Lo è La Musica Di Schonberg

La musica di Arnold Schönberg è notoriamente divisiva. Per alcuni, è una vetta di innovazione e profondità emotiva; per altri, un cacofonico e inaccessibile esercizio intellettuale. La sua opera ha segnato un punto di svolta nella storia della musica, aprendo nuove strade ma anche suscitando accese controversie. Cercheremo di esplorare cosa rende la musica di Schönberg così polarizzante, analizzando le sue caratteristiche distintive e le implicazioni che ha avuto sul panorama musicale.
L'Atonalità: Un Nuovo Linguaggio Musicale
Schönberg è, senza dubbio, più famoso per aver sviluppato l'atonalità, un sistema compositivo che rompe radicalmente con le convenzioni della musica tonale. In parole semplici, la musica tonale si basa su una gerarchia di note, dove una nota (la tonica) è considerata il centro gravitazionale attorno al quale le altre ruotano. Schönberg, insieme ad altri compositori del periodo, sentì che questo sistema era diventato limitante e che le possibilità espressive erano state in qualche modo esaurite.
L'atonalità, quindi, abolisce questa gerarchia. Non c'è una tonica definita, e tutte le dodici note della scala cromatica occidentale vengono trattate con pari importanza. Questo crea un suono che può sembrare privo di un centro, fluttuante e instabile. Ascoltare un brano atonale per la prima volta può essere un'esperienza disorientante, soprattutto per chi è abituato alla prevedibilità della musica tonale. Pensate, ad esempio, alla sensazione di ascoltare un discorso in una lingua sconosciuta: riconoscete i singoli suoni (le note), ma il significato complessivo vi sfugge.
Erwartung: Un Esempio di Atonalità Espressiva
Un esempio potente di atonalità nel lavoro di Schönberg è il suo monodramma Erwartung (Aspettativa). In questa opera, una donna vaga in un bosco oscuro alla ricerca del suo amante. La musica riflette il suo stato mentale di angoscia, paura e disorientamento. L'atonalità, in questo caso, non è usata solo per creare un suono insolito, ma per esprimere le emozioni estreme della protagonista. La mancanza di un centro tonale stabile contribuisce a creare un senso di incertezza e instabilità emotiva.
La Dodecafonia: Un Metodo per Organizzare l'Atonalità
Sebbene l'atonalità abbia aperto nuove possibilità, ha anche presentato delle sfide. Senza un sistema di regole e convenzioni, c'era il rischio che la musica diventasse caotica e incoerente. Per risolvere questo problema, Schönberg sviluppò la dodecafonia, anche detta "metodo di composizione con dodici note in relazione solo l'una con l'altra".
In parole semplici, la dodecafonia si basa sull'uso di una serie di tutte le dodici note della scala cromatica, disposte in un ordine specifico scelto dal compositore. Questa serie viene poi utilizzata come base per la composizione. Le note possono essere presentate nell'ordine originale, invertite, retrogradate (cioè, dall'ultima alla prima) o retrogradate e invertite. L'obiettivo principale è quello di evitare che qualsiasi nota diventi più importante delle altre, mantenendo così l'equilibrio atonale. Immaginate una tavolozza di dodici colori. Invece di usare i colori liberamente, il compositore decide un ordine preciso in cui verranno utilizzati, creando una sorta di "ricetta" per la composizione.
Suite per Piano, Op. 25: Un Esempio di Dodecafonia
Un esempio di musica dodecafonica di Schönberg è la sua Suite per Piano, Op. 25. In quest'opera, la serie dodecafonica viene utilizzata per strutturare i vari movimenti, creando un senso di unità e coerenza. Sebbene la musica possa ancora suonare insolita a un orecchio non allenato, la dodecafonia fornisce un quadro di riferimento che permette al compositore di organizzare il materiale atonale in modo significativo.
L'Espressionismo: Un Riflesso della Psiche Umana
La musica di Schönberg è spesso associata all'espressionismo, un movimento artistico che mirava a esprimere le emozioni interiori in modo intenso e soggettivo. Gli artisti espressionisti spesso utilizzavano la distorsione, l'esagerazione e il simbolismo per comunicare i loro sentimenti. La musica di Schönberg, con la sua atonalità e la sua dissonanza, si adattava perfettamente a questo scopo.
