Parafrasi Di Cantico Di Frate Sole

Molti di noi, forse fin da bambini, hanno imparato a memoria almeno alcuni versi del Cantico di Frate Sole, noto anche come Cantico delle Creature. Ma quanti ne comprendono realmente la profondità e l'importanza nel contesto storico e spirituale di Francesco d'Assisi? E, soprattutto, quanti sanno districarsi nella lingua volgare umbra del XIII secolo per coglierne il messaggio originale?
La parafrasi del Cantico non è un semplice esercizio di traduzione; è una chiave per aprire una porta sul mondo interiore di Francesco, un mondo di profonda spiritualità, di amore per il creato e di fratellanza universale. Cercheremo qui di offrire una parafrasi accessibile, accompagnata da brevi commenti, per rendere il Cantico più vicino e comprensibile anche a chi non ha familiarità con il latino medievale o con la storia del pensiero francescano.
Perché una Parafrasi?
La lingua in cui è scritto il Cantico, pur essendo italiano volgare, si differenzia notevolmente dall'italiano moderno. La sintassi, il lessico e le figure retoriche utilizzate da Francesco possono risultare ostici. Una parafrasi, quindi, ha lo scopo di:
- Rendere il testo più comprensibile: Sostituendo parole e costrutti arcaici con equivalenti moderni.
- Esplicitare il significato: Chiardendo allusioni e metafore.
- Offrire spunti di riflessione: Evidenziando i temi centrali del Cantico.
Alcuni potrebbero obiettare che la parafrasi snatura l'opera originale, privandola della sua bellezza poetica e del suo fascino storico. Questo è vero, in parte. La parafrasi non può sostituire la lettura diretta del Cantico in lingua originale. Tuttavia, può fungere da utile strumento di accesso, un punto di partenza per approfondire la conoscenza di questo capolavoro della letteratura italiana e della spiritualità cristiana.
Parafrasi e Commento del Cantico di Frate Sole
Altissimu, onnipotente, bon Signore, Tue so' le laude, la gloria e l'honore et onne benedictione.
Parafrasi: Altissimo, onnipotente, buon Signore, a Te appartengono la lode, la gloria, l'onore e ogni benedizione.
Commento: Francesco inizia con un'invocazione solenne a Dio, riconoscendo la sua suprema autorità e la sua infinita bontà. Le parole "laude", "gloria", "honore" e "benedictione" non sono semplici sinonimi; esprimono diverse sfaccettature della divinità e del rapporto tra Dio e l'uomo. L'Altissimo è il principio trascendente, l'onnipotente è la forza creatrice, il buon Signore è la misericordia e la provvidenza.
Ad Te solo, Altissimo, se konfano, et nullu homo è dignu te mentovare.
Parafrasi: A Te solo, Altissimo, si addicono, e nessun uomo è degno di nominarti.
Commento: Questo verso esprime l'umiltà profonda di Francesco di fronte alla grandezza di Dio. Nessun essere umano, per quanto virtuoso, può pretendere di comprendere appieno la divinità. Il termine "konfano" (si addicono) sottolinea l'adeguatezza assoluta di Dio a ricevere ogni lode e onore.
Laudato sie, mi' Signore, cum tutte le Tue creature, spetialmente messor lo frate Sole, lo qual è iorno, et allumini noi per lui. Et ellu è bellu e radiante cum grande splendore: de Te, Altissimo, porta significatione.
Parafrasi: Sii lodato, mio Signore, con tutte le Tue creature, specialmente frate Sole, il quale è giorno e illumina noi attraverso di lui. Ed egli è bello e splendente con grande bagliore: di Te, Altissimo, porta significato.
Commento: Inizia qui la lode alle creature. Francesco non le adora in sé, ma le vede come manifestazioni della bellezza e della bontà di Dio. Il Sole, "frate Sole", è il primo ad essere menzionato, simbolo di luce, calore e vita. Esso riflette la luce divina e rappresenta l'Altissimo. Da notare la familiarità affettuosa con cui Francesco si rivolge al Sole chiamandolo "frate".
Laudato si', mi Signore, per sora Luna e le stelle: in celu l'ài formate clarite et pretiose et belle.
Parafrasi: Sii lodato, mio Signore, per sorella Luna e le stelle: in cielo le hai formate luminose, preziose e belle.
Commento: Dopo il Sole, è la volta della Luna e delle stelle. La Luna, "sora Luna", è simbolo di femminilità, di delicatezza e di mistero. Le stelle, con la loro luce tenue e distante, evocano l'immensità dell'universo e la potenza del Creatore. Ancora una volta, l'uso del termine "sora" (sorella) sottolinea il senso di fratellanza universale che pervade il Cantico.
Laudato si', mi Signore, per frate Vento et per aere et nubilo et sereno et onne tempo, per lo quale a le Tue creature dài sustentamento.
Parafrasi: Sii lodato, mio Signore, per frate Vento e per l'aria e il cielo nuvoloso e sereno e ogni tempo, attraverso il quale dai sostentamento alle Tue creature.
Commento: Francesco loda ora gli elementi atmosferici: il vento, l'aria, le nuvole, il sereno. Questi elementi, apparentemente mutevoli e imprevedibili, sono in realtà essenziali per la vita. Attraverso di essi, Dio provvede al sostentamento di tutte le creature. Il vento, "frate Vento", rappresenta la forza vitale che anima la natura.
