia della domanda e la potenziale confusione che avrebbe potuto generare. Tuttavia, colpito dalla fede sincera e dalla determinazione del Santo, acconsentì a concedere l'indulgenza plenaria, ma limitandola ad un solo giorno all'anno, il 2 agosto, giorno della dedicazione della Porziuncola.
La prima promulgazione del Perdono di Assisi avvenne proprio il 2 agosto 1216, alla presenza di una folla immensa. Francesco, con la sua voce potente e commossa, annunciò al popolo la straordinaria grazia concessa dal Pontefice, esortando tutti a pentirsi dei propri peccati e a recarsi alla Porziuncola per ottenere il perdono. L'effetto fu immediato e profondo. Migliaia di persone, provenienti da ogni parte d'Italia, accorsero alla piccola chiesa, desiderose di sperimentare la misericordia divina.
Col passare dei secoli, il Perdono di Assisi ha mantenuto intatta la sua forza attrattiva e il suo significato spirituale. Numerosi Pontefici hanno confermato e ampliato i benefici di questa indulgenza, estendendola a tutte le chiese francescane del mondo. Oggi, il Perdono di Assisi si può ottenere, oltre che visitando la Porziuncola il 2 agosto, recandosi in una chiesa francescana, parrocchiale o comunque debitamente autorizzata, dal mezzogiorno del 1° agosto alla mezzanotte del 2 agosto. Per ottenere l'indulgenza plenaria sono necessarie le seguenti condizioni: confessione sacramentale (otto giorni prima o dopo), comunione eucaristica (il giorno stesso), preghiera secondo le intenzioni del Sommo Pontefice (un Pater, Ave e Gloria), e naturalmente, la visita alla chiesa francescana, recitando il Credo e il Padre Nostro.
L'essenza del Perdono di Assisi, tuttavia, va ben oltre l'adempimento di precise pratiche devozionali. Esso rappresenta un invito costante alla conversione del cuore, a un sincero pentimento dei propri peccati e a un rinnovato impegno a seguire le orme di Cristo. Non si tratta di un "lasciapassare" per il paradiso, ma di un'occasione straordinaria per sperimentare la misericordia infinita di Dio e per ripartire con rinnovata speranza nel cammino della fede.
L'Importanza Teologica del Perdono di Assisi
Dal punto di vista teologico, il Perdono di Assisi si inserisce nella dottrina cattolica delle indulgenze, che affonda le sue radici nella Scrittura e nella Tradizione della Chiesa. L'indulgenza è la remissione dinanzi a Dio della pena temporale per i peccati, già rimessi quanto alla colpa. In altre parole, quando un peccato viene perdonato attraverso il sacramento della Riconciliazione, rimane comunque una "pena temporale" da scontare, sia in questa vita che nel Purgatorio. L'indulgenza, quindi, permette di abbreviare o di cancellare questa pena.
La Chiesa, in virtù del potere delle chiavi conferitole da Cristo (Matteo 16,19), può dispensare i tesori spirituali di Cristo e dei santi, applicandoli a beneficio dei fedeli. Le indulgenze possono essere parziali, se rimuovono una parte della pena temporale, o plenarie, se la rimuovono completamente. Il Perdono di Assisi è un'indulgenza plenaria, il che significa che, se ottenuta con le dovute disposizioni, cancella completamente la pena temporale dovuta per i peccati confessati e perdonati.
È importante sottolineare che l'indulgenza non cancella i peccati, ma solo la pena temporale. La remissione dei peccati avviene esclusivamente attraverso il sacramento della Riconciliazione, che richiede un sincero pentimento e il proposito di non peccare più. L'indulgenza, quindi, presuppone la confessione sacramentale e la conversione del cuore.
Il Perdono di Assisi, inoltre, non va inteso come una sorta di "sconto" automatico o di "via di fuga" dalla responsabilità personale. Al contrario, esso rappresenta un forte richiamo alla serietà del peccato e alla necessità di un impegno costante nella lotta contro il male. L'ottenimento dell'indulgenza plenaria deve essere visto come un punto di partenza per una vita cristiana più autentica e coerente.
Come Vivere il Perdono di Assisi Oggi
Oggi, in un mondo segnato da conflitti, ingiustizie e smarrimento spirituale, il Perdono di Assisi assume un significato ancora più profondo. Esso ci invita a riscoprire la bellezza e la forza del perdono, sia quello che riceviamo da Dio che quello che siamo chiamati a offrire agli altri.
Ecco alcuni suggerimenti per vivere in modo autentico il Perdono di Assisi:
- Prepararsi adeguatamente: Nei giorni precedenti al 1° e 2 agosto, dedicare del tempo alla preghiera, alla riflessione e all'esame di coscienza. Chiedere perdono a Dio per i propri peccati e impegnarsi a cambiare vita.
- Confessarsi sinceramente: Accostarsi al sacramento della Riconciliazione con umiltà e sincerità, confessando i propri peccati con chiarezza e pentimento.
- Partecipare all'Eucaristia: Ricevere il Corpo e il Sangue di Cristo con fede e devozione, nutrendosi della sua grazia e del suo amore.
- Pregare per il Papa: Recitare un Padre Nostro, un'Ave Maria e un Gloria secondo le intenzioni del Sommo Pontefice, in comunione con la Chiesa universale.
- Visitare una chiesa francescana: Recarsi in una chiesa francescana (o in una chiesa parrocchiale debitamente autorizzata) e recitare il Credo e il Padre Nostro, meditando sul significato del Perdono di Assisi.
- Vivere il perdono nella vita quotidiana: Impegnarsi a perdonare coloro che ci hanno offeso, a chiedere perdono quando sbagliamo e a promuovere la pace e la riconciliazione nel nostro ambiente.
Il Perdono di Assisi non è solo un evento annuale, ma un'occasione per rinnovare il nostro rapporto con Dio e con i fratelli, per riscoprire la gioia del Vangelo e per testimoniare la speranza che nasce dalla fede. È un invito a seguire le orme di San Francesco, uomo di preghiera, di penitenza e di amore, che ha saputo trasformare il mondo con la sua umiltà e la sua carità.
La Porziuncola: Cuore del Perdono
Il piccolo santuario della Porziuncola, situato all'interno della basilica di Santa Maria degli Angeli ad Assisi, rappresenta il cuore pulsante del Perdono. Questo umile luogo, caro a San Francesco, è stato testimone di eventi straordinari e di grazie innumerevoli.
La Porziuncola, che significa "piccola porzione", era originariamente una cappella benedettina abbandonata. Francesco, attratto dalla sua semplicità e dal suo spirito di preghiera, la restaurò e la scelse come luogo di residenza e di preghiera per sé e per i suoi primi compagni.
Nella Porziuncola, Francesco fondò l'ordine francescano, ricevette l'ispirazione per la Regola e visse gran parte della sua vita. Qui morì il 3 ottobre 1226, lasciando un'eredità spirituale immensa.
La Porziuncola, quindi, non è solo un luogo di culto, ma un simbolo della povertà, dell'umiltà e della fraternità francescana. Visitare la Porziuncola significa immergersi nello spirito di San Francesco e lasciarsi trasformare dalla sua testimonianza di fede e di amore. È un'esperienza che tocca il cuore e che invita a una conversione profonda.
Il Perdono di Assisi, nato in questo luogo santo, continua a diffondere la sua luce nel mondo, offrendo a tutti la possibilità di sperimentare la misericordia infinita di Dio e di ripartire con rinnovata speranza nel cammino della fede.









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