Per La Cresima Ci Vuole Il Padrino O La Madrina

Nella tradizione sacramentale cattolica, la Cresima, sigillo dello Spirito Santo, riveste un'importanza capitale nel percorso di fede di ogni cristiano. La preparazione a questo sacramento implica una riflessione profonda sui doni dello Spirito e un impegno rinnovato verso la vita cristiana. Un aspetto ricorrente, e spesso fonte di interrogativi, riguarda la figura del padrino o della madrina: è obbligatoria la loro presenza? Quali sono i requisiti per ricoprire tale ruolo? Cerchiamo di fare chiarezza su questo tema, attingendo alla dottrina e alla prassi consolidata della Chiesa.
Il Codice di Diritto Canonico, precisamente al canone 892, stabilisce che, per quanto possibile, il cresimando sia assistito da un padrino o da una madrina. L'espressione "per quanto possibile" introduce una certa flessibilità, suggerendo che la presenza di un padrino o di una madrina, pur auspicabile, non è da considerarsi un requisito sine qua non per la validità del sacramento.
Il ruolo del padrino o della madrina si configura come un sostegno spirituale e un modello di vita cristiana per il cresimando. Essi si impegnano ad accompagnarlo nel suo cammino di fede, offrendo consiglio, incoraggiamento e, soprattutto, testimonianza di una vita coerente con i principi evangelici. La loro presenza, quindi, non è semplicemente formale, ma riveste un significato profondo e duraturo.
Requisiti per il Padrino o la Madrina
Il Codice di Diritto Canonico elenca i requisiti necessari per poter ricoprire il ruolo di padrino o madrina. Questi requisiti, chiaramente definiti, mirano a garantire che la persona designata sia in grado di adempiere adeguatamente alla sua funzione di guida spirituale.
Innanzitutto, il canone 874 stabilisce che il padrino o la madrina debba essere designato dal battezzando stesso (o dai suoi genitori, o da chi ne fa le veci) o, in mancanza di questi, dal parroco o dal ministro; deve inoltre avere l'idoneità e l'intenzione di adempiere questo incarico. Questo implica una scelta ponderata e consapevole, basata sulla fiducia nella capacità della persona designata di svolgere il ruolo in modo responsabile.
In secondo luogo, è necessario che abbia compiuto i sedici anni, a meno che non sembri al parroco o al ministro, per giusta causa, ammettere un'eccezione; oppure l'Ordinario del luogo abbia stabilito un'altra età. Questo requisito è legato alla maturità necessaria per comprendere l'importanza del ruolo e per offrire un sostegno adeguato al cresimando.
Il padrino o la madrina deve essere cattolico, cresimato e aver già ricevuto il santissimo Sacramento dell'Eucaristia e conduca una vita conforme alla fede e all'incarico che assume. Questo requisito è fondamentale per garantire che la persona designata sia un modello di vita cristiana per il cresimando, testimoniando con la propria esistenza i valori del Vangelo.
Infine, non deve essere irretito da alcuna pena canonica legittimamente inflitta o dichiarata. Questo requisito mira a garantire che la persona designata sia in piena comunione con la Chiesa e non sia soggetta a sanzioni che ne limiterebbero la capacità di svolgere il suo ruolo.
È importante sottolineare che il parroco ha il compito di verificare il possesso di questi requisiti da parte della persona designata, prima di ammetterla all'incarico.
Assenza del Padrino o della Madrina
Come accennato in precedenza, la presenza del padrino o della madrina, pur auspicabile, non è strettamente necessaria per la validità del sacramento della Cresima. In assenza di un padrino o di una madrina che soddisfi i requisiti richiesti, il sacramento può comunque essere validamente conferito.
In questi casi, il cresimando può essere presentato da un familiare, da un catechista o da un'altra persona di fiducia che sia in grado di offrire un sostegno spirituale. È fondamentale, in ogni caso, che il cresimando sia adeguatamente preparato al sacramento e che comprenda il significato del dono dello Spirito Santo.
La prassi pastorale suggerisce che, in caso di difficoltà a reperire un padrino o una madrina, il parroco si adoperi per aiutare il cresimando a individuare una persona idonea. In alternativa, il parroco stesso può assumere un ruolo di accompagnamento spirituale più diretto, offrendo al cresimando il sostegno e la guida necessari per prepararsi al sacramento.
È importante evitare di considerare la figura del padrino o della madrina come un mero adempimento formale. La loro presenza, quando possibile, rappresenta un dono prezioso per il cresimando, offrendo un sostegno spirituale duraturo e un modello di vita cristiana da seguire. Tuttavia, l'assenza del padrino o della madrina non deve essere motivo di preoccupazione o di impedimento alla celebrazione del sacramento, purché il cresimando sia adeguatamente preparato e accompagnato nel suo cammino di fede.
La Cresima, in definitiva, è un dono gratuito dello Spirito Santo, offerto a tutti coloro che lo desiderano con cuore sincero. La presenza del padrino o della madrina è un aiuto prezioso per accogliere e coltivare questo dono, ma non è un requisito imprescindibile per riceverlo. L'essenziale è la preparazione interiore del cresimando e la sua apertura alla grazia dello Spirito Santo.








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