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Angelo Di Dio Che Sei Il Mio Custode


Angelo Di Dio Che Sei Il Mio Custode

Angelo di Dio, che sei il mio custode, illumina, custodisci, reggi e governa me, che ti fui affidato dalla pietà celeste. Amen. Questa preghiera, semplice nella sua formulazione ma profonda nel suo significato, è uno dei pilastri della devozione popolare cattolica, un ponte spirituale che connette il fedele con la sfera angelica, in particolare con la figura dell'angelo custode.

La consapevolezza dell'esistenza di un angelo custode, assegnato individualmente ad ogni essere umano fin dalla nascita, affonda le sue radici in antiche tradizioni ebraiche e cristiane. Già nell'Antico Testamento, troviamo riferimenti ad angeli che svolgono un ruolo di protezione e guida per gli individui e per le nazioni. Nel Libro di Daniele, ad esempio, l'arcangelo Michele è presentato come il protettore del popolo ebraico. Nel Nuovo Testamento, Gesù stesso menziona gli angeli dei bambini, affermando che "i loro angeli nel cielo vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli" (Matteo 18:10).

La teologia cattolica ha sviluppato ulteriormente questa dottrina, basandosi sulle Sacre Scritture e sulla Tradizione. Padri della Chiesa come San Basilio Magno e San Gregorio di Nissa hanno parlato della presenza costante degli angeli custodi accanto agli uomini. Sant'Agostino, nel suo commento al Salmo 90, afferma che gli angeli sono ministri di Dio inviati per assistere coloro che erediteranno la salvezza. San Tommaso d'Aquino, nella Summa Theologica, dedica ampio spazio alla natura e al ruolo degli angeli, definendo la loro missione come quella di guidare e proteggere gli uomini nel loro cammino verso la beatitudine eterna.

La devozione agli angeli custodi, quindi, non è una semplice superstizione o un'ingenua credenza popolare, ma una solida espressione di fede che si fonda su basi teologiche e scritturali. Riconoscere la presenza di un angelo custode significa accogliere la provvidenza divina nella propria vita, affidarsi alla sua guida e protezione, e sforzarsi di vivere in modo degno della sua compagnia.

L'immagine dell'angelo custode è spesso rappresentata nell'arte sacra come una figura alata, di solito un giovane uomo di straordinaria bellezza e purezza, che veglia su un bambino o una bambina. Questa iconografia, pur essendo simbolica, esprime efficacemente la tenerezza e la sollecitudine con cui gli angeli si prendono cura degli uomini. L'angelo custode non è solo un protettore fisico, che ci preserva dai pericoli del mondo, ma anche una guida spirituale, che ci ispira pensieri buoni, ci incoraggia ad evitare il peccato e ci aiuta a crescere nella fede e nell'amore verso Dio e verso il prossimo.

La preghiera all'Angelo Custode: Un dialogo con il Cielo

La preghiera "Angelo di Dio" è un dialogo semplice e diretto con il nostro angelo custode. Ogni parola è carica di significato e di affetto. "Angelo di Dio" riconosce la natura angelica del nostro protettore, creatura spirituale, messaggero divino, inviato da Dio per il nostro bene. "Che sei il mio custode" esprime la consapevolezza della sua presenza costante accanto a noi, della sua missione di vegliare su di noi in ogni momento della nostra vita.

"Illumina" invoca la sua luce, la sua saggezza, per aiutarci a discernere il bene dal male, a prendere le decisioni giuste, a comprendere la volontà di Dio per noi. "Custodisci" chiede la sua protezione, la sua difesa, contro i pericoli fisici e spirituali che ci minacciano. "Reggi" implora il suo sostegno, la sua forza, per superare le difficoltà, le tentazioni, le prove della vita. "Governa" si affida alla sua guida, alla sua autorità, per indirizzare i nostri pensieri, le nostre azioni, i nostri desideri verso il bene.

"Me, che ti fui affidato dalla pietà celeste" sottolinea la gratuità del dono dell'angelo custode, un segno dell'amore infinito di Dio per noi. Non abbiamo meritato questo dono, ma lo abbiamo ricevuto dalla misericordia divina. Questa consapevolezza ci spinge a vivere in gratitudine, a corrispondere all'amore di Dio, a non deludere il nostro angelo custode con il nostro comportamento.

La preghiera si conclude con un "Amen", espressione di fede e di fiducia nella potenza e nella bontà di Dio. L'Amen è una conferma del nostro desiderio di vivere in comunione con Dio e con i suoi angeli, di accogliere la sua volontà nella nostra vita.

