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Testo Cantico Delle Creature Per Bambini Scuola Primaria


Testo Cantico Delle Creature Per Bambini Scuola Primaria

Amici cari, avviciniamoci insieme a questo tesoro di parole, un canto che risuona ancora oggi con la semplicità e la purezza di un cuore bambino: il Cantico delle Creature di San Francesco. Non limitiamoci a leggerlo, ma proviamo a sentirlo, a viverlo nella nostra anima.

Immaginate San Francesco, immerso nella natura, provato dalla malattia ma colmo di una gioia indescrivibile. Questa gioia trabocca in un'ode, un ringraziamento a Dio per ogni singola creatura, dal sole che ci scalda al fratello vento che ci accarezza.

Per aiutare i bambini della scuola primaria ad accogliere questa meraviglia, partiamo dal testo originale, svelandone delicatamente il significato.

Altissimu, onnipotente, bon Signore, Tue so' le laude, la gloria e l'honore et onne benedictione.

Cominciamo col spiegare che "Altissimu" significa il più alto, il più grande di tutti. Francesco si rivolge a Dio con rispetto e amore, riconoscendo la sua potenza. "Onnipotente" è facile, no? Vuol dire che può fare tutto. E "bon Signore"? Francesco lo chiama "Signore" perché Dio è il nostro creatore, ma lo definisce anche "buono" perché ci ama infinitamente. E poi? Che cosa appartiene a Dio, secondo Francesco? Le "laude", cioè le lodi, i ringraziamenti, le parole belle che gli rivolgiamo. La "gloria", la sua grandezza che si manifesta in tutto il creato. L'"honore", il rispetto che gli dobbiamo. E, infine, "onne benedictione", ogni benedizione, ogni dono che riceviamo. Possiamo chiedere ai bambini di pensare a tutte le benedizioni che hanno nella loro vita: la famiglia, gli amici, la casa, il cibo…

Ad Te solo, Altissimo, se konfano, et nullu homo è dignu te mentovare.

Questo è un passaggio importante. Francesco ci dice che queste lodi sono solo per Dio. Nessuno di noi, per quanto bravo o importante possa essere, è degno di nominarlo, di pronunciare il suo nome senza rispetto e umiltà. È un invito alla modestia, a riconoscere la nostra piccolezza di fronte alla grandezza divina. Possiamo chiedere ai bambini se si sentono mai piccoli di fronte alla natura, di fronte alla vastità del cielo stellato.

Laudato sie, mi' Signore, cum tutte le Tue creature, spetialmente messor lo frate Sole, lo qual è iorno, et allumini noi per lui. Et ellu è bellu e radiante cum grande splendore: de Te, Altissimo, porta significatione.

Ecco che Francesco inizia a elencare le creature che lo riempiono di gioia. Inizia con il "frate Sole", il fratello sole. Lo chiama "messore", un termine antico che significa signore. Per Francesco, il sole non è solo una palla di fuoco nel cielo, ma un fratello, una creatura amata da Dio e che ci illumina. "Lo qual è iorno", il quale è giorno, cioè ci dà la luce. "Et ellu è bellu e radiante cum grande splendore", è bello e splendente con grande splendore. E qui arriva il punto cruciale: il sole "de Te, Altissimo, porta significatione", ci fa capire qualcosa di Dio, della sua bellezza e della sua potenza. Possiamo chiedere ai bambini cosa gli fa venire in mente il sole: il calore, la luce, la gioia, la forza… Tutte queste cose ci parlano anche di Dio.

Laudato si', mi' Signore, per sora Luna e le stelle: in celu l'hai formate clarite et preziose et belle.

Dopo il fratello Sole, ecco la "sora Luna", la sorella Luna, e le stelle. Francesco le ammira per la loro bellezza e luminosità. "In celu l'hai formate clarite et preziose et belle", in cielo le hai create luminose, preziose e belle. Ricordiamoci che Francesco viveva in un'epoca in cui non c'era l'inquinamento luminoso e il cielo notturno era uno spettacolo incredibile. Possiamo invitare i bambini a guardare il cielo di notte, a cercare la luna e le stelle, a immaginare la meraviglia che provava Francesco.

Laudato si', mi' Signore, per frate Vento et per aere et nubilo et sereno et onne tempo, per lo quale a le Tue creature dài sustentamento.

Ecco un altro fratello: il "frate Vento". E poi l'"aere", l'aria, il "nubilo", le nuvole, il "sereno", il cielo sereno, e "onne tempo", ogni tempo atmosferico. Francesco ringrazia Dio per tutto questo, perché attraverso questi elementi Dio dà "sustentamento", nutrimento e sostegno, a tutte le creature. Possiamo parlare con i bambini di come il vento porta i semi delle piante, di come la pioggia disseta la terra, di come il sole scalda e fa crescere le piante.

