Parafrasi L'ira Di Achille Verso 330 A 355

L'Iliade di Omero, poema epico per eccellenza, è una fonte inesauribile di analisi e interpretazioni. Tra i suoi passaggi più celebri e cruciali troviamo l'ira di Achille, scatenata dall'affronto subito da Agamennone. In questo articolo, ci concentreremo sulla parafrasi e sull'analisi dei versi 330-355 del primo libro, cercando di comprendere appieno le motivazioni, le conseguenze e la portata di questa furia devastante. Ci rivolgiamo a studenti, appassionati di letteratura classica e a chiunque voglia approfondire la conoscenza di uno dei pilastri della cultura occidentale.
L'antefatto: L'affronto di Agamennone
Prima di immergerci nella parafrasi dei versi specifici, è fondamentale comprendere il contesto. Agamennone, comandante supremo degli Achei, è costretto a restituire Criseide, figlia di Crise, sacerdote di Apollo, per placare l'ira del dio che sta decimando l'esercito greco con una pestilenza. Agamennone, però, per compensare la perdita, pretende Briseide, la schiava di Achille. Questo gesto, percepito come un'ingiustizia e un'umiliazione, scatena la furia incontrollabile di Achille.
Parafrasi dei Versi 330-355 del Libro Primo
Ecco una parafrasi dei versi 330-355 del primo libro dell'Iliade:
"Pensava tra sé, nel folto petto, se sguainando la spada affilata metter fine subito ad Agamennone, uccidendolo, o frenare la rabbia e domare il furore. Mentre così decideva nel cuore e nell'animo, e traeva dalla guaina la grande spada, giunse Atena dal cielo: l'aveva mandata Era, la dea dalle braccia bianche, che amava e proteggeva entrambi. Dietro, gli si fermò, prendendolo per la chioma bionda, e solo a lui si mostrò: nessun altro la vide. Achille si voltò stupito e riconobbe subito Pallade Atena: terribili brillavano gli occhi. E le rivolse la parola e disse: 'Perché dunque, figlia di Zeus che porta l'egida, sei giunta? Forse a vedere l'arroganza di Agamennone figlio di Atreo? Ti dico apertamente, e penso che sarà così: per la sua prepotenza presto perderà la vita.' A lui rispose Atena, la dea dagli occhi azzurri: 'Sono venuta dal cielo per calmare la tua ira, se tu obbedirai. Mi ha mandato Era, la dea dalle braccia bianche, che ama e protegge entrambi. Smetti di usare la spada e trattieni la mano; insulta Agamennone con le parole, come ti pare, e so che si avvererà: in futuro ti daranno tre volte tanti doni in cambio di questa offesa. Trattieni la tua ira e obbedisci a noi.'"
Analisi Dettagliata
Analizziamo ora i versi parafrasati, evidenziando gli aspetti più importanti:
- Il Conflitto Interiore di Achille (versi 330-333): Achille è dilaniato da un conflitto interiore. Da un lato, l'impulso irrefrenabile di vendicare l'offesa subita con la violenza; dall'altro, la consapevolezza delle possibili conseguenze del suo gesto. Questa lotta interna è resa vivida dall'espressione "nel folto petto", che suggerisce la profondità e l'intensità delle sue emozioni.
- L'Intervento Divino (versi 334-342): L'intervento di Atena, inviata da Era, è un elemento cruciale. Gli dei, nell'Iliade, non sono spettatori passivi, ma intervengono attivamente nelle vicende umane, influenzando le decisioni e il corso degli eventi. Il fatto che Era, la dea del matrimonio e protettrice degli Achei, mandi Atena dimostra la sua preoccupazione per la discordia che sta nascendo tra i guerrieri. La descrizione di Atena, con i suoi "terribili brillavano gli occhi", sottolinea la sua autorevolezza e il suo ruolo di mediatrice divina.
- Il Dialogo tra Achille e Atena (versi 343-355): Il dialogo tra Achille e Atena rivela la profonda indignazione di Achille. Egli si sente giustificato nella sua ira, percependo l'arroganza di Agamennone come una minaccia alla sua stessa vita. La risposta di Atena è un appello alla ragione e alla pazienza. La dea gli promette una ricompensa futura per l'offesa subita, una promessa che lo convince a trattenere la sua ira. L'uso del plurale "obbedisci a noi" suggerisce l'autorità congiunta di Era e Atena.
Perché Achille Obbedisce ad Atena?
La domanda sorge spontanea: perché Achille, un guerriero così fiero e impulsivo, obbedisce ad Atena? Diverse ragioni possono essere invocate:
- Il Rispetto per gli Dei: Nella cultura greca, il rispetto per gli dei era fondamentale. Disobbedire a un dio significava incorrere nella sua ira e subire conseguenze terribili.
- La Promessa di Ricompensa: La promessa di Atena di una ricompensa futura allettante gioca un ruolo importante. Achille è un guerriero che combatte per la gloria e l'onore, e la prospettiva di ricevere "tre volte tanti doni" è un incentivo a frenare la sua ira.
- La Consapevolezza delle Conseguenze: Anche se accecato dalla rabbia, Achille è consapevole delle conseguenze che il suo atto impulsivo potrebbe avere sull'esercito acheo. Uccidere Agamennone significherebbe scatenare una guerra civile all'interno delle fila greche, compromettendo la possibilità di conquistare Troia.
L'Ira di Achille: Un Tema Universale
L'ira di Achille è un tema universale che risuona ancora oggi. Chi non si è mai sentito offeso, umiliato, tradito? La rabbia è un'emozione potente che può sopraffarci e portarci a compiere azioni irrazionali. L'Iliade ci mostra le conseguenze devastanti dell'ira incontrollata, ma anche la possibilità di dominarla e trasformarla in qualcosa di positivo.
Possiamo imparare molto dall'esempio di Achille. Possiamo imparare a riconoscere i segnali della rabbia, a controllarla e a canalizzarla in modo costruttivo. Possiamo imparare a comunicare le nostre emozioni in modo assertivo, senza ricorrere alla violenza. Possiamo imparare a perdonare e a superare le offese.
L'Iliade non è solo un racconto di eroi e battaglie, ma anche una profonda riflessione sulla natura umana, sulle sue debolezze e sulle sue potenzialità. L'ira di Achille è un monito per tutti noi, un invito a riflettere sulle nostre emozioni e a cercare la via della saggezza e della moderazione.
Conclusione: L'Eredità dell'Iliade
L'analisi dei versi 330-355 del primo libro dell'Iliade ci ha permesso di comprendere meglio la complessità del personaggio di Achille e l'importanza del tema dell'ira nel poema omerico. L'Iliade è un'opera che continua a parlare al nostro tempo, offrendoci spunti di riflessione sulla condizione umana e sulla necessità di trovare un equilibrio tra ragione e passione. Studiare e comprendere questi passaggi significa non solo approfondire la nostra conoscenza della letteratura classica, ma anche arricchire la nostra comprensione di noi stessi e del mondo che ci circonda. Spero che questa parafrasi e analisi vi abbiano fornito una maggiore comprensione di questo momento cruciale nel poema e vi abbiano stimolato ad approfondire la lettura dell'Iliade.







