free stats

Non Voi Avete Scelto Me Ma Io Ho Scelto Voi


Non Voi Avete Scelto Me Ma Io Ho Scelto Voi

Ah, "Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi"... Che frase potente, che eco risuona attraverso i secoli! Parliamo di qualcosa di molto più profondo di una semplice citazione biblica. È un concetto che pervade la nostra esistenza, le nostre relazioni, persino il nostro percorso spirituale.

Immaginate la scena: Gesù, circondato dai suoi discepoli. Uomini semplici, pescatori, gente comune. Non aristocratici, non studiosi, non potenti. Eppure, lui li ha scelti. Non perché loro lo meritassero, non perché avessero qualcosa di speciale da offrire (almeno, non apparentemente), ma perché lui vedeva in loro un potenziale, una scintilla divina che aspettava solo di essere accesa.

Questa frase, pronunciata con quella certezza che solo una figura come Gesù poteva possedere, ribalta completamente la prospettiva. Solitamente, siamo noi a scegliere. Scegliamo gli amici, il partner, il lavoro, la città in cui vivere. Siamo convinti di essere gli artefici del nostro destino. Ma cosa succede quando è il destino a scegliere noi? Cosa succede quando una forza superiore, un'energia invisibile, ci mette di fronte a una situazione, a una persona, a un'opportunità che non avevamo cercato, ma che si rivela fondamentale per la nostra crescita, per la nostra evoluzione?

Pensate a quante volte nella vita vi siete sentiti dire: "Era destino". Forse vi siete innamorati di una persona che non rientrava nei vostri canoni, forse avete accettato un lavoro che sembrava un azzardo, forse vi siete trovati a vivere in un paese straniero senza averlo pianificato. In tutte queste situazioni, è possibile che non siate stati voi a scegliere, ma che siate stati scelti.

E qui sta la bellezza, la sfida e la responsabilità di questa affermazione. Essere scelti significa essere investiti di una fiducia, di una missione. Significa che qualcuno (o qualcosa) crede in noi, vede in noi qualcosa che forse noi stessi non riusciamo a vedere. Significa che abbiamo il dovere di onorare questa scelta, di non deludere le aspettative, di dare il massimo per realizzare il potenziale che ci è stato riconosciuto.

Ma cosa succede quando ci sentiamo inadeguati? Cosa succede quando la scelta altrui ci sembra un errore, un peso troppo grande da sopportare? È qui che entra in gioco la nostra forza interiore, la nostra capacità di adattamento, la nostra resilienza. Dobbiamo imparare ad accettare la scelta, a fidarci del processo, a lavorare sodo per dimostrare di essere all'altezza del compito.

E non dimentichiamoci di una cosa fondamentale: anche noi, a nostra volta, scegliamo. Scegliamo come reagire alla scelta altrui, scegliamo come utilizzare il dono che ci è stato fatto, scegliamo come influenzare il mondo che ci circonda.

L'Eco della Scelta nel Quotidiano

Pensate a un artista che viene scoperto per caso, a un atleta che viene notato da un talent scout, a uno scienziato che fa una scoperta rivoluzionaria per puro caso. In tutti questi casi, c'è un elemento di casualità, di fortuna, di "scelta" che non dipende direttamente dalla loro volontà. Ma è poi la loro determinazione, la loro passione, il loro talento a fare la differenza.

E nel mondo del lavoro? Quante volte vi è capitato di ricevere un'offerta inaspettata, un'opportunità che non avevate cercato attivamente? Forse eravate scettici, forse avevate paura di non essere all'altezza, ma alla fine avete deciso di accettare la sfida. E magari, col tempo, vi siete resi conto che quella scelta "imposta" è stata la migliore della vostra carriera.

Anche nelle relazioni interpersonali, questo concetto trova una sua applicazione. A volte, incontriamo persone che sembrano essere lì per caso, persone che entrano nella nostra vita senza un motivo apparente. Ma poi, col tempo, scopriamo che quelle persone sono fondamentali per la nostra crescita, per la nostra felicità, per il nostro benessere. Sono persone che ci aiutano a vedere il mondo con occhi diversi, che ci spronano a superare i nostri limiti, che ci amano per quello che siamo.

