Come Muore Gesù Dopo La Resurrezione
Dopo la Resurrezione di Gesù Cristo, un evento cardine della fede cristiana, la sua presenza terrena subì una profonda trasformazione. La Sua morte sulla croce, la Sua sepoltura e la successiva resurrezione segnarono il trionfo sulla morte e il peccato, aprendo le porte alla salvezza per l'umanità. Tuttavia, la permanenza fisica di Cristo sulla Terra dopo questo evento trasformativo non era destinata a essere perpetua. Le Scritture ci forniscono dettagli preziosi, seppur non esaustivi in termini di cronologia precisa, su come la Sua esistenza terrena giunse al suo compimento finale.
Il periodo intercorso tra la Resurrezione e l'Ascensione è caratterizzato da apparizioni ai Suoi discepoli, volte a rafforzare la loro fede, a istruirli e a prepararli per la missione che li attendeva. Questi incontri, descritti nei Vangeli e negli Atti degli Apostoli, non erano semplici ritorni alla normalità. Il Cristo risorto si manifestava in una forma glorificata, capace di trascendere le limitazioni spazio-temporali del mondo terreno. Egli entrava in stanze chiuse, appariva e scompariva a piacimento, dimostrando la Sua natura divina trasfigurata.
Uno degli incontri più significativi è quello con Maria Maddalena presso il sepolcro vuoto. Inizialmente, Maria lo scambiò per il giardiniere, ma quando Gesù la chiamò per nome, ella lo riconobbe immediatamente. Gesù le disse: "Non trattenermi, perché non sono ancora salito al Padre; ma va' dai miei fratelli e di' loro: 'Salgo al Padre mio e Padre vostro, al Dio mio e Dio vostro'" (Giovanni 20:17). Questa affermazione rivela la direzione verso cui si stava muovendo il destino di Gesù: il ritorno al Padre.
Un altro episodio fondamentale è l'apparizione ai due discepoli sulla via di Emmaus. Mentre camminavano tristi e sconfortati, Gesù si unì a loro senza essere riconosciuto. Spiegò loro le Scritture, rivelando come la Sua sofferenza e resurrezione fossero state profetizzate. Solo al momento della cena, quando spezzò il pane, i loro occhi si aprirono e lo riconobbero. Immediatamente, Gesù scomparve dalla loro vista (Luca 24:13-35). Questo evento sottolinea come la presenza di Cristo, pur essendo reale e tangibile, fosse ora transitoria e guidata da un piano divino superiore.
Gesù apparve anche ai Suoi undici discepoli riuniti, mostrando loro le ferite delle mani e del costato per convincerli della realtà della Sua resurrezione (Luca 24:36-49; Giovanni 20:19-29). In queste occasioni, Egli mangiò con loro, dimostrando la continuità tra il Suo corpo prima e dopo la morte, sebbene trasformato dalla gloria divina. Inoltre, impartì loro l'ultima istruzione: "Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo" (Matteo 28:19-20). Queste parole contengono la promessa della Sua continua presenza spirituale, anche dopo la Sua partenza fisica.
<h2>L'Ascensione e il Compiimento della Missione Terrena</h2>L'Ascensione di Gesù Cristo al cielo segna la fine della Sua presenza fisica sulla Terra dopo la Resurrezione. Questo evento solenne, descritto in dettaglio negli Atti degli Apostoli (Atti 1:6-11) e brevemente nei Vangeli di Luca (Luca 24:50-53) e Marco (Marco 16:19), avvenne sul Monte degli Ulivi, alla presenza dei Suoi discepoli. Dopo aver impartito loro le ultime istruzioni e la promessa dello Spirito Santo, Gesù fu elevato in alto, mentre una nuvola lo avvolse e lo sottrasse alla loro vista.
L'Ascensione non è semplicemente un allontanamento fisico, ma un'esaltazione e un ritorno alla gloria che Gesù aveva presso il Padre prima dell'incarnazione. Segna il compimento della Sua missione terrena: la redenzione dell'umanità attraverso la Sua morte e resurrezione. Con l'Ascensione, Gesù siede alla destra di Dio Padre Onnipotente, intercedendo per noi e preparando un posto per coloro che credono in Lui.
La nuvola che avvolse Gesù durante l'Ascensione è un simbolo biblico di teofania, la manifestazione della presenza divina. Essa rappresenta la gloria di Dio che accoglie Gesù di nuovo nel Suo regno. L'Ascensione non è una fuga dalla Terra, ma un ritorno alla Sua legittima posizione di Signore e Re dell'universo.
Gli angeli, apparsi ai discepoli immediatamente dopo l'Ascensione, li rassicurarono, dicendo loro che Gesù sarebbe ritornato nello stesso modo in cui era salito al cielo. Questa promessa è la base della speranza cristiana nella seconda venuta di Cristo, quando Egli ritornerà per giudicare i vivi e i morti e per stabilire il Suo regno eterno.
<h2>Il Significato Teologico e Spirituale</h2>La morte di Gesù Cristo, seguita dalla Sua resurrezione e ascensione, è il fondamento della fede cristiana. Essa rivela l'amore infinito di Dio per l'umanità, la Sua giustizia che esige un sacrificio per il peccato, e la Sua potenza che vince la morte.
La resurrezione di Gesù è la prova che Egli è il Figlio di Dio, il Messia promesso. Essa offre la speranza della vita eterna a tutti coloro che credono in Lui. Attraverso la fede in Gesù, possiamo essere perdonati dei nostri peccati, ricevere lo Spirito Santo e diventare figli di Dio.
L'ascensione di Gesù al cielo ci ricorda che la nostra cittadinanza è nei cieli (Filippesi 3:20). Essa ci incoraggia a vivere una vita che sia degna della nostra chiamata celeste, fissando i nostri occhi non sulle cose terrene, ma sulle cose eterne.
La promessa del ritorno di Gesù ci riempie di speranza e ci spinge a vivere in attesa del Suo ritorno. Dobbiamo essere vigilanti, pronti a incontrarlo quando Egli verrà.
In conclusione, sebbene le Scritture non offrano un racconto dettagliato e minuto per minuto della fine della presenza fisica di Gesù sulla Terra dopo la Resurrezione, esse ci presentano un quadro chiaro e potente del Suo ritorno al Padre attraverso l'Ascensione. Questo evento segna il compimento della Sua missione redentrice e l'inizio di una nuova era, in cui i credenti sono chiamati a diffondere il Vangelo e a vivere nella speranza del Suo ritorno glorioso. La Sua presenza non è più fisica, ma spirituale, attraverso lo Spirito Santo, che dimora in coloro che credono. La morte e la resurrezione di Gesù Cristo sono la chiave per comprendere il piano divino per la salvezza dell'umanità e per vivere una vita piena di significato e speranza eterna.








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