Laudato si', mi' Signore, per sora Acqua, la quale è multo utile et humile et preziosa et casta.

La "sora Acqua", la sorella Acqua, è "multo utile", molto utile, "et humile", umile, "et preziosa", preziosa, "et casta", pura. L'acqua è essenziale per la vita, è un dono prezioso che dobbiamo rispettare e proteggere. Possiamo parlare con i bambini di come usiamo l'acqua, di come possiamo evitare di sprecarla, di come possiamo proteggere i fiumi e i laghi dall'inquinamento.

Laudato si', mi' Signore, per frate Focu, per lo quale ennallumini la nocte: et ello è bello et iocundo et robustoso et forte.

Il "frate Focu", il fratello Fuoco, illumina la notte ed è bello, giocondo, robustoso e forte. Il fuoco ci scalda, ci illumina, ci permette di cucinare. Ma attenzione, il fuoco può anche essere pericoloso se non lo usiamo con prudenza. Possiamo parlare con i bambini di come usare il fuoco in modo sicuro, di come evitare gli incendi.

Laudato si', mi' Signore, per sora nostra matre Terra, la quale ne sustenta et governa, et produce diversi fructi con coloriti flori et herba.

La "sora nostra matre Terra", la nostra sorella madre Terra, ci sostiene, ci governa e produce diversi frutti, fiori colorati ed erba. La Terra è la nostra casa, ci dà tutto ciò di cui abbiamo bisogno per vivere. Dobbiamo prendercene cura, proteggerla dall'inquinamento, evitare di sfruttarla eccessivamente. Possiamo piantare un albero, coltivare un orto, raccogliere la spazzatura in un parco.

Un Inno alla Pace e al Perdono

Laudato si', mi' Signore, per quelli che perdonano per lo Tuo amore, et sostengono infirmitate et tribulatione. Beati quelli che 'l sosterranno in pace, ka da Te, Altissimo, sirano incoronati.

Questo è un passaggio molto importante, che ci invita alla pace e al perdono. Francesco loda coloro che perdonano per amore di Dio e che sopportano le infermità e le tribolazioni. "Beati quelli che 'l sosterranno in pace", beati quelli che lo sopporteranno in pace, perché saranno incoronati da Dio. Possiamo parlare con i bambini di come è importante perdonare, di come la rabbia e il rancore ci fanno stare male, di come la pace interiore è un dono prezioso.

L'Accettazione della Morte

Laudato si' mi' Signore, per sora nostra Morte corporale, da la quale nullu homo vivente pò skappare: guai a quelli che morrano ne le peccata mortali; beati quelli che trovarà ne le Tue santissime voluntati, ka la morte seconda no 'l farrà male.

Francesco non ha paura della morte. La chiama "sora nostra Morte corporale", nostra sorella Morte corporale. Sa che nessuno può sfuggirle. Ma guai a coloro che moriranno nel peccato mortale, beati coloro che la morte troverà nella volontà di Dio, perché la morte seconda, cioè la dannazione eterna, non gli farà male. Questo è un invito a vivere una vita retta, secondo la volontà di Dio, per non temere la morte. Possiamo parlare con i bambini di come è importante essere buoni, di come è importante aiutare gli altri, di come è importante seguire i comandamenti di Dio.

Laudate et benedicete mi' Signore et rengratiate et servitelo cum grande humilitate.

Concludiamo con questo invito finale: lodate, benedite, ringraziate e servite il Signore con grande umiltà. Ricordiamo che non dobbiamo lodarlo e servirlo solo a parole, ma soprattutto con le nostre azioni.

Un Esempio di Vita Semplice

San Francesco ci insegna ad apprezzare le piccole cose, a vivere in armonia con la natura, a perdonare, a essere umili. La sua vita è un esempio di semplicità, di amore per Dio e per il prossimo. Possiamo cercare di imitarlo, di vivere una vita più autentica e significativa.

Un Insegnamento Eterno

Il Cantico delle Creature è un tesoro inestimabile, un inno alla vita, alla bellezza, alla bontà. È un canto che parla al cuore di tutti, grandi e piccoli. Impariamo a recitarlo, a meditarlo, a viverlo. Diventerà una preghiera che ci accompagnerà per tutta la vita. E, soprattutto, condividiamolo con i bambini, perché possano crescere con un cuore pieno di gratitudine e di amore per il creato.

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