E se ci pensate bene, anche la famiglia può essere vista come una "scelta" che non dipende direttamente da noi. Non scegliamo i nostri genitori, i nostri fratelli, i nostri parenti. Ci troviamo semplicemente catapultati in un sistema di relazioni preesistente, con le sue dinamiche, le sue regole, le sue tradizioni. Ma è poi il modo in cui noi interagiamo con questo sistema, il modo in cui noi contribuiamo alla sua evoluzione, a fare la differenza.

La Responsabilità della Scelta Subìta

Essere scelti, quindi, non è solo un privilegio, ma anche una grande responsabilità. Significa essere chiamati a rispondere a un'esigenza, a un bisogno, a un'aspettativa. Significa dover dimostrare di essere degni della fiducia che ci è stata accordata. Significa dover lavorare sodo per realizzare il potenziale che ci è stato riconosciuto.

E questo può essere spaventoso, soprattutto quando ci sentiamo insicuri, inadeguati, incapaci. Ma è proprio in questi momenti che dobbiamo trovare la forza di andare avanti, di superare le nostre paure, di credere in noi stessi. Dobbiamo ricordare che siamo stati scelti per un motivo, che abbiamo qualcosa di speciale da offrire, che possiamo fare la differenza.

E se falliamo? Se non riusciamo a soddisfare le aspettative? Beh, fa parte del gioco. Nessuno è perfetto, tutti commettiamo errori. L'importante è imparare dai nostri errori, rialzarsi, e riprovarci. L'importante è non arrendersi mai, non perdere mai la speranza, non smettere mai di credere in noi stessi.

Perché alla fine, la vera scelta è nostra. La scelta di accettare la sfida, di onorare la fiducia che ci è stata accordata, di dare il massimo per realizzare il nostro potenziale. La scelta di essere la persona che siamo stati chiamati ad essere.

Accettare il Destino, Abbracciare il Potenziale

"Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi" è un invito ad accettare il nostro destino, ad abbracciare il nostro potenziale, a fidarci del processo. È un invito a non avere paura di ciò che non conosciamo, di ciò che non comprendiamo, di ciò che ci sembra impossibile. È un invito a credere in noi stessi, a credere negli altri, a credere nel potere dell'amore e della compassione.

È un invito a vivere la nostra vita con pienezza, con gioia, con gratitudine. Sapendo che siamo stati scelti per uno scopo, che abbiamo qualcosa di speciale da offrire, che possiamo fare la differenza nel mondo. E ricordando sempre che anche noi, a nostra volta, possiamo scegliere di fare la differenza.

Quindi, la prossima volta che vi sentirete persi, confusi, incerti, ricordatevi di questa frase. Ricordatevi che siete stati scelti. E chiedetevi: "Qual è la mia missione? Qual è il mio potenziale? Come posso fare la differenza?". Le risposte sono dentro di voi. Basta ascoltarle. Basta crederci. Basta agire. E vedrete che il vostro destino si rivelerà davanti ai vostri occhi, passo dopo passo, scelta dopo scelta. E capirete che, alla fine, siete voi gli artefici del vostro futuro. Anche se non siete stati voi a scegliere di iniziare il viaggio.

Non Voi Avete Scelto Me Ma Io Ho Scelto Voi Giovanni 15:16 RIV - Non siete voi che avete scelto me, ma son io che
Non Voi Avete Scelto Me Ma Io Ho Scelto Voi Professioni perpetue al Colle Don Bosco - Sabato 10 settembre 2022
Non Voi Avete Scelto Me Ma Io Ho Scelto Voi Io ho scelto voi; e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto
Non Voi Avete Scelto Me Ma Io Ho Scelto Voi Chiara Amirante - #ParoladiLuce "Non voi avete scelto me, ma io ho
Non Voi Avete Scelto Me Ma Io Ho Scelto Voi Giovanni 15:16 RIV - Non siete voi che avete scelto me, ma son io che
Non Voi Avete Scelto Me Ma Io Ho Scelto Voi Giovanni 15:16 RIV Mobile Phone Wallpaper - Non siete voi che avete
Non Voi Avete Scelto Me Ma Io Ho Scelto Voi Non voi avete scelto me – Fede & Cultura
Non Voi Avete Scelto Me Ma Io Ho Scelto Voi PASQUA DOMENICA 6 Anno B - ppt scaricare

Potresti essere interessato a