L'espressionismo in musica cercava di rappresentare la realtà interiore dell'individuo, spesso in modo brutale e senza filtri. Temi come l'angoscia, la solitudine, la paura e la disperazione erano al centro dell'attenzione. La musica di Schönberg, con il suo linguaggio radicale, era in grado di trasmettere queste emozioni in modo potente e diretto. Pensate ai dipinti di Edvard Munch: le figure distorte e i colori intensi riflettono uno stato d'animo di profonda angoscia. Allo stesso modo, la musica di Schönberg cerca di comunicare l'esperienza soggettiva in tutta la sua intensità.
Perché la Musica di Schönberg è Difficile da Ascoltare?
La difficoltà di approccio alla musica di Schönberg deriva da diversi fattori:
- Atonalità e Dissonanza: L'assenza di una tonica e l'uso frequente di dissonanze creano un suono che può sembrare sgradevole e difficile da seguire per chi è abituato alla consonanza della musica tonale.
- Complessità Strutturale: La dodecafonia e altre tecniche compositive utilizzate da Schönberg possono rendere la musica intellettualmente impegnativa.
- Espressionismo: La musica di Schönberg spesso esplora temi oscuri e angoscianti, che possono risultare disturbanti per alcuni ascoltatori.
- Mancanza di Familiarità: Siamo abituati ad ascoltare musica tonale fin dalla nascita. La musica atonale, quindi, rappresenta un nuovo linguaggio che richiede tempo e impegno per essere compreso.
Tuttavia, è importante ricordare che la difficoltà non è necessariamente un difetto. Molte opere d'arte che inizialmente sono state accolte con ostilità sono poi diventate dei capolavori riconosciuti. La musica di Schönberg richiede un ascolto attivo e una mente aperta, ma può offrire ricompense significative a chi è disposto a impegnarsi.
L'Influenza di Schönberg sulla Musica del XX Secolo
Nonostante le controversie, l'influenza di Schönberg sulla musica del XX secolo è innegabile. Molti compositori, sia che abbiano adottato o meno le sue tecniche, sono stati influenzati dal suo spirito di innovazione e dalla sua ricerca di un nuovo linguaggio musicale. Alban Berg e Anton Webern, suoi allievi, hanno portato avanti il suo lavoro, sviluppando ulteriormente le sue idee. Igor Stravinsky, inizialmente un oppositore di Schönberg, adottò in seguito la dodecafonia. Compositori come Luigi Nono, Pierre Boulez e Karlheinz Stockhausen hanno continuato ad esplorare le possibilità dell'atonalità e della musica seriale.
L'eredità di Schönberg va oltre le singole tecniche compositive. Ha dimostrato che è possibile rompere con le convenzioni e creare una musica profondamente espressiva e intellettualmente stimolante. Il suo lavoro ha aperto nuove strade per la sperimentazione e ha contribuito a ridefinire i confini della musica.
Conclusione: Un Invito all'Ascolto Aperto
La musica di Arnold Schönberg può essere difficile, spesso ostica, ma anche profondamente gratificante. Non è una musica che si concede facilmente; richiede un ascolto attento, una certa preparazione e una buona dose di apertura mentale. Tuttavia, se si è disposti a superare le prime difficoltà, si può scoprire un mondo di emozioni intense, idee innovative e profondità intellettuale.
Invece di respingere a priori la musica di Schönberg, vi invito ad approcciarla con curiosità e apertura. Iniziate con brani meno complessi, come Verklärte Nacht (Notte trasfigurata), un'opera giovanile ancora legata alla tradizione tardo-romantica, e poi gradualmente esplorate le sue opere atonali e dodecafoniche. Leggete la storia della sua vita, il contesto in cui ha creato la sua musica. Ascoltate le opinioni di chi ama la sua musica e di chi la critica.
La musica di Schönberg non è per tutti, ma merita di essere ascoltata e considerata. Che la amiate o la odiate, non potrete negare la sua importanza storica e il suo impatto sulla musica del XX secolo. Forse, con un po' di pazienza e apertura mentale, scoprirete che anche voi potete trovare qualcosa di valido e significativo nella musica di Arnold Schönberg.







