Perché Cercate Tra I Morti Colui Che Vive Vangelo

Amici miei, fratelli e sorelle nella fede,
"Perché cercate tra i morti colui che vive?" Queste parole, cariche di eco e di significato, risuonano attraverso i secoli, provenendo direttamente dalla bocca degli angeli al sepolcro vuoto. Un interrogativo che scuote l'anima, un invito a cambiare prospettiva, a rivolgere lo sguardo verso l'alto invece di rimanere ancorati alla terra.
Lasciate che vi racconti, con la semplicità e la passione che mi contraddistinguono, il profondo significato di questo versetto evangelico. Ho studiato a fondo, scavato nelle Scritture, meditato e pregato per comprendere appieno la sua essenza.
La scena è nota a tutti. Le donne, fedeli discepole di Gesù, si recano al sepolcro la mattina di Pasqua per ungere il corpo del Maestro. Lo fanno con amore, con devozione, ignorando però la potenza trasformatrice che sta per manifestarsi. Arrivano al sepolcro e lo trovano aperto, la pietra rotolata via. Il corpo di Gesù non c'è. Smarrite, confuse, piene di dolore, non sanno cosa pensare.
Ed è qui che la voce degli angeli irrompe nel loro smarrimento. "Perché cercate tra i morti colui che vive?" Una domanda retorica, ovviamente. Gli angeli sanno benissimo perché le donne sono lì. Ma la loro domanda non è un semplice atto di informazione; è un rimprovero dolce, un invito a risvegliarsi, a comprendere la portata di ciò che sta accadendo.
Cercare tra i morti colui che vive è un errore fondamentale, un errore che commettiamo spesso anche noi, nella nostra vita quotidiana. Cerchiamo la gioia, la pace, la speranza in luoghi sbagliati: nel successo materiale, nel potere, nel piacere effimero. Ci affanniamo per accumulare beni, per ottenere riconoscimenti, dimenticando che la vera felicità si trova altrove.
Ci cerchiamo tra i morti colui che vive quando rimaniamo intrappolati nel passato, nei rimpianti, nei dolori che ci hanno segnato. Ci aggrappiamo ai ricordi, alle ferite, impedendo a noi stessi di andare avanti, di accogliere la novità della vita. Ci chiudiamo in noi stessi, nel nostro dolore, dimenticando che Gesù è risorto per liberarci dal peccato e dalla morte, per offrirci una vita nuova, piena di speranza e di amore.
Ci cerchiamo tra i morti colui che vive quando smettiamo di credere, quando la fede vacilla di fronte alle difficoltà, alle prove della vita. Ci lasciamo sopraffare dallo sconforto, dal pessimismo, dimenticando che Gesù è sempre con noi, anche nei momenti più bui. Dimentichiamo che la sua risurrezione è la prova definitiva del suo amore per noi, della sua vittoria sulla morte.
Ma cosa significa, allora, cercare Colui che vive dove è veramente? Significa alzare gli occhi al cielo, riconoscere la sua presenza nella nostra vita, nei piccoli gesti quotidiani, nella bellezza del creato. Significa ascoltare la sua voce nel silenzio del cuore, lasciarci guidare dal suo amore.
Significa vivere una vita secondo il Vangelo, mettendolo in pratica ogni giorno, amando il prossimo come noi stessi, perdonando le offese, aiutando i bisognosi. Significa testimoniare la nostra fede con le parole e con le azioni, diffondendo il messaggio di speranza e di amore che Gesù ci ha trasmesso.
Significa, soprattutto, abbandonare le nostre paure, le nostre resistenze, e aprirci alla grazia di Dio. Significa lasciarci trasformare dal suo amore, diventare uomini e donne nuove, capaci di amare, di perdonare, di sperare.
La Risurrezione: Fondamento della Nostra Fede
La risurrezione di Gesù è il fondamento della nostra fede, il pilastro su cui si regge tutto il nostro edificio spirituale. Senza la risurrezione, la nostra fede sarebbe vana, le nostre speranze sarebbero illusioni. Ma la risurrezione è un evento reale, storico, attestato da numerosi testimoni.
È un evento che ha cambiato la storia dell'umanità, che ha aperto le porte della vita eterna. È un evento che ci offre la speranza della risurrezione, della vita eterna in comunione con Dio.
La risurrezione non è solo un evento passato, ma è anche una realtà presente, una forza viva che opera in noi ogni giorno. È la forza che ci spinge ad andare avanti, a superare le difficoltà, a testimoniare il nostro amore per Dio e per il prossimo. È la forza che ci trasforma, che ci rende uomini e donne nuove, capaci di vivere una vita piena di significato e di gioia.
Vivere la Pasqua Ogni Giorno
Dobbiamo portare con noi, ogni giorno, la gioia della Pasqua, la consapevolezza che Cristo è risorto e che la morte è stata sconfitta. Dobbiamo vivere ogni giorno come se fosse Pasqua, con la gioia nel cuore, la speranza negli occhi e l'amore nel cuore.
Dobbiamo diffondere il messaggio della Pasqua a tutti coloro che incontriamo, con le parole e con le azioni, testimoniando la nostra fede con coraggio e con amore. Dobbiamo essere portatori di speranza in un mondo spesso segnato dalla disperazione, dalla violenza e dall'odio.
Ricordiamoci sempre di quelle parole: "Perché cercate tra i morti colui che vive?" Non cerchiamo la felicità dove non c'è, non rimaniamo ancorati al passato, non perdiamo la fede di fronte alle difficoltà. Alziamo gli occhi al cielo, apriamo il nostro cuore all'amore di Dio, e viviamo la nostra vita secondo il Vangelo.
E così, amici miei, troveremo la vera gioia, la vera pace, la vera speranza, quella che solo Cristo risorto può donarci. Che la luce della Pasqua illumini i vostri cuori e vi guidi nel cammino della vita. La pace sia con voi.








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