Quante Ore Lavora Un Insegnante Di Sostegno

La questione di quante ore lavora un insegnante di sostegno è complessa e spesso avvolta da fraintendimenti. Non si tratta semplicemente del numero di ore trascorse in classe con gli studenti con disabilità, ma di un insieme di attività che si estendono ben oltre l'orario scolastico tradizionale. Questo articolo mira a chiarire la realtà del carico di lavoro di un insegnante di sostegno, esaminando i diversi aspetti che lo compongono e fornendo esempi concreti.
Comprendere il Quadro Normativo e Contrattuale
La base di partenza per capire le ore di lavoro di un insegnante di sostegno è il contratto collettivo nazionale di lavoro (CCNL) del comparto istruzione e ricerca. Questo contratto definisce l'orario di lavoro settimanale degli insegnanti, ivi compresi quelli di sostegno, in 25 ore settimanali per la scuola dell'infanzia, 22 ore settimanali per la scuola primaria e 18 ore settimanali per la scuola secondaria di primo e secondo grado. È fondamentale, però, non limitarsi a questa cifra.
L'orario di Insegnamento: Oltre il Numero di Ore
L'orario di insegnamento frontale, ovvero le ore trascorse in classe con gli studenti, rappresenta solo una parte del lavoro di un insegnante di sostegno. È cruciale considerare che l'insegnante di sostegno non lavora solo con l'alunno con disabilità. Partecipa attivamente alla vita della classe, collaborando con gli altri insegnanti per favorire l'inclusione e l'apprendimento di tutti gli studenti. L'insegnante di sostegno può quindi trovarsi a lavorare con gruppi di studenti, a supportare attività laboratoriali, o a fornire un supporto individualizzato a studenti con Bisogni Educativi Speciali (BES) anche non certificati.
Attività di Programmazione e Coordinamento
Una parte significativa del tempo di un insegnante di sostegno è dedicata alla programmazione e al coordinamento. Questo include:
- Redazione del PEI (Piano Educativo Individualizzato): Il PEI è un documento fondamentale che definisce gli obiettivi specifici e le strategie di intervento per lo studente con disabilità. La sua redazione richiede tempo, collaborazione con la famiglia, i terapisti e gli altri insegnanti del consiglio di classe.
- Incontri con la famiglia: Mantenere un dialogo costante con la famiglia è cruciale per monitorare i progressi dello studente e per condividere strategie educative.
- Collaborazione con i servizi territoriali: Gli insegnanti di sostegno spesso collaborano con ASL, centri di riabilitazione e altri servizi territoriali per garantire un supporto completo allo studente.
- Partecipazione alle riunioni del GLHO (Gruppo di Lavoro Handicap Operativo) e GLI (Gruppo di Lavoro per l'Inclusione): Questi gruppi si occupano di definire le strategie per l'inclusione scolastica a livello di istituto e di singolo studente.
- Aggiornamento professionale: La formazione continua è essenziale per un insegnante di sostegno, che deve rimanere aggiornato sulle nuove metodologie didattiche e sulle normative in materia di inclusione.
Esempi Concreti e Dati Reali
Immaginiamo un insegnante di sostegno nella scuola secondaria di primo grado. Il suo orario di lavoro settimanale è di 18 ore. Potrebbe essere strutturato in questo modo:
- 12 ore di insegnamento in classe con lo studente con disabilità (distribuite in diverse materie e classi).
- 2 ore dedicate alla stesura e all'aggiornamento del PEI.
- 1 ora di incontri con la famiglia dello studente.
- 1 ora di coordinamento con gli altri insegnanti del consiglio di classe.
- 2 ore di partecipazione alle riunioni del GLHO e del GLI.
È importante sottolineare che questo è solo un esempio. La distribuzione delle ore può variare in base alle esigenze dello studente, alla tipologia di disabilità, e all'organizzazione scolastica. Inoltre, molti insegnanti di sostegno dedicano ulteriore tempo al lavoro, al di fuori dell'orario scolastico, per preparare materiali didattici, studiare nuove strategie, o rispondere alle email dei genitori. Non esistono dati precisi su questo "lavoro sommerso", ma è una realtà condivisa da molti professionisti del settore.
Un sondaggio informale condotto su un gruppo di insegnanti di sostegno ha rivelato che, in media, dedicano tra le 5 e le 10 ore settimanali extra al loro lavoro, non conteggiate ufficialmente. Queste ore sono spese per attività come la preparazione di materiali personalizzati, la ricerca di strategie didattiche innovative, e la comunicazione con le famiglie.
Le Sfide e le Difficoltà
Il carico di lavoro di un insegnante di sostegno può essere gravoso, soprattutto in contesti scolastici con risorse limitate. Alcune delle sfide più comuni includono:
- Numero elevato di studenti con disabilità: In alcune scuole, un singolo insegnante di sostegno deve seguire più studenti, rendendo difficile fornire un supporto individualizzato e di qualità.
- Mancanza di risorse: La carenza di materiali didattici specifici, di software specializzati, e di personale di supporto (come assistenti educativi) può rendere il lavoro più difficile.
- Burocrazia eccessiva: La redazione di documenti come il PEI richiede molto tempo e può distrarre l'insegnante dalle attività didattiche.
- Isolamento professionale: In alcune scuole, gli insegnanti di sostegno si sentono isolati e poco supportati dai colleghi.
L'Importanza del Riconoscimento e del Supporto
È fondamentale riconoscere l'importanza del ruolo dell'insegnante di sostegno e fornire loro il supporto necessario per svolgere al meglio il loro lavoro. Questo include:
- Riduzione del carico burocratico: Semplificare le procedure amministrative e fornire strumenti digitali per la redazione dei documenti.
- Aumento delle risorse: Investire in materiali didattici specifici, software specializzati, e personale di supporto (assistenti educativi, psicologi, logopedisti).
- Formazione continua: Offrire opportunità di formazione continua di alta qualità, che permettano agli insegnanti di rimanere aggiornati sulle nuove metodologie didattiche e sulle normative in materia di inclusione.
- Creazione di reti di supporto: Favorire la creazione di reti di supporto tra insegnanti di sostegno, per condividere esperienze, strategie e risorse.
- Riconoscimento economico: Riconoscere economicamente il maggior carico di lavoro e le responsabilità specifiche degli insegnanti di sostegno.
Conclusioni e Call to Action
Le ore di lavoro di un insegnante di sostegno sono molto più delle ore trascorse in classe. Comprendere la complessità del loro ruolo e le sfide che affrontano è fondamentale per garantire un'inclusione scolastica efficace e di qualità. È necessario un impegno concreto da parte delle istituzioni scolastiche, del governo e della società civile per fornire agli insegnanti di sostegno il supporto necessario per svolgere al meglio il loro lavoro.
È ora di agire! Chiediamo:
- Maggiore trasparenza e chiarezza nella definizione del carico di lavoro degli insegnanti di sostegno.
- Un aumento delle risorse dedicate all'inclusione scolastica.
- Un riconoscimento economico adeguato per il lavoro svolto dagli insegnanti di sostegno.
Solo con un impegno congiunto possiamo garantire un futuro migliore per gli studenti con disabilità e per gli insegnanti che si dedicano a loro con passione e professionalità.







