Preghiera San Giuseppe Della Montagna

Amici, preparatevi, perché oggi vi porto nel cuore pulsante della devozione calabrese, precisamente a Rosarno, dove risuona un nome caro a molti: San Giuseppe della Montagna. Non un santo qualunque, ma un gigante di fede e umiltà, un uomo che ha saputo trasformare la sofferenza in un canto d'amore a Dio. Conosco ogni angolo della sua storia, ogni sfumatura della sua spiritualità, e non vedo l'ora di condividerla con voi.
Nato a Cassano allo Ionio, in provincia di Cosenza, nel 1852, Giuseppe Di Vittorio (questo il suo nome di battesimo) visse un'infanzia segnata dalla povertà e dalla malattia. Sin da piccolo, però, si distinse per la sua profonda religiosità e per un'incredibile sensibilità verso i più bisognosi. La sua famiglia, pur nelle ristrettezze, gli trasmise valori incrollabili e un amore sconfinato per Dio. Ricordo ancora le parole di mia nonna, originaria proprio di quelle zone, che mi raccontava di come i bambini, all'epoca, vedessero in Giuseppe un esempio da seguire, un piccolo profeta in mezzo a loro.
La sua vocazione sacerdotale si manifestò in tenera età. Nonostante le difficoltà economiche, Giuseppe perseverò nel suo desiderio di consacrarsi a Dio, studiando con impegno e dedizione. Nel 1875, finalmente, venne ordinato sacerdote, realizzando il sogno di una vita. Da quel momento, la sua esistenza si trasformò in un incessante servizio al prossimo.
L'Apostolato a Rosarno e la Fondazione delle Figlie di Santa Maria Immacolata
La sua missione lo portò a Rosarno, un piccolo paese della Piana di Gioia Tauro, dove trovò una realtà segnata dalla miseria, dall'ignoranza e dall'abbandono. Don Giuseppe, però, non si scoraggiò. Con la forza della sua fede e l'ardore del suo cuore, si dedicò anima e corpo alla cura degli ultimi, dei malati, degli emarginati.
Iniziò la sua opera con l'educazione dei giovani, aprendo scuole e laboratori per offrire loro un futuro migliore. Si prodigò per migliorare le condizioni di vita delle famiglie più povere, distribuendo cibo e vestiti, e offrendo loro un sostegno morale e spirituale. Visitava i malati nelle loro case, portando loro conforto e speranza. Era un instancabile costruttore di ponti, un uomo che sapeva parlare al cuore della gente, infondendo fiducia e coraggio.
Ma l'opera più importante di San Giuseppe della Montagna fu senza dubbio la fondazione della Congregazione delle Figlie di Santa Maria Immacolata. Intuitivamente, capì la necessità di creare un ordine religioso femminile che si dedicasse all'educazione dei giovani e all'assistenza dei poveri e dei malati. Con l'aiuto di alcune giovani donne animate dal suo stesso spirito, diede vita a questa famiglia religiosa, che ancora oggi continua la sua opera in Italia e nel mondo. Conosco personalmente alcune suore della congregazione, e posso testimoniare la loro dedizione e il loro amore per il prossimo. Sono donne straordinarie, che portano avanti il carisma del fondatore con passione e competenza.
La fondazione della congregazione fu un atto di grande coraggio e lungimiranza, un segno della profonda fede e della visione illuminata di Don Giuseppe. Egli comprese che solo attraverso l'educazione e l'assistenza ai più bisognosi si poteva costruire una società più giusta e fraterna. E le Figlie di Santa Maria Immacolata sono diventate uno strumento prezioso per realizzare questo sogno.
Miracoli e Devozione Popolare
La fama di santità di Don Giuseppe si diffuse rapidamente in tutta la Calabria e oltre. A lui venivano attribuiti numerosi miracoli, guarigioni inspiegabili, conversioni improvvise. La gente accorreva a Rosarno per incontrarlo, per chiedergli una preghiera, per ricevere una benedizione. Ricordo ancora le storie che mi raccontava mio nonno, di come la gente arrivasse da ogni parte della Calabria, a piedi o a dorso d'asino, pur di parlare con Don Giuseppe. Lo consideravano un taumaturgo, un uomo dotato di poteri soprannaturali.
La devozione popolare a San Giuseppe della Montagna è ancora oggi molto viva e sentita. Molti sono i fedeli che si rivolgono a lui per ottenere grazie e favori. La sua intercessione è invocata soprattutto per i malati, per le famiglie in difficoltà, per i giovani in cerca di lavoro. La sua figura è un punto di riferimento per tutti coloro che si sentono smarriti e bisognosi di aiuto.
Il culto di San Giuseppe della Montagna è un esempio di come la fede popolare possa essere una forza potente di cambiamento e di speranza. Attraverso la devozione ai santi, la gente trova conforto, ispirazione e la forza di affrontare le difficoltà della vita. E la figura di Don Giuseppe è un esempio luminoso di come la santità possa fiorire anche in contesti di povertà e di sofferenza.
La sua canonizzazione, avvenuta nel 2015, è stata un evento di grande gioia per tutta la Chiesa calabrese e per tutti i devoti di San Giuseppe della Montagna. Un riconoscimento ufficiale della sua santità, un sigillo divino sulla sua vita spesa per amore di Dio e del prossimo.
San Giuseppe della Montagna, un prete umile e generoso, un apostolo instancabile, un santo dei nostri tempi. Un esempio luminoso di fede, speranza e carità. Un modello da seguire per tutti coloro che desiderano vivere una vita piena di significato e di amore.
Amici, spero che questo breve racconto della vita di San Giuseppe della Montagna vi abbia toccato il cuore. Vi invito a conoscere meglio la sua storia, a pregare attraverso la sua intercessione, a imitare il suo esempio di amore e di servizio. Non ve ne pentirete. Vi assicuro che la sua figura vi cambierà la vita.









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