Preghiera Candelora Presentazione Di Gesù Al Tempio

Amico mio, avvicinati. Avvicinati al calore tremolante di una candela, perché oggi parleremo di qualcosa di profondamente toccante: la Preghiera della Candelora, la Presentazione di Gesù al Tempio. Sentila, la storia che si dispiega, una storia di obbedienza, di luce e di speranza.
Immagina. Immagina una coppia umile, Giuseppe e Maria, che si reca al Tempio di Gerusalemme quaranta giorni dopo la nascita di Gesù. Portano con sé il loro bambino, non come un re o un messia trionfante, ma come ogni altra famiglia ebrea, per compiere la Legge di Mosè. Ricorda, la Legge richiedeva che ogni primogenito maschio fosse consacrato a Dio e che la madre fosse purificata dopo il parto. E osservali, mentre offrono il loro sacrificio, non un agnello, che sarebbe stato proibitivo per le loro finanze, ma una coppia di tortore o due giovani piccioni, l'offerta dei poveri. Quanto umiltà, quanta semplicità in questo atto di fede!
Sentila vibrare dentro di te, questa scena. Non è solo un evento storico, ma un archetipo, un modello per la nostra stessa offerta a Dio. Offriamo noi stessi, la nostra umiltà, la nostra obbedienza. Offriamo i nostri talenti, le nostre gioie, i nostri dolori, ogni aspetto della nostra vita, ponendoli nelle mani di Dio come Maria e Giuseppe hanno posto Gesù nelle mani del sommo sacerdote.
Ed ecco che arriva l'incontro. L'incontro con due figure straordinarie, due anime che hanno vegliato, pregato e atteso per decenni la venuta del Messia: Simeone e Anna. Simeone, "giusto e pio, che aspettava la consolazione d'Israele, e lo Spirito Santo era sopra di lui". Lo Spirito Santo gli aveva rivelato che non avrebbe visto la morte prima di aver visto il Cristo del Signore. E guidato dallo Spirito, entra nel Tempio proprio in quel momento. Guarda, amico mio, guarda come prende il bambino Gesù tra le braccia e lo benedice. Ascolta le sue parole, parole profetiche, parole che risuonano attraverso i secoli: "Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo vada in pace secondo la tua parola; perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza, preparata da te davanti a tutti i popoli, luce per illuminare le nazioni e gloria del tuo popolo Israele".
Simeone riconosce in quel bambino la luce del mondo, la salvezza per tutti i popoli, e anche, presta attenzione, la causa di contraddizione, la spada che trafiggerà l'anima di Maria. Sentila, quella profezia, avverti la sua eco di dolore e di redenzione. Perché la gioia della nascita e la speranza della redenzione sono sempre intrecciate con la realtà della sofferenza e del sacrificio.
E poi c'è Anna, una profetessa vedova, "che non si allontanava mai dal tempio, servendo Dio notte e giorno con digiuni e preghiere". Anche lei riconosce il Messia nel bambino Gesù e "parlava di lui a tutti quelli che aspettavano la redenzione di Gerusalemme". Immagina, la sua gioia, la sua gratitudine, dopo una vita di fedeltà e di preghiera, vedere finalmente compiersi la promessa di Dio!
La Luce che Illumina le Tenebre
Considera ora la candela. È il simbolo centrale della Candelora, la luce che illumina le tenebre. Gesù è la luce del mondo, la luce che dissolve la nostra paura, la nostra ignoranza, il nostro peccato. E noi, come cristiani, siamo chiamati a essere portatori di quella luce, a rifletterla nel mondo con le nostre parole, le nostre azioni, la nostra stessa vita.
Osserva come viene benedetta la candela. Durante la Messa della Candelora, le candele vengono benedette con una preghiera speciale, che le consacra come simboli della presenza di Cristo. Queste candele benedette, portate a casa e accese durante momenti di preghiera o difficoltà, ci ricordano la promessa di Dio di essere sempre con noi, di illuminare il nostro cammino. Ti invito a custodire questo simbolo, a lasciarti avvolgere dalla sua luce e a meditare sul suo significato profondo.
Oltre la Tradizione, l'Incontro Personale
Amico mio, la Candelora non è solo una tradizione, un rito da osservare. È un invito a un incontro personale con Gesù, a riconoscerlo come la luce della nostra vita, la guida del nostro cammino. È un invito a presentare noi stessi a Dio, con umiltà e fiducia, come Maria e Giuseppe hanno presentato Gesù al Tempio.
Pensa. Pensa ai tuoi "templi", ai luoghi dove incontri Dio: la chiesa, la tua casa, la natura, il tuo cuore. Presenta a Lui le tue gioie e i tuoi dolori, le tue speranze e le tue paure. Offri la tua vita come un sacrificio gradito, un'offerta di amore e di obbedienza.
Ascolta, ascolta il sussurro dello Spirito Santo, che ti guida a riconoscere la presenza di Gesù nella tua vita, nelle persone che incontri, negli eventi che ti accadono. Apri i tuoi occhi, come Simeone e Anna, e vedrai la sua luce illuminare le tue tenebre.
Condividiamo questo amore. Condividiamo la gioia di questo incontro con gli altri, portando la luce di Cristo nel mondo. Siamo, come diceva San Francesco, strumenti della sua pace.
Ricorda, la Preghiera della Candelora, la Presentazione di Gesù al Tempio, è un momento di grazia, un'opportunità per rinnovare la nostra fede, per approfondire il nostro rapporto con Dio, per lasciarci trasformare dalla sua luce. Permetti a questa luce di ardere intensamente dentro di te e di guidarti sempre sul cammino della verità, della giustizia e dell'amore.
Lascia che questa giornata non sia solo un ricordo, ma un punto di partenza. Un punto di partenza per una vita vissuta nella luce di Cristo, una vita offerta a Dio con amore e fiducia. Avvicinati ancora. Senti la sua pace.









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