Non Andartene Docile In Quella Buona Notte Spiegazione

“Non andartene docile in quella buona notte” (Do not go gentle into that good night) è una delle poesie più celebri e potenti del poeta gallese Dylan Thomas. Scritta nel 1951 e pubblicata nello stesso anno, è un villanelle, una forma poetica complessa che prevede rime ripetute e un'organizzazione strutturale rigorosa. Più che una semplice poesia, è un grido di resistenza contro la morte, un'esortazione appassionata a vivere intensamente fino all'ultimo respiro.
Il Contesto e il Significato Profondo
Comprendere il contesto in cui è stata scritta la poesia è fondamentale per apprezzarne appieno il significato. Thomas scrisse "Non andartene docile" mentre suo padre, David John Thomas, era gravemente malato e prossimo alla morte. La poesia, quindi, diventa un atto di amore filiale, un tentativo di spronare il padre a lottare contro l'inevitabile.
La Forma Poetica: Il Villanelle
Il villanelle è una forma poetica molto specifica, caratterizzata da:
- 19 versi
- 5 terzine (3 versi) seguite da una quartina (4 versi)
- Due rime ripetute in tutto il poema
- Il primo verso della prima terzina viene ripetuto come ultimo verso della seconda e quarta terzina.
- Il terzo verso della prima terzina viene ripetuto come ultimo verso della terza e quinta terzina.
- Questi due versi (ripetuti) appaiono infine come i due versi finali della quartina.
Questa struttura rigida crea un effetto ipnotico e martellante, rafforzando il messaggio centrale della poesia. La ripetizione dei versi chiave sottolinea l'urgenza e la determinazione di Thomas.
Analisi dei Versi Chiave
Ogni verso della poesia contribuisce al suo significato complessivo, ma alcuni si distinguono per la loro potenza evocativa e il loro impatto emotivo.
"Non andartene docile in quella buona notte"
Questo verso di apertura è un imperativo diretto e commovente. "Buona notte" è un eufemismo per la morte, rappresentata come un momento di quiete e riposo. Thomas esorta il padre a non accettare passivamente questa "buona notte", a non arrendersi senza combattere.
"Infuria, infuria contro il morire della luce"
Questo verso è un invito alla ribellione. "Infuria" è una parola forte che suggerisce una lotta violenta e disperata contro la morte. "Morire della luce" è una metafora per l'estinzione della vita, l'oscurità che inghiotte tutto. Thomas vuole che il padre combatta contro questa oscurità con tutte le sue forze.
"I saggi alla fine sanno che è giusto il buio"
Questo verso introduce una riflessione sulla saggezza e l'accettazione. Anche i saggi, che hanno dedicato la loro vita alla conoscenza, alla fine comprendono che la morte è inevitabile ("è giusto il buio"). Tuttavia, Thomas sottolinea che anche loro "non se ne vanno docili in quella buona notte" perché le loro parole non hanno più "forza" per illuminare. Anche la loro saggezza non li rende pronti ad accettare la fine senza combattere.
"I buoni, compiuta l'ultima onda, gridando quanto splendida risuona l'opera loro in verde baia"
Questo verso si riferisce a coloro che hanno vissuto una vita retta e virtuosa. Hanno "compiuto l'ultima onda", cioè hanno raggiunto la fine del loro percorso. Nonostante la loro bontà, anche loro si oppongono alla morte, rimpiangendo di non aver potuto esprimere appieno il loro potenziale ("gridando quanto splendida risuona l'opera loro"). L'immagine della "verde baia" suggerisce un ambiente pacifico e armonioso, in contrasto con la lotta interiore dei "buoni".
"Uomini selvaggi che presero e cantarono al volo il sole, e troppo tardi imparano d'aver afflitto il suo corso"
Questo verso descrive coloro che hanno vissuto una vita piena di passione e libertà. Hanno "preso e cantato al volo il sole", cioè hanno goduto appieno di ogni momento. Tuttavia, troppo tardi si rendono conto di aver sprecato parte del loro tempo e di aver afflitto ("afflitto il suo corso") la loro vita con errori e rimpianti. Anche loro si oppongono alla morte, desiderando di poter rivivere e correggere i loro errori.
"E gli uomini seri, vicini alla morte, vedono con occhi accecanti che gli occhi ciechi potrebbero balenare come meteore ed essere allegri"
Questo verso si riferisce a coloro che hanno dedicato la loro vita allo studio e alla riflessione. Sono "uomini seri" che si avvicinano alla morte con una nuova consapevolezza. "Gli occhi ciechi" si riferiscono alla loro cecità metaforica, alla loro incapacità di vedere la bellezza e la gioia della vita. Solo in punto di morte si rendono conto che avrebbero potuto vivere con più passione e "balenare come meteore", brillando intensamente per un breve periodo di tempo. Desiderano un'ultima possibilità di vivere pienamente.
Il Significato Universale della Poesia
Sebbene "Non andartene docile" sia stata ispirata dalla malattia del padre di Thomas, il suo messaggio risuona con un pubblico universale. La poesia parla della paura della morte, del desiderio di vivere intensamente e della lotta contro l'inevitabile. È un inno alla vita, un'esortazione a non arrendersi mai, a combattere fino all'ultimo respiro.
Esempi Reali di Resistenza
La poesia di Thomas può essere interpretata come una metafora per la lotta contro qualsiasi tipo di avversità. Molte persone, di fronte a malattie terminali, difficoltà economiche o oppressione politica, hanno trovato ispirazione nelle parole di Thomas. Ecco alcuni esempi:
- Pazienti oncologici: Molti pazienti oncologici, di fronte alla diagnosi di una malattia incurabile, scelgono di lottare con tutte le loro forze, sottoponendosi a terapie aggressive e cercando di vivere ogni giorno al massimo. Trovano conforto e motivazione nel messaggio di resistenza di Thomas.
- Attivisti per i diritti umani: Gli attivisti che lottano contro regimi oppressivi spesso affrontano grandi rischi e difficoltà. Tuttavia, continuano a combattere per la giustizia e la libertà, ispirati dalla convinzione che la vita vale la pena di essere vissuta e che anche di fronte alla morte non bisogna arrendersi.
- Persone che affrontano la perdita di una persona cara: Il lutto è un'esperienza dolorosa e difficile. Tuttavia, molte persone trovano la forza di superare il dolore e di continuare a vivere, onorando la memoria della persona scomparsa e cercando di dare un significato alla loro vita.
Conclusione: Un Invito all'Azione
"Non andartene docile in quella buona notte" è una poesia che ci invita a riflettere sul significato della vita e della morte. Ci sprona a vivere con passione, a lottare contro le avversità e a non arrendersi mai. Non è un invito all'illusione o alla negazione della realtà, ma piuttosto un'esortazione a trovare la forza interiore per affrontare le sfide della vita con coraggio e determinazione.
Rileggendo questa poesia, dovremmo chiederci: stiamo vivendo la nostra vita al massimo? Stiamo lottando per ciò in cui crediamo? Stiamo affrontando le nostre paure con coraggio? La risposta a queste domande può ispirarci a vivere una vita più piena e significativa, una vita che non si arrenda docile alla "buona notte", ma che infuria contro il morire della luce.
Impariamo da Dylan Thomas. Impariamo a combattere per ogni momento, per ogni respiro, per ogni opportunità di vivere pienamente. Non lasciamo che la paura o la rassegnazione ci paralizzino. Abbracciamo la vita con passione e coraggio, e affrontiamo la morte con dignità e determinazione. Infuriamo, infuriamo contro il morire della luce!






