Preghiere Madre Teresa Di Calcutta

Amici miei, avvicinatevi, sediamoci insieme in silenzio per un momento. Lasciamo che la frenesia del mondo svanisca e concentriamoci su una voce, un cuore, un'anima che ha dedicato la sua vita all'amore e al servizio: Madre Teresa di Calcutta. Oggi, vorrei condividere con voi la ricchezza, la profondità e la bellezza delle sue preghiere, perché in esse risiede una saggezza che può illuminare il nostro cammino.
Le preghiere di Madre Teresa non erano formule complesse o recitate meccanicamente. Erano, piuttosto, espressioni sincere del suo amore per Dio, della sua compassione per i poveri e del suo desiderio di essere uno strumento nelle mani divine. Non cercava parole elaborate, ma la purezza del cuore.
Ecco, per esempio, la sua famosa "Preghiera della Perseveranza": "Signore, quando ho fame, dammi qualcuno che ha bisogno di cibo; quando ho sete, mandami qualcuno che ha bisogno di bere; quando sento freddo, mandami qualcuno da scaldare; quando sono afflitto, offrimi qualcuno da consolare; quando la mia croce diventa pesante, fammi condividere la croce di un altro; quando sono povero, conducimi a qualcuno nel bisogno; quando non ho tempo, dammi qualcuno che posso aiutare per un momento; quando sono umiliato, dammi qualcuno da lodare; quando sono scoraggiato, mandami qualcuno da incoraggiare; quando ho bisogno della comprensione degli altri, dammi qualcuno che ha bisogno della mia; quando ho bisogno che ci si prenda cura di me, mandami qualcuno da accudire; quando penso solo a me stesso, attira la mia attenzione sui bisogni degli altri."
Notate la semplicità, l'immediatezza. Non è una richiesta egoistica, ma un'offerta di sé. È un invito a uscire dal nostro piccolo mondo per incontrare l'altro, per vedere Dio nell'altro, per servire Dio nell'altro.
Un'altra preghiera che risuona profondamente è quella dedicata a San Francesco d'Assisi, che Madre Teresa ammirava profondamente: "Signore, fammi strumento della tua pace: dove è odio, fa’ ch’io porti amore, dove è offesa, ch’io porti il perdono, dove è discordia, ch’io porti l’unione, dove è dubbio, ch’io porti la fede, dove è errore, ch’io porti la verità, dove è disperazione, ch’io porti la speranza, dove è tristezza, ch’io porti la gioia, dove sono le tenebre, ch’io porti la luce. Maestro, fa’ che io non cerchi tanto: ad essere consolato, quanto a consolare; ad essere compreso, quanto a comprendere; ad essere amato, quanto ad amare. Poiché è dando, che si riceve; perdonando, che si è perdonati; morendo, che si risuscita a vita eterna."
Anche qui, il focus è sull'azione, sul servizio, sull'offerta di sé. Non si chiede consolazione, ma di essere consolatore. Non si chiede comprensione, ma di comprendere. Si comprende che la vera gioia, la vera pace, la vera pienezza si trovano nel donare, nel perdonare, nell'amare.
L'importanza del Silenzio
Madre Teresa sottolineava spesso l'importanza del silenzio nella preghiera. Non si trattava solo di un'assenza di rumore, ma di un profondo ascolto interiore, di un'apertura del cuore alla voce di Dio. Diceva: "Il frutto del silenzio è la preghiera; il frutto della preghiera è la fede; il frutto della fede è l'amore; il frutto dell'amore è il servizio; il frutto del servizio è la pace."
Provate a pensare a questo. La preghiera non è solo parlare a Dio, ma soprattutto ascoltare Dio. E per ascoltare, abbiamo bisogno del silenzio. Abbiamo bisogno di creare uno spazio interiore dove la voce divina possa risuonare. Questo può significare trovare momenti di solitudine nella giornata, magari al mattino presto o alla sera tardi, per ritirarci in noi stessi e semplicemente essere presenti. Può significare spegnere il telefono, la televisione, la musica, tutto ciò che distrae la nostra attenzione e ci impedisce di ascoltare la voce più profonda del nostro cuore.
Madre Teresa praticava l'adorazione eucaristica, trascorrendo ore in silenzio davanti al Santissimo Sacramento. Questo era per lei la fonte della sua forza, il nutrimento del suo amore, la guida del suo servizio. E incoraggiava tutti a fare altrettanto, a trovare un modo per entrare in contatto con la presenza reale di Cristo nell'Eucaristia.
Preghiere per i Poveri
Le preghiere di Madre Teresa erano intrinsecamente legate alla sua dedizione ai poveri. Non pregava solo per loro, ma anche con loro, condividendo le loro sofferenze, le loro speranze, le loro paure. Vedeva in ogni povero il volto di Cristo, e li amava con un amore totale, incondizionato.
Ci ha lasciato molte preghiere specifiche per i poveri e per coloro che li servono. Eccone una: "Signore, apri i nostri occhi perché possiamo vedere i nostri fratelli e sorelle che soffrono privazioni, affinché possiamo compatire le loro sofferenze, e aiutare con amore le loro necessità. Rendi teneri i nostri cuori perché possiamo provare compassione per gli afflitti, affinché possiamo raggiungere la loro mano e asciugare le loro lacrime. Che possiamo condividere il loro pane e accogliere i loro rifugi, affinché, amandoli come Tu ci ami, possiamo essere degni di essere chiamati Tuoi figli."
Questa preghiera è un invito a guardare il mondo con occhi nuovi, a vedere la sofferenza che ci circonda, a non rimanere indifferenti. È un invito a farci prossimi, a prenderci cura, a condividere. Non si tratta solo di dare qualcosa, ma di dare noi stessi, di dare il nostro tempo, la nostra attenzione, il nostro amore.
Vivere la Preghiera
Infine, è importante ricordare che per Madre Teresa la preghiera non era un'attività separata dalla vita, ma parte integrante della sua esistenza. La sua vita era una preghiera continua, un'offerta incessante di sé a Dio e agli altri. Non si limitava a recitare preghiere, ma viveva la preghiera, trasformando ogni azione in un atto d'amore.
Possiamo imparare molto da questo. Possiamo trasformare la nostra vita in una preghiera, non solo recitando formule, ma vivendo secondo i principi evangelici, amando il prossimo come noi stessi, servendo i più bisognosi, perdonando i nostri nemici. Possiamo trovare Dio in ogni cosa, in ogni persona, in ogni momento. Possiamo trasformare il nostro lavoro, il nostro tempo libero, le nostre relazioni in un'occasione per glorificare Dio e servire il prossimo.
Madre Teresa ci ha mostrato che la santità non è riservata a pochi eletti, ma è una chiamata universale. Tutti possiamo diventare santi, amando e servendo Dio e il prossimo con tutto il nostro cuore, con tutta la nostra anima, con tutta la nostra mente. E la preghiera, come ci ha insegnato lei, è il cammino che ci conduce a questa meta.
Allora, amici miei, continuiamo a pregare. Continuiamo a cercare il silenzio. Continuiamo a servire i poveri. Continuiamo a trasformare la nostra vita in una preghiera. E che la pace di Dio, che supera ogni intelligenza, custodisca i nostri cuori e le nostre menti in Cristo Gesù. Possiamo imparare tanto da una donna che ha dedicato la sua intera esistenza alla preghiera e al servizio del prossimo. Lasciamoci ispirare dalla sua vita, dalla sua fede, dal suo amore. Che le sue preghiere continuino a illuminare il nostro cammino. Che così sia.








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