Loving You Is A Losing Game

Incontrare l'amore è spesso dipinto come la vittoria finale, la meta agognata che dà un senso alla vita. Ma cosa succede quando l'amore stesso diventa una battaglia persa in partenza? Quando la relazione, anziché elevare, trascina verso il basso, consumando energie e autostima? L'espressione "Amarti è un gioco perso" racchiude questa dolorosa realtà, un paradosso che merita di essere esplorato a fondo.

La Dinamica del "Gioco Perso"

L'idea di "gioco" suggerisce una competizione, un dare e avere. In una relazione sana, questo "gioco" dovrebbe essere equo, con entrambi i partner che investono e ricevono affetto, supporto e rispetto. Quando si trasforma in un "gioco perso", significa che l'equilibrio è irrimediabilmente rotto. Una persona si ritrova costantemente a dare, a sforzarsi, a sperare, mentre l'altra, consciamente o meno, si limita a ricevere, a prendere, lasciando dietro di sé una scia di frustrazione e delusione.

Squilibrio di Potere

Uno dei fattori principali che contribuiscono al "gioco perso" è lo squilibrio di potere. Questo può manifestarsi in diversi modi: uno dei partner può avere un controllo finanziario sull'altro, può manipolare emotivamente attraverso ricatti o sensi di colpa, o può esercitare un dominio psicologico che mina l'autostima dell'altro.

Lo squilibrio di potere crea una dinamica in cui una persona si sente costantemente inferiore, dipendente e incapace di esprimere i propri bisogni. In questo contesto, amare diventa un atto di sottomissione, un tentativo disperato di ottenere approvazione e affetto, che però raramente arriva.

Mancanza di Reciprocità

La reciprocità è il fondamento di ogni relazione sana. Significa che entrambi i partner si impegnano a soddisfare i bisogni emotivi, fisici e intellettuali dell'altro. Quando la reciprocità manca, la relazione diventa unilaterale, con una persona che si sente costantemente trascurata, ignorata e non apprezzata.

Ad esempio, una persona potrebbe dedicare tempo ed energie a sostenere i sogni e le ambizioni del partner, mentre quest'ultimo non mostra alcun interesse per i suoi. Oppure, una persona potrebbe essere sempre disponibile ad ascoltare e confortare il partner nei momenti difficili, mentre quest'ultimo è indifferente alle sue sofferenze.

Comportamenti Tossici

Il "gioco perso" è spesso caratterizzato dalla presenza di comportamenti tossici, come la manipolazione, il gaslighting, l'abuso verbale, l'indifferenza emotiva e il controllo. Questi comportamenti minano la salute mentale e emotiva della vittima, portandola a dubitare di se stessa, a sentirsi inadeguata e a perdere la propria identità.

Il gaslighting, in particolare, è una forma di manipolazione psicologica in cui il manipolatore cerca di far dubitare la vittima della sua sanità mentale, negando la realtà dei fatti, distorcendo la sua percezione e facendola sentire pazza. Questo può portare la vittima a isolarsi dagli altri e a diventare completamente dipendente dal manipolatore.

Segnali di Allarme

Riconoscere i segnali di allarme è fondamentale per uscire da una relazione che si configura come un "gioco perso". Alcuni segnali includono:

Sentirsi costantemente insicuri e ansiosi nella relazione.
Sacrificare i propri bisogni e desideri per compiacere il partner.
Sentirsi svalutati e non apprezzati.
Dubitare di se stessi e della propria sanità mentale.
Isolarsi dagli amici e dalla famiglia.
Giustificare i comportamenti negativi del partner.
Avere la sensazione di camminare sulle uova per evitare di provocare reazioni negative.

Perché si rimane in un "Gioco Perso"?

La domanda sorge spontanea: perché rimanere in una relazione che fa soffrire così tanto? Le ragioni sono molteplici e complesse:

Speranza di cambiamento: Si spera che il partner cambi, che torni ad essere la persona di cui ci si è innamorati.
Paura della solitudine: Si teme di rimanere soli e si preferisce una relazione infelice alla solitudine.
Bassa autostima: Ci si sente indegni di essere amati e si accetta una relazione mediocre pur di non rimanere soli.
Dipendenza emotiva: Si è sviluppata una dipendenza emotiva dal partner e si teme di non riuscire a vivere senza di lui/lei.
Obblighi sociali o familiari: Si sentono pressioni sociali o familiari che impediscono di lasciare la relazione.
Investimento emotivo: Si è investito tanto tempo ed energie nella relazione che si fatica ad accettare di aver "perso".

Esempi Reali e Dati

Numerosi studi psicologici confermano la diffusione delle relazioni tossiche. Ad esempio, ricerche sulla violenza domestica evidenziano come le vittime, spesso, rimangano intrappolate in cicli di abuso a causa della dipendenza emotiva e della paura. Uno studio dell'ISTAT del 2018, ha rilevato che il 31.5% delle donne tra i 16 e i 70 anni ha subito qualche forma di violenza fisica o sessuale nel corso della propria vita. Queste statistiche rappresentano solo la punta dell'iceberg, poiché molte altre relazioni, pur non arrivando alla violenza fisica, sono caratterizzate da dinamiche tossiche che minano il benessere emotivo dei partner.

Un esempio reale potrebbe essere una relazione in cui uno dei partner è costantemente criticato e sminuito. La vittima, a forza di sentirsi dire che è inadeguata, finisce per crederci e sviluppa una dipendenza emotiva dal suo carnefice, nella speranza di ottenere la sua approvazione. Oppure, una relazione in cui uno dei partner è manipolativo e controlla ogni aspetto della vita dell'altro, isolandolo dagli amici e dalla famiglia. La vittima, gradualmente, perde la propria identità e diventa completamente dipendente dal manipolatore.

Uscire dal "Gioco Perso": Un Percorso di Guarigione

Uscire da una relazione che si configura come un "gioco perso" è un processo difficile e doloroso, ma necessario per ritrovare la propria autostima e il proprio benessere. Il primo passo è riconoscere la tossicità della relazione e accettare che non si può cambiare l'altra persona.

È fondamentale rivolgersi a un professionista, come uno psicologo o un terapeuta, per elaborare le proprie emozioni e sviluppare strategie di coping efficaci. Il supporto di amici e familiari può essere prezioso, ma è importante evitare di fare affidamento esclusivamente su di loro, in quanto potrebbero non essere in grado di fornire il sostegno emotivo e psicologico necessario.

Inoltre, è importante focalizzarsi su se stessi, riscoprire i propri interessi e passioni, prendersi cura del proprio corpo e della propria mente, e ricostruire la propria autostima. Tagliare i ponti con il partner tossico è essenziale per evitare di ricadere nelle vecchie dinamiche. Questo può significare bloccare il suo numero di telefono, eliminarlo dai social media e evitare qualsiasi contatto, anche indiretto.

Conclusione: Scegliere Se Stessi

Amarti è un gioco perso? Se la risposta è sì, è tempo di cambiare le regole del gioco. Non siate giocatori, ma arbitri della vostra vita. L'amore dovrebbe essere una fonte di gioia e di crescita, non di dolore e di sofferenza. Meritate di essere amati e rispettati, e se la vostra relazione non vi offre questo, è meglio uscirne. Ricordate: *la persona più importante da amare siete voi stessi*. Investite in voi stessi, nella vostra felicità e nel vostro benessere. Non abbiate paura di dire basta a una relazione che vi fa soffrire. La vostra vita è troppo preziosa per sprecarla in un "gioco perso". Cercate aiuto, circondatevi di persone positive e ricordate che la felicità è un diritto, non un privilegio.