L'urlo Di Munch Dove Si Trova
L'urlo di Edvard Munch. Un'immagine iconica, forse la più iconica dell'arte moderna. Un'espressione di angoscia universale che continua a risuonare profondamente in chi la osserva, a prescindere dalla sua provenienza culturale o dal suo retroterra personale. Ma dove possiamo ammirare questa potente opera? La risposta non è così semplice come si potrebbe pensare, perché... esistono più versioni!
Prima di addentrarci nella geografia dell'Urlo, è fondamentale comprendere che non si tratta di un'unica tela. Munch, ossessionato dal tema dell'angoscia esistenziale, ha creato diverse versioni della sua opera più celebre, utilizzando tecniche diverse e declinando lo stesso soggetto in modi sottilmente distinti.
Le diverse versioni dell'Urlo: un inventario emotivo
Ecco un breve riepilogo delle principali versioni dell'Urlo, con indicazioni sulla loro collocazione attuale:
- Tempera e pastello su cartone (1893): Questa è una delle versioni più famose, appartenente alla collezione del Nasjonalmuseet di Oslo, Norvegia. Purtroppo, a causa del trasferimento del museo, non è attualmente esposta al pubblico. Riaprirà, speriamo, presto, nella nuova sede del museo, dove potrà essere ammirata in tutta la sua potenza.
- Litografia (1895): Munch realizzò anche una litografia dell'Urlo, che fu poi stampata in numerosi esemplari. Questa versione, meno nota rispetto ai dipinti, è presente in diverse collezioni museali e private in tutto il mondo. Il British Museum di Londra ne possiede un esemplare.
- Pastello su cartone (1895): Questa versione, caratterizzata da colori particolarmente vividi e intensi, è stata venduta all'asta da Sotheby's nel 2012 per una cifra record. Attualmente si trova in collezione privata e raramente viene esposta al pubblico.
- Tempera su cartone (1910): Questa versione, creata in un periodo successivo della vita di Munch, si distingue per la sua composizione più semplificata e per l'uso di colori più spenti. È conservata al Munch Museum di Oslo, e costituisce uno dei punti cardine della collezione.
Come si può notare, l'Urlo non è un'opera unica, ma piuttosto una serie di variazioni sullo stesso tema. Questo rende la questione della sua "collocazione" più complessa e affascinante.
Il Nasjonalmuseet di Oslo: la casa (temporaneamente chiusa) di uno degli Urli più famosi
Fino a poco tempo fa, il Nasjonalmuseet di Oslo ospitava una delle versioni più emblematiche dell'Urlo. Questo museo, custode del patrimonio artistico norvegese, offriva ai visitatori l'opportunità di confrontarsi direttamente con la potenza espressiva di Munch. Tuttavia, a seguito del trasferimento del museo in una nuova sede, le collezioni, compreso l'Urlo, sono state temporaneamente rimosse dall'esposizione. L'attesa per la riapertura del nuovo Nasjonalmuseet è grande, e si spera che l'Urlo torni presto ad essere accessibile al pubblico.
Il Munch Museum: un'immersione nell'universo di Munch
Per chi desidera approfondire la conoscenza dell'opera di Munch, il Munch Museum di Oslo rappresenta una meta imprescindibile. Questo museo, dedicato interamente all'artista norvegese, conserva la più vasta collezione di opere di Munch al mondo, tra cui un'altra versione dell'Urlo (quella del 1910). Oltre all'Urlo, il museo offre un'ampia panoramica sulla produzione artistica di Munch, permettendo ai visitatori di esplorare le diverse fasi della sua carriera e di comprendere appieno la sua visione del mondo.
Perché ci sono così tante versioni dell'Urlo?
La scelta di Munch di realizzare diverse versioni dell'Urlo non è casuale. L'artista era ossessionato dal tema dell'angoscia esistenziale, e sentiva la necessità di esplorarlo in profondità, utilizzando tecniche e approcci diversi. Ogni versione dell'Urlo rappresenta una diversa sfaccettatura di questa angoscia, un diverso modo di esprimerla e di comunicarla al pubblico. Munch considerava l'Urlo un'opera in continua evoluzione, un processo di ricerca interiore che non si esauriva mai.
