Riassunto Diritto Amministrativo Per Concorsi Pubblici

Se stai preparando un concorso pubblico, sai bene quanto il Diritto Amministrativo possa sembrare vasto e complesso. Questo articolo è pensato proprio per te: un riassunto strategico, focalizzato sui concetti chiave che vengono più frequentemente richiesti nelle prove concorsuali. Dimentica manuali infiniti e definizioni astratte! Cercheremo di rendere la materia comprensibile, memorizzabile e, soprattutto, applicabile ai quiz e alle prove scritte.
Cos'è il Diritto Amministrativo?
In parole semplici, il Diritto Amministrativo è quella branca del diritto che regola l'organizzazione, le funzioni e l'attività della Pubblica Amministrazione (PA). Definisce i poteri della PA, i limiti a tali poteri, e le garanzie per i cittadini nei confronti dell'azione amministrativa. È fondamentale perché stabilisce come e con quali limiti lo Stato agisce nei nostri confronti.
I Principi Fondamentali
Il Diritto Amministrativo si basa su alcuni principi cardine, che fungono da guida per l'azione della PA:
- Principio di Legalità: L'azione amministrativa deve sempre trovare fondamento in una norma di legge. La PA non può agire arbitrariamente, ma solo in base a quanto previsto dalla legge.
- Principio di Imparzialità: La PA deve agire in modo obiettivo e neutrale, senza favoritismi o discriminazioni. Deve trattare tutti i cittadini allo stesso modo, a parità di condizioni.
- Principio di Buon Andamento: L'azione amministrativa deve essere efficiente, efficace ed economica. La PA deve perseguire i propri obiettivi nel modo più rapido, semplice ed efficace possibile, utilizzando al meglio le risorse disponibili.
- Principio di Pubblicità e Trasparenza: L'attività amministrativa deve essere accessibile e conoscibile da parte dei cittadini. Questo permette ai cittadini di controllare l'operato della PA e di esercitare i propri diritti. La legge 241/90 è fondamentale in questo ambito.
- Principio di Proporzionalità: L'azione amministrativa deve essere proporzionata allo scopo che si intende raggiungere. La PA non può adottare misure eccessive o sproporzionate rispetto all'obiettivo da perseguire.
L'Organizzazione Amministrativa
La Pubblica Amministrazione è un'entità complessa, composta da diversi organi e uffici. Per orientarsi, è utile distinguere tra:
- Organi Centrali: Sono gli organi che operano a livello nazionale, come i Ministeri, la Presidenza del Consiglio dei Ministri, etc.
- Organi Periferici: Sono gli organi che operano a livello locale, come le Prefetture, le Questure, etc.
- Enti Pubblici: Sono organizzazioni dotate di propria personalità giuridica, create per svolgere specifiche funzioni di interesse pubblico. Possono essere nazionali o locali (es. INPS, INAIL, Università statali).
- Organi Monocratici e Collegiali: Gli organi monocratici sono costituiti da una sola persona (es. il Sindaco), mentre gli organi collegiali sono costituiti da più persone (es. il Consiglio Comunale).
È cruciale comprendere la distinzione tra competenza per materia, territorio e grado. La competenza determina quali compiti specifici un organo può svolgere, su quale area geografica e con quale livello di autorità all'interno della gerarchia amministrativa.
Il Procedimento Amministrativo (Legge 241/90)
Il procedimento amministrativo è la sequenza di atti e operazioni che la PA compie per adottare una decisione. La legge 241/90 disciplina il procedimento amministrativo, garantendo la partecipazione dei cittadini e la trasparenza dell'azione amministrativa.
Fasi del Procedimento Amministrativo:
- Inizio del Procedimento: Può avvenire d'ufficio (su iniziativa della PA) o su istanza di parte (su richiesta del cittadino).
- Comunicazione di Avvio del Procedimento: La PA deve comunicare ai soggetti interessati l'avvio del procedimento, indicando l'oggetto, il responsabile del procedimento, il termine per la conclusione e le modalità per partecipare al procedimento.
- Fase Istruttoria: La PA acquisisce tutti gli elementi necessari per valutare la situazione e prendere una decisione. Può richiedere documenti, pareri, perizie, etc.
- Partecipazione al Procedimento: I soggetti interessati hanno il diritto di presentare memorie, documenti e osservazioni. La PA deve tener conto di queste osservazioni nella decisione finale.
- Conclusione del Procedimento: La PA adotta una decisione, che può essere un provvedimento favorevole o sfavorevole al cittadino. La decisione deve essere motivata, cioè deve indicare le ragioni che l'hanno determinata.
La figura del Responsabile del Procedimento è centrale: è il soggetto incaricato di coordinare e gestire l'intero procedimento, garantendo il rispetto dei termini e dei diritti dei cittadini.
