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Atto Di Abbandono Gesù Pensaci Tu


Atto Di Abbandono Gesù Pensaci Tu

Amico mio, siediti qui accanto a me. Lascia che ti racconti una cosa. Una cosa che può illuminare il tuo cammino, alleggerire il tuo cuore, portare serenità nei giorni più grigi. Non è una formula magica, né una soluzione immediata a tutti i problemi. È qualcosa di più profondo, di più intimo. È un atto di fede. Un atto di abbandono.

Parliamo di "Gesù Pensaci Tu". Senti queste parole? Lasciale risuonare dentro di te. "Gesù Pensaci Tu". Non sono solo tre parole, ma un abbraccio silenzioso, una preghiera sussurrata, una chiave che apre la porta ad una fiducia infinita.

Forse ti starai chiedendo cosa significhi veramente. Forse hai sentito questa espressione qua e là, ma non hai mai veramente compreso la sua potenza. Bene, oggi siamo qui per questo. Per esplorare insieme questo sentiero di abbandono, questo atto di consegna totale.

Non è facile, lo so. Siamo creature abituate a controllare, a pianificare, a tenere saldamente in mano le redini della nostra vita. Lasciare andare, affidare, abbandonarsi… sembra quasi una resa. Ma ti assicuro, amico mio, che è tutt'altro. È un atto di coraggio. Un atto di forza. Un atto di amore.

Quando diciamo "Gesù Pensaci Tu", non stiamo rinunciando alla nostra responsabilità. Non stiamo dicendo "io non ci penso più, fai tutto tu". No, assolutamente. Stiamo riconoscendo, con umiltà e verità, i nostri limiti. Stiamo ammettendo che ci sono situazioni, problemi, fardelli che ci superano. Che da soli non ce la possiamo fare.

E in questo riconoscimento, in questa ammissione, troviamo la forza di affidarci a Qualcuno più grande di noi. Qualcuno che ci ama incondizionatamente. Qualcuno che ha promesso di non abbandonarci mai.

Come un bambino che si aggrappa alla mano del padre quando si sente perso e spaventato, così noi ci aggrappiamo a Gesù. Non perché siamo deboli, ma perché siamo saggi. Perché sappiamo che la sua mano ci guiderà attraverso la tempesta. Perché sappiamo che il suo amore ci proteggerà dal male.

Immagina di essere in mare aperto, su una piccola barca, sballottato dalle onde. La tempesta infuria, il vento ulula, la pioggia ti sferza il viso. Hai paura, sei esausto, ti sembra di non farcela più. E allora, in un momento di disperazione, alzi gli occhi al cielo e dici: "Gesù, pensaci tu".

E improvvisamente, senti una calma interiore. Non la calma della fine della tempesta, ma la calma della fiducia. La calma di sapere che non sei solo. Che Qualcuno sta vegliando su di te. Che anche in mezzo alla tempesta, sei al sicuro.

Non significa che la tempesta cesserà immediatamente. Non significa che le onde si placheranno all'istante. Ma significa che avrai la forza di affrontare la tempesta. Che avrai la pazienza di aspettare che le onde si plachino. Che avrai la certezza che alla fine, arriverai a riva sano e salvo.

"Gesù Pensaci Tu" è un atto di fede quotidiano. Non è una preghiera da recitare solo nei momenti di difficoltà. È un atteggiamento da coltivare ogni giorno della nostra vita.

È un modo di vivere. Un modo di affrontare le sfide. Un modo di guardare al futuro.

Come Praticare l'Abbandono

Ecco, forse ti starai chiedendo: "Va bene, ho capito. Ma come si fa in pratica? Come posso veramente abbandonarmi a Gesù e dirgli: pensaci tu?".

Non c'è una formula magica, te lo ripeto. Ma ci sono alcuni piccoli passi che possiamo fare per coltivare questo atteggiamento di abbandono.