Inoltre, la realizzazione di diverse versioni permetteva a Munch di sperimentare con i colori, le forme e le tecniche. Ogni versione dell'Urlo presenta delle peculiarità che la rendono unica e irripetibile. Questo dimostra la grande maestria tecnica di Munch e la sua capacità di adattare il suo stile alle diverse esigenze espressive.
Oltre la tela: l'influenza dell'Urlo sulla cultura popolare
L'Urlo di Munch ha avuto un'influenza enorme sulla cultura popolare, diventando un simbolo universale dell'angoscia, della solitudine e della disperazione. La sua immagine è stata riprodotta innumerevoli volte, su magliette, poster, tazze, e persino in film e cartoni animati. L'Urlo è diventato un'icona riconoscibile a livello globale, un simbolo che trascende i confini linguistici e culturali.
Questa popolarità ha portato anche a delle interpretazioni errate dell'opera. Spesso l'Urlo viene associato semplicemente alla paura, mentre in realtà l'opera esprime un'angoscia più profonda e complessa, legata alla condizione umana e alla precarietà dell'esistenza. È importante ricordare che l'Urlo non è solo un'immagine, ma un'opera d'arte che invita alla riflessione e alla introspezione.
Un dibattito aperto: interpretazioni e controversie
L'interpretazione dell'Urlo è da sempre oggetto di dibattito tra gli studiosi. Alcuni ritengono che l'opera sia un'espressione autobiografica dell'angoscia di Munch, legata alla sua difficile infanzia e ai suoi problemi di salute mentale. Altri, invece, sottolineano il carattere universale dell'opera, che esprime un sentimento di angoscia esistenziale che riguarda tutti gli esseri umani.
Una contro-interpretazione, rafforzata da recenti scoperte, suggerisce che la figura nell'Urlo non stia urlando, ma stia reagendo ad un urlo esterno, forse causato da un'eruzione vulcanica (legata, secondo alcuni studi, alla colorazione insolita del cielo). Questa teoria, pur interessante, non sminuisce il valore simbolico dell'opera, ma ne arricchisce il significato.
Indipendentemente dall'interpretazione che si preferisce, l'Urlo rimane un'opera potente e suggestiva, capace di suscitare emozioni intense e di far riflettere sulla condizione umana.
Dove trovare l'Urlo oggi: un riepilogo
Ricapitolando, ecco dove è possibile (o sarà possibile) ammirare le principali versioni dell'Urlo:
- Nasjonalmuseet di Oslo: (Attualmente chiuso per trasferimento, riapertura prevista in futuro). Ospita una delle versioni più famose (tempera e pastello su cartone, 1893).
- Munch Museum di Oslo: Ospita una versione dell'Urlo (tempera su cartone, 1910) e una vasta collezione di opere di Munch.
- British Museum di Londra: Possiede un esemplare della litografia dell'Urlo (1895).
- Collezioni private: Una versione dell'Urlo (pastello su cartone, 1895) si trova in collezione privata e raramente viene esposta al pubblico.
L'Urlo: un'esperienza da vivere
Al di là della sua collocazione fisica, l'Urlo è un'esperienza che va vissuta. Ammirare l'opera dal vivo, lasciarsi coinvolgere dalle sue emozioni, riflettere sul suo significato, sono tutti passaggi fondamentali per comprendere appieno la sua potenza espressiva. Se avrete l'opportunità di visitare Oslo o Londra, non perdete l'occasione di vedere l'Urlo con i vostri occhi. Sarà un'esperienza indimenticabile.
E se, per il momento, non vi è possibile viaggiare, potete sempre ammirare l'Urlo online, attraverso le riproduzioni digitali presenti sui siti web dei musei. Anche se l'esperienza non è la stessa, potrete comunque farvi un'idea della bellezza e della potenza di quest'opera straordinaria.
La prossima volta che vi troverete di fronte a una riproduzione dell'Urlo, fermatevi un momento a riflettere. Cosa vi suscita questa immagine? Quali emozioni provate? L'Urlo è uno specchio che riflette la nostra anima. Un invito a confrontarci con le nostre paure e le nostre angosce, ma anche con la nostra capacità di resilienza e di speranza.
Dopo aver letto questo articolo, ti senti più vicino all'opera di Munch? Sei incuriosito di vederla dal vivo, o preferiresti esplorarla più a fondo online?
