Quando Si Legge La Preghiera Dei Fedeli

Nel cuore pulsante della liturgia cattolica, un momento di particolare intensità emotiva e spirituale si manifesta attraverso la Preghiera dei Fedeli, anche detta Preghiera Universale. La sua collocazione precisa all'interno della celebrazione eucaristica è un elemento che richiede attenzione e rispetto, in quanto strettamente legata alla struttura complessiva della Messa e al suo significato teologico. Comprendere "quando" questa preghiera risuona nell'assemblea dei fedeli significa apprezzare la sua funzione e il suo impatto nella vita spirituale di ogni credente.
La sequenza canonica prevede che la Preghiera dei Fedeli prenda posto immediatamente dopo l'omelia. Questo posizionamento non è casuale, bensì frutto di una ponderata riflessione liturgica che mira a collegare strettamente la Parola di Dio, proclamata e spiegata nell'omelia, con la risposta orante della comunità. L'omelia, infatti, ha il compito di attualizzare il messaggio biblico, di renderlo vivo e pertinente alla realtà concreta dei fedeli. È a partire da questa riflessione che i fedeli sono invitati a innalzare le proprie suppliche a Dio, presentando le necessità della Chiesa universale, dei governanti, dei sofferenti, e di tutta l'umanità.
Dopo aver ascoltato le parole ispirate del sacerdote o del diacono, che ha sapientemente interpretato le Scritture, l'assemblea si raccoglie in preghiera, offrendo a Dio le proprie intenzioni, le proprie speranze e le proprie angosce. La Preghiera dei Fedeli diviene, quindi, una naturale prosecuzione dell'omelia, un modo per tradurre in azione concreta la fede ascoltata e meditata.
La sua posizione, inoltre, permette di preparare i fedeli al momento culminante della celebrazione: la liturgia eucaristica. Le suppliche, innalzate con umiltà e fiducia, purificano il cuore e lo dispongono ad accogliere degnamente il Corpo e il Sangue di Cristo. La Preghiera dei Fedeli, quindi, non è un semplice intermezzo, ma un passaggio fondamentale che connette la liturgia della Parola con la liturgia eucaristica, creando un flusso armonioso e continuo di preghiera e di grazia.
È importante sottolineare che, in alcune circostanze particolari, la collocazione della Preghiera dei Fedeli può subire delle lievi variazioni. Durante le celebrazioni penitenziali, ad esempio, potrebbe essere anticipata, in modo da porre l'accento sulla necessità di implorare il perdono di Dio prima di accostarsi alla mensa eucaristica. Allo stesso modo, in alcune occasioni solenni, come la Veglia Pasquale, la sua posizione potrebbe essere modificata per esigenze liturgiche specifiche. Tuttavia, queste eccezioni non alterano la regola generale, che prevede il suo posizionamento dopo l'omelia.
La Struttura della Preghiera dei Fedeli
La Preghiera dei Fedeli non è una sequenza casuale di invocazioni, ma un'orazione strutturata che segue un ordine preciso e significativo. Di norma, si articola in una serie di intenzioni, ciascuna delle quali è seguita da una breve invocazione da parte del celebrante (ad esempio: "Preghiamo") e da una risposta corale dell'assemblea (ad esempio: "Ascoltaci, Signore").
Le intenzioni coprono un ampio spettro di necessità, abbracciando la Chiesa universale, le autorità civili, le persone in difficoltà, i defunti e le intenzioni particolari della comunità. La prima intenzione è generalmente dedicata alla Chiesa, affinché possa adempiere fedelmente alla sua missione di annunciare il Vangelo e di testimoniare l'amore di Cristo. Successivamente, si prega per i governanti, affinché esercitino il loro potere con giustizia e saggezza, promuovendo il bene comune e la pace tra i popoli. Non mancano, poi, le preghiere per i sofferenti, i malati, i poveri, gli oppressi, tutti coloro che si trovano in situazioni di difficoltà e che necessitano del conforto e della misericordia di Dio. Si ricordano, infine, i defunti, affidandoli all'amore eterno del Padre.
Le intenzioni possono essere formulate in modo diverso, a seconda delle circostanze e delle necessità della comunità. Tuttavia, è importante che siano espresse in modo chiaro e conciso, evitando formulazioni troppo lunghe o complesse, che potrebbero distrarre l'attenzione dei fedeli. È altresì fondamentale che siano pertinenti alla realtà concreta della vita, evitando generalizzazioni o banalità.
La scelta delle intenzioni è una responsabilità che spetta al sacerdote o al diacono, i quali devono tenere conto delle esigenze della comunità e delle indicazioni liturgiche. In alcune parrocchie, è consuetudine coinvolgere i fedeli nella preparazione delle intenzioni, in modo da rendere la Preghiera dei Fedeli più partecipata e sentita. Questo coinvolgimento può avvenire attraverso la raccolta di suggerimenti e proposte da parte dei membri della comunità, oppure attraverso la creazione di un gruppo di lavoro incaricato di redigere le intenzioni.
L'Importanza della Partecipazione Attiva
La Preghiera dei Fedeli è un momento di preghiera comunitaria, che richiede la partecipazione attiva di tutti i fedeli. Non si tratta semplicemente di ascoltare passivamente le intenzioni lette dal sacerdote o dal diacono, ma di unirsi spiritualmente alle suppliche, offrendo a Dio le proprie intenzioni personali e condividendo le gioie e le sofferenze dei fratelli.
La risposta corale dell'assemblea ("Ascoltaci, Signore") è un elemento fondamentale della Preghiera dei Fedeli, in quanto esprime l'unità e la solidarietà della comunità orante. Attraverso questa risposta, i fedeli manifestano la loro fede nella potenza e nella misericordia di Dio, e la loro fiducia nella sua capacità di ascoltare e di esaudire le loro preghiere.
Per favorire la partecipazione attiva dei fedeli, è importante che le intenzioni siano lette in modo chiaro e comprensibile, con un tono di voce adeguato e un ritmo che consenta a tutti di seguire il testo. È altresì utile fornire ai fedeli un sussidio cartaceo con il testo delle intenzioni, in modo che possano leggerlo e meditarlo durante la celebrazione.
Inoltre, è importante educare i fedeli al significato e all'importanza della Preghiera dei Fedeli, spiegando loro come parteciparvi attivamente e come offrire a Dio le proprie intenzioni personali. Questo può essere fatto attraverso catechesi, omelie, articoli sul bollettino parrocchiale o altri strumenti di comunicazione.
Conclusione
La Preghiera dei Fedeli, collocata con cura dopo l'omelia, rappresenta un momento culminante di dialogo tra la Parola di Dio e la risposta orante dell'assemblea. Essa incarna la fede viva di una comunità che si rivolge al suo Creatore, offrendo le proprie necessità e intercedendo per il bene di tutti. Comprendere il "quando" e il "come" di questa preghiera significa valorizzare un elemento essenziale della liturgia cattolica, un'opportunità preziosa per crescere nella fede e nella comunione con Dio e con i fratelli. La sua corretta esecuzione e la partecipazione attiva dei fedeli contribuiscono a rendere la celebrazione eucaristica un'esperienza spirituale profonda e significativa, capace di trasformare la vita e di orientare i cuori verso il Regno dei Cieli.









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