  • La Preghiera: La preghiera è il dialogo con Dio. Parla con Lui. Raccontagli le tue gioie, le tue paure, le tue speranze. Non aver paura di essere sincero. Digli tutto quello che hai nel cuore. E poi, ascolta. Ascolta la sua voce nel silenzio. Ascolta la sua guida nella tua intuizione.
  • La Fiducia: La fiducia è la base dell'abbandono. Credi che Dio ti ama. Credi che vuole il meglio per te. Credi che ha un piano per la tua vita. Anche quando non lo capisci. Anche quando ti sembra che tutto vada storto.
  • L'Accettazione: Accetta la tua vita così com'è. Con le sue gioie e i suoi dolori. Con i suoi successi e i suoi fallimenti. Non lottare contro la realtà. Accetta quello che non puoi cambiare. E chiedi a Dio la forza di cambiare quello che puoi.
  • Il Perdono: Perdonati per i tuoi errori. Per le tue debolezze. Per le tue mancanze. E perdona gli altri per le loro offese. Il rancore e il risentimento sono pesi che ci impediscono di volare. Libera il tuo cuore.
  • La Gratitudine: Ringrazia Dio per tutto quello che hai. Per la tua salute, per la tua famiglia, per i tuoi amici. Per il cibo che mangi, per l'aria che respiri. Anche nelle difficoltà, cerca di trovare qualcosa per cui essere grato.

Questi sono solo alcuni suggerimenti. Ognuno di noi ha il suo modo di vivere l'abbandono. Trova il tuo. Sperimenta. E non aver paura di sbagliare. Dio ti ama così come sei. E ti aspetta a braccia aperte.

L'atto di abbandono non è un atto passivo, ma un atto dinamico. Non significa stare a guardare mentre le cose accadono, ma significa agire con fede, sapendo che Dio è al nostro fianco. Significa fare del nostro meglio, e poi affidare il risultato a Lui.

Significa piantare il seme, annaffiarlo, curarlo, e poi lasciare che sia il sole a farlo crescere. Significa scrivere un libro, impegnandoci al massimo, e poi lasciare che sia il lettore a interpretarlo. Significa dare il massimo in un progetto, e poi lasciare che sia il capo a valutarlo.

È un equilibrio delicato tra fare e lasciare fare. Tra agire e abbandonarsi. Ma è un equilibrio che, una volta trovato, porta una pace profonda e duratura.

I Benefici dell'Abbandono

E sai quali sono i benefici di questo atto di abbandono? Sono innumerevoli.

  • La Pace Interiore: Quando ci affidiamo a Dio, smettiamo di preoccuparci eccessivamente. Smmettiamo di angosciarci per il futuro. Troviamo la pace nel presente.
  • La Fiducia: L'abbandono rafforza la nostra fiducia in Dio. Ci fa sperimentare la sua provvidenza. Ci fa sentire amati e protetti.
  • La Serenità: Anche nelle difficoltà, riusciamo a mantenere la serenità. Sappiamo che non siamo soli. Sappiamo che Dio è con noi.
  • La Gioia: L'abbandono ci apre alla gioia vera. La gioia che non dipende dalle circostanze esterne, ma che nasce dal cuore.
  • La Forza: L'abbandono ci dà la forza di affrontare le sfide della vita. Ci dà la resilienza per superare gli ostacoli.
  • L'Amore: L'abbandono ci apre all'amore di Dio e all'amore per gli altri. Ci rende più compassionevoli, più generosi, più accoglienti.

Questi sono solo alcuni dei benefici. Ma ce ne sono molti altri. Ogni volta che ci abbandoniamo a Dio, apriamo la porta a nuove grazie, a nuove benedizioni.

E allora, amico mio, cosa aspetti? Inizia oggi stesso a praticare l'atto di abbandono. Di' a Gesù: "Gesù, pensaci tu". Affida a Lui le tue preoccupazioni, le tue ansie, le tue paure. E lascia che ti guidi sul tuo cammino.

Vedrai, la tua vita cambierà. Diventerà più serena, più gioiosa, più piena di significato.

Ricorda, non sei solo. Io sono qui con te. E Gesù è sempre al tuo fianco.

Abbandonati con fiducia. E lascia che la sua luce illumini il tuo cammino. "Gesù, pensaci tu".

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