Stele Di Rosetta Al British Museum

Immagina di trovarti di fronte a un enigma. Un messaggio cifrato, la cui chiave è andata perduta. Per secoli, hai provato a decifrarlo, fallendo ogni volta. Questa era la situazione degli studiosi di fronte ai geroglifici egizi, fino alla scoperta di un frammento di pietra che avrebbe cambiato tutto: la Stele di Rosetta.
Oggi, questo manufatto straordinario è una delle attrazioni più popolari del British Museum di Londra. Ma la sua storia, la sua presenza lì, e il suo significato vanno ben oltre la semplice attrazione turistica. Parliamo di storia, di potere, di decifrazione di un’intera civiltà, e anche di un dibattito culturale ancora in corso.
La Scoperta e il suo Significato
Nel 1799, durante la campagna napoleonica in Egitto, un soldato francese scoprì la Stele vicino alla città di Rosetta (oggi Rashid). Si trattava di un frammento di una stele più grande, ma la sua importanza risiedeva nel suo contenuto: lo stesso decreto inciso in tre scritture diverse:
- Geroglifico Egizio: La scrittura sacra, usata principalmente per iscrizioni monumentali e religiose.
- Demotico Egizio: Una forma semplificata di scrittura usata per scopi quotidiani.
- Greco Antico: La lingua dei governanti tolemaici dell'Egitto, che la rendeva comprensibile agli studiosi del tempo.
La presenza del greco antico fu la chiave. Gli studiosi capirono immediatamente che si trattava dello stesso testo ripetuto in tre forme diverse. Questo offriva una possibilità concreta di decifrare i geroglifici, la cui comprensione era andata perduta per secoli.
Jean-François Champollion: L'Uomo che Decifrò l'Egitto
Molti studiosi contribuirono allo sforzo di decifrazione, ma fu Jean-François Champollion a dare il contributo decisivo. Attraverso un'analisi meticolosa delle tre versioni del testo, e grazie alla sua conoscenza del copto (l'ultima fase della lingua egizia), Champollion riuscì a identificare i suoni associati ai geroglifici. Nel 1822, annunciò la sua scoperta: i geroglifici non erano solo simboli, ma anche un sistema di scrittura fonetica.
Immagina la portata di questa scoperta! Improvvisamente, le iscrizioni sui templi, sulle tombe e sui papiri egizi divennero leggibili. Una civiltà intera, con la sua storia, la sua religione, la sua cultura, si aprì davanti agli occhi degli studiosi. La Stele di Rosetta non era solo una pietra, ma una macchina del tempo che ci trasportava nell'antico Egitto.
La Stele al British Museum: Un Bottino di Guerra?
Dopo la sconfitta di Napoleone in Egitto, la Stele di Rosetta divenne proprietà britannica, in virtù del Trattato di Alessandria del 1801. Da allora, è esposta al British Museum, dove attira milioni di visitatori ogni anno.
Tuttavia, la presenza della Stele a Londra non è priva di controversie. Molti egiziani ritengono che la stele sia stata sottratta illegalmente e che debba essere restituita al suo paese d'origine. Questo solleva importanti questioni etiche e legali sul possesso di reperti archeologici e sul ruolo dei musei nel preservare e presentare la storia del mondo.
Le Ragioni del British Museum
Il British Museum sostiene di avere il diritto di detenere la Stele, in quanto l'ha preservata e resa accessibile a un pubblico globale per oltre due secoli. Inoltre, il museo afferma di aver investito risorse significative nella cura e nella ricerca sulla stele, contribuendo in modo significativo alla nostra comprensione dell'antico Egitto.
Queste argomentazioni, seppur valide, non placano le richieste di restituzione. Il dibattito rimane acceso, alimentato dalla crescente consapevolezza dell'importanza del patrimonio culturale per l'identità nazionale e dalla volontà di correggere le ingiustizie del passato.
L'Argomentazione del "Contesto Naturale"
Un'argomentazione spesso utilizzata dai sostenitori della restituzione è quella del "contesto naturale". La Stele di Rosetta, sostengono, appartiene all'Egitto, al suo paesaggio, alla sua storia. Esporla in un museo straniero la priva del suo significato più profondo e la trasforma in un semplice oggetto da ammirare, invece che in un testimone di una civiltà millenaria.
Immagina di vedere un albero secolare, sradicato dalla sua foresta e trapiantato in un vaso di fiori. Anche se l'albero può sopravvivere, perde qualcosa di essenziale: la sua connessione con il suo ambiente, la sua storia, il suo ruolo nell'ecosistema. Lo stesso vale per la Stele di Rosetta, secondo questa argomentazione.
Oltre la Restituzione: Soluzioni Creative
Il dibattito sulla restituzione è complesso e non esiste una soluzione facile. Tuttavia, è possibile esplorare soluzioni creative che soddisfino sia le esigenze dell'Egitto che quelle del British Museum.
- Rotazione degli Artefatti: Il British Museum potrebbe concordare di prestare la Stele di Rosetta all'Egitto per periodi prolungati, consentendo agli egiziani di ammirarla nel loro paese.
- Partnership Culturali: Il British Museum e i musei egiziani potrebbero collaborare a progetti di ricerca e di conservazione, condividendo le loro competenze e risorse.
- Replica e Digitalizzazione: Creare repliche accurate della Stele di Rosetta e renderle disponibili online potrebbe consentire a un pubblico ancora più ampio di accedere a questo importante manufatto.
Queste soluzioni, sebbene non perfette, potrebbero contribuire a creare un rapporto più equo e collaborativo tra i musei occidentali e i paesi d'origine dei reperti archeologici.
Un Futuro di Collaborazione e Rispetto
La storia della Stele di Rosetta è una storia di scoperta, di decifrazione, di potere e di identità culturale. È una storia che ci invita a riflettere sul ruolo dei musei nel mondo moderno e sulla necessità di trovare un equilibrio tra la conservazione del patrimonio culturale e il diritto delle nazioni di riappropriarsi della propria storia.
Non si tratta di scegliere tra "noi" e "loro", ma di trovare un modo per lavorare insieme, con rispetto e comprensione reciproca, per preservare e condividere la ricchezza della nostra storia comune. Il futuro dell'archeologia e della museologia deve essere un futuro di collaborazione, non di conflitto.
Considerando tutto ciò, cosa ne pensi? La Stele di Rosetta dovrebbe tornare in Egitto, o credi che la sua attuale posizione al British Museum sia giustificata?