La preghiera all'angelo custode può essere recitata in qualsiasi momento della giornata, in particolare al mattino, per iniziare la giornata sotto la sua protezione, e alla sera, per ringraziarlo per la sua assistenza e per affidargli il riposo notturno. Può essere recitata da soli o in famiglia, come momento di preghiera e di condivisione della fede. Può essere recitata anche in situazioni di pericolo o di difficoltà, come invocazione di aiuto e di conforto.

La recita frequente della preghiera "Angelo di Dio" ci aiuta a crescere nella consapevolezza della presenza del nostro angelo custode e a sviluppare un rapporto di fiducia e di amicizia con lui. Ci aiuta a vivere in modo più consapevole e responsabile, sapendo che siamo sempre accompagnati e guidati da un messaggero celeste. Ci aiuta a rafforzare la nostra fede, la nostra speranza e la nostra carità, e a camminare con più sicurezza verso la meta della vita eterna.

Oltre la preghiera: Vivere in compagnia dell'Angelo

La devozione all'angelo custode non si limita alla recita della preghiera "Angelo di Dio". Essa si esprime anche attraverso altri gesti di fede e di pietà, come l'invocazione spontanea dell'angelo custode in momenti di bisogno, la lettura di libri e articoli sulla teologia angelica, la partecipazione a celebrazioni liturgiche in onore degli angeli, la visita a santuari dedicati agli angeli, la contemplazione di immagini sacre che li rappresentano.

Ma soprattutto, la devozione all'angelo custode si manifesta attraverso uno stile di vita coerente con i valori evangelici. Vivere in compagnia del nostro angelo significa sforzarsi di evitare il peccato, di coltivare le virtù, di amare Dio e il prossimo, di essere testimoni di fede e di speranza nel mondo. Significa ascoltare i suoi suggerimenti, le sue ispirazioni, che spesso si manifestano attraverso la nostra coscienza, i nostri sentimenti, i nostri pensieri. Significa imitare la sua purezza, la sua umiltà, la sua obbedienza alla volontà di Dio.

L'angelo custode è un modello di perfezione cristiana, un esempio da seguire nel nostro cammino di santificazione. Egli ci ricorda che siamo chiamati ad essere santi, come Dio è santo (1 Pietro 1:15-16). Ci ricorda che la nostra vita ha un significato trascendente, che siamo destinati alla gloria eterna del Paradiso.

Difficoltà e Risposte

A volte, si sollevano obiezioni o dubbi sulla devozione agli angeli custodi. Alcuni la considerano una pratica superstiziosa, priva di fondamento razionale. Altri temono che possa distrarre dall'adorazione dovuta solo a Dio. Altri ancora si chiedono perché gli angeli custodi non intervengano più spesso per proteggerci dal male.

A queste obiezioni si può rispondere che la devozione agli angeli custodi non è una superstizione, ma una legittima espressione di fede, basata sulle Sacre Scritture e sulla Tradizione della Chiesa. Non distrae dall'adorazione dovuta a Dio, ma anzi la rafforza, perché gli angeli sono i suoi ministri, i suoi servitori, che ci conducono a Lui.

Quanto al motivo per cui gli angeli custodi non intervengano più spesso per proteggerci dal male, bisogna ricordare che Dio ha dato all'uomo il libero arbitrio, la capacità di scegliere tra il bene e il male. Gli angeli custodi rispettano la nostra libertà, ma ci aiutano a fare le scelte giuste, ci ispirano a evitare il peccato, ci proteggono dai pericoli che minacciano la nostra anima.

Inoltre, il male non è sempre evitabile. A volte, Dio permette che soffriamo, per metterci alla prova, per purificarci, per farci crescere nella fede e nella virtù. Anche in questi momenti, gli angeli custodi sono accanto a noi, per confortarci, per sostenerci, per aiutarci a trovare un significato al nostro dolore.

La devozione all'angelo custode è un dono prezioso che ci è stato offerto dalla pietà celeste. Accogliamo questo dono con gratitudine e viviamo in compagnia del nostro angelo, lasciandoci guidare dalla sua luce e proteggere dalla sua ombra.

"Angelo di Dio, che sei il mio custode, illumina, custodisci, reggi e governa me, che ti fui affidato dalla pietà celeste. Amen." Questa preghiera, semplice ma potente, sia sempre sulle nostre labbra e nei nostri cuori.

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