Preghiera Davanti Al Crocifisso Di San Damiano

Amici carissimi, parliamo oggi di una preghiera che ha toccato il cuore di milioni di persone, una preghiera intrisa di umiltà, coraggio e un desiderio ardente di servire Dio: la "Preghiera Davanti al Crocifisso di San Damiano".
Questa preghiera, che è intimamente legata a San Francesco d'Assisi, è molto più di semplici parole; è un grido dell'anima, un invito a lasciarsi trasformare dall'amore divino. Immergiamoci insieme nel suo significato profondo e scopriamo come essa possa illuminare anche la nostra vita.
La genesi di questa preghiera è affascinante e si radica in un momento cruciale nella vita di Francesco. Immaginatevi il giovane Francesco, ancora alla ricerca del suo posto nel mondo, che entra nella piccola e abbandonata chiesetta di San Damiano, poco fuori Assisi. Questa chiesa, quasi in rovina, era un simbolo dello stato precario della Chiesa stessa in quel periodo. Mentre Francesco pregava davanti al crocifisso bizantino lì custodito, accadde qualcosa di straordinario.
La tradizione ci racconta che Francesco udì una voce proveniente dal Crocifisso. Questa voce non era minacciosa o accusatoria, ma piuttosto un invito amorevole, un richiamo pressante: "Francesco, va' e ripara la mia casa che, come vedi, è tutta in rovina".
Inizialmente, Francesco interpretò queste parole in senso letterale e si dedicò con tutte le sue forze alla ricostruzione materiale della chiesa di San Damiano. Vendette persino i suoi averi per finanziare il restauro, suscitando l'ira del padre. Tuttavia, presto comprese che il significato delle parole del Crocifisso andava ben oltre la semplice riparazione fisica. La "casa" che doveva essere riparata era la Chiesa intera, il corpo di Cristo, che necessitava di una profonda riforma spirituale e morale.
Fu in questo contesto che Francesco, ispirato dalla grazia divina, compose la preghiera che oggi conosciamo e amiamo. Non la scrisse immediatamente, ma la modellò nel suo cuore, meditando sulle parole del Crocifisso e lasciandosi guidare dallo Spirito Santo. Essa non è una formula magica, ma un'espressione sincera del suo desiderio di rispondere alla chiamata di Dio.
Ma entriamo più nel dettaglio del testo della preghiera stessa. Le parole, semplici e dirette, rivelano una profonda umiltà e un'audace richiesta di guida divina. Ecco una versione comunemente recitata:
"Altissimo, glorioso Dio, illumina le tenebre del cuore mio. E dammi fede retta, speranza certa e carità perfetta. Senno e conoscenza, Signore, che io adempia il tuo santo e verace comandamento."
Analizziamola insieme, passo dopo passo.
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"Altissimo, glorioso Dio": Francesco inizia riconoscendo la grandezza e la trascendenza di Dio. Lo invoca con riverenza e ammirazione, riconoscendo la Sua suprema autorità. Questo è un punto di partenza fondamentale: riconoscere che Dio è al di sopra di tutto e che è Lui la fonte di ogni bene.
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"Illumina le tenebre del cuore mio": Qui, Francesco ammette la propria oscurità interiore, le proprie debolezze e i propri limiti. Riconosce di non essere perfetto e di aver bisogno della luce divina per dissipare le tenebre del dubbio, della paura e dell'ignoranza che offuscano il suo cuore. Questa è un'espressione di profonda umiltà e di consapevolezza della propria fragilità.
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"E dammi fede retta, speranza certa e carità perfetta": Questa è la richiesta centrale della preghiera. Francesco chiede a Dio di donargli le tre virtù teologali: la fede, la speranza e la carità. La fede retta è una fede autentica, salda e incrollabile in Dio e nei Suoi insegnamenti. La speranza certa è una speranza fondata sulla promessa di Dio, una speranza che non delude. La carità perfetta è l'amore incondizionato per Dio e per il prossimo, un amore che si manifesta nel servizio e nella compassione.
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"Senno e conoscenza, Signore, che io adempia il tuo santo e verace comandamento": Infine, Francesco chiede a Dio di donargli il senno e la conoscenza necessari per comprendere e mettere in pratica la Sua volontà. Non si accontenta di ricevere i comandamenti, ma desidera la saggezza e l'intelligenza per viverli in modo autentico e fecondo. Vuole essere uno strumento nelle mani di Dio, capace di adempiere al Suo santo e verace comandamento.
Il Crocifisso di San Damiano stesso è un'opera d'arte straordinaria, ricca di simbolismo e di significato teologico. È un'icona bizantina che raffigura Cristo non come un sofferente sconfitto, ma come un re glorioso e risorto, che trionfa sulla morte. I suoi occhi sono aperti e fissi, il suo corpo è eretto e maestoso. Le figure che lo circondano, tra cui Maria, Giovanni e altri santi, testimoniano la sua gloria e la sua vittoria.
Contemplare questo Crocifisso significa immergersi nel mistero della Passione, Morte e Risurrezione di Cristo. Significa lasciarsi attrarre dal Suo amore e dalla Sua misericordia. Significa comprendere che la croce non è la fine, ma l'inizio di una nuova vita, una vita trasformata dalla grazia divina.
<h2>Come Possiamo Vivere la Preghiera di San Damiano Oggi?</h2>La "Preghiera Davanti al Crocifisso di San Damiano" non è una preghiera relegata al passato, ma è una preghiera viva e attuale, che può illuminare anche la nostra vita di oggi. Possiamo farla nostra in molti modi:
- Recitandola con fede e devozione: Prendiamoci del tempo ogni giorno per recitare questa preghiera con il cuore, meditando sul suo significato e lasciandoci trasformare dalle sue parole.
- Contemplando il Crocifisso di San Damiano: Cerchiamo un'immagine del Crocifisso di San Damiano e contempliamola in silenzio, lasciando che essa parli al nostro cuore.
- Vivendo le virtù teologali: Sforziamoci di coltivare la fede, la speranza e la carità nella nostra vita quotidiana, attraverso la preghiera, la meditazione, il servizio e la compassione.
- Discernendo la volontà di Dio: Chiediamo a Dio il dono del senno e della conoscenza per comprendere e mettere in pratica la Sua volontà nella nostra vita.
- Ricostruendo la "casa" di Dio: Impegniamoci a riparare la "casa" di Dio, ovvero la Chiesa, attraverso la nostra testimonianza di fede, la nostra carità fraterna e il nostro impegno per la giustizia e la pace.
Amici, la "Preghiera Davanti al Crocifisso di San Damiano" è un tesoro prezioso che ci è stato donato da San Francesco d'Assisi. Accogliamo questo dono con gratitudine e lasciamoci guidare dalla sua luce per vivere una vita più autentica, più significativa e più vicina a Dio. Che questa preghiera ci trasformi in strumenti di pace, di amore e di servizio, proprio come lo è stato San Francesco. E che il Signore ci benedica e ci custodisca sempre nel Suo amore.








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