Cosa Deve Dire Il Padrino Al Battesimo

Nel sacramento del battesimo, la figura del padrino riveste un ruolo di primaria importanza, trascendendo la semplice presenza formale. Si tratta di un vero e proprio impegno spirituale, un’assunzione di responsabilità che lo lega indissolubilmente al figlioccio e alla sua crescita nella fede cattolica. Ma cosa deve dire, precisamente, il padrino durante la cerimonia? La risposta è articolata e sfaccettata, poiché il suo intervento non si limita alla mera recita di formule prestabilite, ma implica una partecipazione attiva e consapevole al rito.
Il cuore del ruolo del padrino si manifesta nelle promesse battesimali, un momento cruciale in cui egli, a nome del battezzando (se neonato) o insieme a lui (se adulto), rinuncia a Satana e professa la fede cattolica. Analizziamo nel dettaglio queste fasi:
La Rinuncia a Satana:
La formula di rinuncia, che il padrino pronuncia con solennità, varia leggermente a seconda del rito (ordinario o abbreviato), ma il significato rimane inalterato. La formula standard recita:
"Rinunciate a Satana?"
A cui il padrino risponde con convinzione:
"Rinuncio."
Segue poi:
"E a tutte le sue opere?"
E ancora:
"Rinuncio."
Infine:
"E a tutte le sue seduzioni?"
Con la risposta:
"Rinuncio."
È fondamentale comprendere che questa rinuncia non è un semplice atto formale, ma un vero e proprio allontanamento dal male in tutte le sue forme. Il padrino, pronunciando queste parole, si impegna a guidare il figlioccio lontano dalle tentazioni e dalle insidie del demonio, proteggendolo spiritualmente e sostenendolo nel suo cammino di fede.
La Professione di Fede:
Dopo la rinuncia a Satana, il padrino professa la fede cattolica, recitando il Credo. Anche in questo caso, la formula può variare, ma l'essenza rimane la stessa: l'affermazione delle verità fondamentali della fede cristiana. Il celebrante, rivolgendosi al padrino, chiede:
"Credete in Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra?"
A cui il padrino risponde:
"Credo."
Prosegue poi:
"Credete in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, che è nato da Maria Vergine, è morto e sepolto, è risuscitato dai morti e siede alla destra del Padre?"
E il padrino risponde:
"Credo."
Infine:
"Credete nello Spirito Santo, la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne e la vita eterna?"
Con la risposta conclusiva:
"Credo."
Questa professione di fede è un atto di adesione consapevole e convinta alla dottrina cattolica. Il padrino, proclamando il Credo, si impegna a testimoniare la sua fede con la parola e con l'esempio, diventando un modello di vita cristiana per il figlioccio. Egli si fa garante della trasmissione dei valori evangelici, accompagnando il battezzato nella scoperta e nell'approfondimento della sua fede.
Oltre a queste formule specifiche, il padrino può, in alcuni momenti della celebrazione, partecipare attivamente con brevi preghiere o invocazioni, soprattutto durante la litania dei santi e la preghiera dei fedeli. La sua presenza e la sua partecipazione sono un segno tangibile del suo impegno spirituale.
Oltre le Parole: L'Impegno Spirituale del Padrino
Ma il ruolo del padrino non si esaurisce nella mera recita di formule. Il suo impegno si estende ben oltre il giorno del battesimo, traducendosi in una presenza costante e significativa nella vita del figlioccio. Egli è chiamato a essere una guida spirituale, un confidente, un punto di riferimento nei momenti di difficoltà.
Il padrino si impegna a:
- Pregare per il figlioccio: La preghiera è un potente strumento di intercessione. Il padrino si impegna a pregare regolarmente per il suo figlioccio, chiedendo a Dio di illuminare il suo cammino, di proteggerlo dal male e di guidarlo alla salvezza eterna.
- Offrire il suo sostegno spirituale: Il padrino è chiamato a essere presente nei momenti importanti della vita del figlioccio, offrendo il suo sostegno spirituale e morale. Lo accompagna nei sacramenti, lo incoraggia nella pratica della fede, lo aiuta a superare le difficoltà e le tentazioni.
- Testimoniare la sua fede: Il padrino è chiamato a vivere una vita coerente con i valori evangelici, diventando un modello di vita cristiana per il figlioccio. Egli testimonia la sua fede con la parola e con l'esempio, mostrando al battezzato la bellezza e la gioia di seguire Cristo.
- Collaborare con i genitori: Il padrino collabora con i genitori nell'educazione cristiana del figlioccio. Dialoga con loro, si confronta sulle scelte educative, offre il suo aiuto e il suo consiglio. Egli non si sostituisce ai genitori, ma li affianca nel compito arduo ma gratificante di educare i figli nella fede.
La Scelta del Padrino: Un Atto di Responsabilità
La scelta del padrino è un atto di grande responsabilità, che spetta ai genitori del battezzando. È importante scegliere una persona che sia un vero testimone di fede, una persona che possa accompagnare il figlioccio nel suo cammino spirituale. Il Codice di Diritto Canonico stabilisce alcuni requisiti per essere ammessi all'ufficio di padrino:
- Essere designato dal battezzando o dai suoi genitori, oppure dal parroco o dal ministro;
- Avere l'idoneità e l'intenzione di adempiere questo incarico;
- Avere compiuto i sedici anni, a meno che non sembri opportuno al parroco o al ministro ammettere per giusta causa un'eccezione;
- Essere cattolico, cresimato e aver già ricevuto il santissimo sacramento dell'Eucaristia, e condurre una vita conforme alla fede e all'incarico che si assume;
- Non essere irretito da alcuna pena canonica legittimamente inflitta o dichiarata;
- Non essere il padre o la madre del battezzando.
È quindi fondamentale scegliere una persona che non solo rispetti questi requisiti formali, ma che sia anche un esempio di vita cristiana, una persona che possa realmente aiutare il figlioccio a crescere nella fede.
In conclusione, il ruolo del padrino è un ruolo di grande responsabilità, che implica un impegno spirituale profondo e duraturo. Le parole che pronuncia durante il battesimo sono solo l'inizio di un cammino di accompagnamento e di sostegno che lo lega indissolubilmente al figlioccio. La sua presenza, la sua preghiera, il suo esempio sono un dono prezioso per la crescita nella fede del battezzato. Egli è un testimone dell'amore di Dio, un compagno di viaggio nel cammino verso la salvezza eterna.








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