Il Provvedimento Amministrativo
Il provvedimento amministrativo è l'atto finale del procedimento amministrativo, attraverso il quale la PA manifesta la propria volontà e produce effetti giuridici nei confronti dei cittadini. Esempi di provvedimenti amministrativi sono le autorizzazioni, le concessioni, i permessi di costruire, le sanzioni amministrative, etc.
Elementi Essenziali del Provvedimento Amministrativo:
- Soggetto: L'organo della PA che emana il provvedimento.
- Oggetto: La cosa o l'attività che è oggetto del provvedimento.
- Contenuto: La disposizione concreta contenuta nel provvedimento.
- Forma: La modalità in cui il provvedimento è espresso (es. scritto, orale).
- Motivazione: L'indicazione delle ragioni che hanno determinato il provvedimento.
Vizi del Provvedimento Amministrativo:
Un provvedimento amministrativo può essere viziato, cioè affetto da irregolarità che ne compromettono la validità. I vizi più comuni sono:
- Violazione di Legge: Il provvedimento è contrario a una norma di legge.
- Eccesso di Potere: La PA ha esercitato un potere che non le compete, oppure ha esercitato il potere in modo illegittimo o irragionevole.
- Incompetenza: Il provvedimento è stato emanato da un organo incompetente.
La gravità del vizio determina le conseguenze: l'atto può essere annullabile (se il vizio è sanabile o se l'atto produce comunque effetti) o nullo (se il vizio è particolarmente grave e l'atto non produce alcun effetto).
Il Silenzio della Pubblica Amministrazione
Cosa succede se la PA non risponde entro i termini previsti? Il silenzio della PA può avere diverse conseguenze:
- Silenzio-Assenso: In alcuni casi, il silenzio della PA equivale ad un assenso. Questo significa che, se la PA non risponde entro i termini, la domanda del cittadino si considera accolta.
- Silenzio-Rigetto: In altri casi, il silenzio della PA equivale ad un rigetto. Questo significa che, se la PA non risponde entro i termini, la domanda del cittadino si considera respinta.
- Silenzio-Inadempimento: Se la PA non risponde e non si configura né un silenzio-assenso né un silenzio-rigetto, si configura un silenzio-inadempimento. In questo caso, il cittadino può agire in giudizio per ottenere una pronuncia da parte del giudice.
La legge individua tassativamente i casi di silenzio-assenso e silenzio-rigetto. In tutti gli altri casi, si applica la regola del silenzio-inadempimento, che obbliga la PA a rispondere.
La Giustizia Amministrativa
Come tutelarsi contro gli atti illegittimi della PA? La Giustizia Amministrativa è il sistema di rimedi giurisdizionali a disposizione dei cittadini per impugnare gli atti della PA e ottenere tutela dei propri diritti e interessi legittimi.
Organi della Giustizia Amministrativa:
- Tribunali Amministrativi Regionali (TAR): Sono i giudici di primo grado. Competenti per le controversie relative agli atti amministrativi adottati dalle amministrazioni che operano nella Regione.
- Consiglio di Stato: È il giudice di secondo grado. Giudica sugli appelli proposti contro le sentenze dei TAR. Svolge anche funzioni consultive, esprimendo pareri sui progetti di legge e sui regolamenti del Governo.
I Ricorsi Amministrativi:
Prima di rivolgersi al giudice, è possibile presentare un ricorso amministrativo alla stessa PA che ha emanato l'atto, oppure ad un organo superiore. I ricorsi amministrativi sono:
- Ricorso gerarchico: Si presenta all'organo gerarchicamente superiore a quello che ha emanato l'atto.
- Ricorso in opposizione: Si presenta allo stesso organo che ha emanato l'atto.
- Ricorso straordinario al Presidente della Repubblica: Utilizzabile solo in assenza di altri rimedi giurisdizionali.
I ricorsi amministrativi sono più rapidi ed economici rispetto al ricorso giurisdizionale, ma non offrono le stesse garanzie di imparzialità e indipendenza.
Esempio Concreto: Un Concorso Pubblico
Immagina di partecipare ad un concorso pubblico per un posto di funzionario. Durante la prova scritta, ti viene chiesto di redigere un atto amministrativo. Ricorda i principi che abbiamo visto: legalità, imparzialità, buon andamento. L'atto deve essere motivato, proporzionato e conforme alla legge. Se il bando di concorso non è chiaro, o se ritieni che ci siano irregolarità nella procedura, hai il diritto di presentare un ricorso amministrativo o giurisdizionale. Conoscere i tuoi diritti e le procedure è fondamentale per far valere le tue ragioni!
Questo riassunto è un punto di partenza. Approfondisci i singoli argomenti con i tuoi manuali e, soprattutto, esercitati con quiz e simulazioni d'esame. In bocca al lupo per il tuo concorso!