Laudato si', mi Signore, per sora Acqua, la quale è multo utile et humile et pretiosa et casta.
Parafrasi: Sii lodato, mio Signore, per sorella Acqua, la quale è molto utile e umile e preziosa e casta.
Commento: L'acqua, "sora Acqua", è lodata per le sue qualità fondamentali: è utile perché disseta e nutre, è umile perché si adatta ad ogni forma, è preziosa perché è indispensabile alla vita, è casta perché è pura e incontaminata. L'acqua è simbolo di purificazione e di rinascita spirituale.
Laudato si', mi Signore, per frate Focu, per lo quale ennallumini la nocte: et ello è bello et iocundo et robustoso et forte.
Parafrasi: Sii lodato, mio Signore, per frate Fuoco, attraverso il quale illumini la notte: ed egli è bello e giocoso e robusto e forte.
Commento: Il fuoco, "frate Focu", è lodato per la sua capacità di illuminare la notte e di riscaldare. È bello e giocoso perché danza e crepita, è robusto e forte perché consuma e trasforma. Il fuoco è simbolo di energia, di passione e di trasformazione spirituale.
Laudato si', mi Signore, per sora nostra matre Terra, la quale ne sustenta et governa, et produce diversi fructi con coloriti flori et herba.
Parafrasi: Sii lodato, mio Signore, per sorella nostra madre Terra, la quale ci sostiene e governa, e produce diversi frutti con coloriti fiori ed erba.
Commento: La Terra, "sora nostra matre Terra", è lodata per la sua capacità di nutrire e sostenere la vita. È madre perché ci dona i suoi frutti, è sorella perché condivide con noi il destino comune. La terra è simbolo di fertilità, di abbondanza e di generosità.
Laudato si', mi Signore, per quelli che perdonano per lo Tuo amore et sostengono infirmitate et tribulatione. Beati quelli che 'l sopportaranno in pace, ka da Te, Altissimo, sirano incoronati.
Parafrasi: Sii lodato, mio Signore, per coloro che perdonano per il Tuo amore e sopportano infermità e tribolazioni. Beati coloro che lo sopporteranno in pace, perché da Te, Altissimo, saranno incoronati.
Commento: Francesco loda ora coloro che praticano il perdono e la pazienza di fronte alle sofferenze. Il perdono è un atto di amore e di misericordia, mentre la pazienza è una virtù che permette di superare le difficoltà. Coloro che perseverano nella fede saranno ricompensati con la corona della vita eterna.
Laudato si', mi Signore, per sora nostra Morte corporale, da la quale nullu homo vivente pò skappare: guai a quelli che morrano ne le peccata mortali; beati quelli che trovarà ne le Tue santissime voluntati, ka la morte secunda no 'l farrà male.
Parafrasi: Sii lodato, mio Signore, per sorella nostra Morte corporale, dalla quale nessun uomo vivente può sfuggire: guai a coloro che moriranno nei peccati mortali; beati coloro che troverà nelle Tue santissime volontà, perché la morte seconda non farà loro male.
Commento: La Morte, "sora nostra Morte corporale", è lodata non come una fine, ma come un passaggio verso la vita eterna. Francesco non teme la morte, ma la vede come un evento naturale e inevitabile. Coloro che vivono secondo la volontà di Dio non devono temere la "morte seconda", cioè la dannazione eterna.
Laudate et benedicete mi' Signore et ringratiate et servitelo cum grande humilitate.
Parafrasi: Lodate e benedite il mio Signore e ringraziatelo e servitelo con grande umiltà.
Commento: Il Cantico si conclude con un invito alla lode, alla benedizione, al ringraziamento e al servizio di Dio con umiltà. La vera lode non consiste solo in parole, ma in azioni concrete di amore e di servizio verso il prossimo.
Il Cantico Oggi: Un Messaggio Sempre Attuale
Il Cantico di Frate Sole, pur essendo stato scritto più di sette secoli fa, continua a parlarci oggi con una voce forte e chiara. Ci ricorda l'importanza di:
- Rispettare il creato: Vedendo in ogni creatura una manifestazione della bellezza e della bontà di Dio.
- Vivere in armonia con la natura: Riconoscendo la nostra dipendenza dal mondo naturale e la necessità di preservarlo per le future generazioni.
- Praticare la fratellanza universale: Amando e servendo tutti gli esseri umani, indipendentemente dalla loro razza, religione o condizione sociale.
- Vivere con umiltà e semplicità: Riconoscendo la nostra dipendenza da Dio e la necessità di rinunciare all'orgoglio e all'avidità.
Di fronte alle sfide ambientali, alle ingiustizie sociali e alla perdita di valori spirituali che caratterizzano il nostro tempo, il messaggio del Cantico risuona con particolare urgenza. Ci invita a riscoprire la bellezza del creato, a praticare la solidarietà e a ritrovare il senso di una vita autentica e significativa. Il Cantico non è solo un'opera letteraria, ma un invito all'azione, un appello a costruire un mondo più giusto, più fraterno e più rispettoso dell'ambiente.
Riflettendo sulla parafrasi e sul commento del Cantico, quale aspetto ti colpisce di più e come pensi di poterlo applicare nella tua vita quotidiana?







