Legge 18 Febbraio 1989 N 56

Quante volte ci siamo chiesti come mai lo psicologo che ci segue ha le competenze per farlo? Chi definisce i suoi standard professionali e come si garantisce che la sua pratica sia etica e competente? La risposta, almeno in Italia, risiede in una legge fondamentale: la Legge 18 Febbraio 1989, n. 56. Questo articolo si propone di esplorare nel dettaglio questa legge, spiegandone l'importanza, le implicazioni e come essa influisce sulla vita di tutti noi, utenti e professionisti della psicologia.

Perché la Legge 56/89 è Importante?

La Legge 56/89 non è solo un insieme di articoli e commi, ma una vera e propria pietra miliare per la professione di psicologo in Italia. Essa definisce l'ambito professionale dello psicologo, regolamenta l'esercizio della professione e istituisce l'Albo degli Psicologi. In altre parole, è la legge che protegge sia i professionisti che i cittadini che si rivolgono a loro.

Pensiamo ad un momento di difficoltà: stress, ansia, problemi relazionali. Decidiamo di cercare aiuto in uno psicologo. Come facciamo a sapere se la persona a cui ci rivolgiamo è qualificata? La Legge 56/89 ci fornisce questa garanzia. Grazie a questa legge, possiamo essere certi che uno psicologo iscritto all'Albo ha conseguito una laurea specialistica in psicologia, ha svolto un tirocinio pratico supervisionato e ha superato un esame di Stato abilitante. Senza questa legge, la professione sarebbe priva di regolamentazione, aprendo le porte a figure non qualificate e potenzialmente dannose.

A Chi è Rivolto Questo Articolo?

Questo articolo è pensato per diverse categorie di persone:

• Studenti di psicologia: Per comprendere appieno le basi legislative della loro futura professione.
• Psicologi: Per una rilettura ragionata della legge che definisce i loro doveri e diritti.
• Cittadini: Per capire come la Legge 56/89 influisce sulla qualità dei servizi psicologici disponibili e su come tutelarsi.
• Operatori del settore sanitario: Per una maggiore comprensione del ruolo e delle competenze dello psicologo all'interno del sistema sanitario.

Cosa Definisce la Legge 56/89?

La Legge 56/89 affronta diverse aree cruciali per la professione di psicologo. Vediamo alcuni dei punti principali:

• Definizione della professione di psicologo: L'articolo 1 stabilisce che "La professione di psicologo comprende l'uso degli strumenti conoscitivi e di intervento per la prevenzione, la diagnosi, le attività di abilitazione-riabilitazione e di sostegno in ambito psicologico rivolte alla persona, al gruppo, alle organizzazioni e alle comunità." Questo significa che lo psicologo non si occupa solo di "curare" la malattia mentale, ma anche di promuovere il benessere psicologico, prevenire il disagio e migliorare la qualità della vita delle persone.
• Attività dello psicologo: L'articolo 3 elenca le attività tipiche dello psicologo, tra cui la diagnosi psicologica, la consulenza psicologica, il sostegno psicologico, la psicoterapia (a determinate condizioni), la riabilitazione psicologica, la prevenzione del disagio psicologico, la ricerca psicologica e la formazione.
• Requisiti per l'esercizio della professione: L'articolo 2 stabilisce che per esercitare la professione di psicologo è necessario possedere una laurea specialistica in psicologia, aver svolto un tirocinio pratico post-lauream di almeno un anno e aver superato l'Esame di Stato per l'abilitazione alla professione. Inoltre, è obbligatoria l'iscrizione all'Albo degli Psicologi.
• Istituzione dell'Albo degli Psicologi: La Legge 56/89 istituisce l'Albo degli Psicologi, un registro pubblico in cui sono iscritti tutti gli psicologi abilitati all'esercizio della professione in Italia. L'Albo è gestito dall'Ordine degli Psicologi di ogni regione, che ha il compito di vigilare sul corretto esercizio della professione e di tutelare i diritti dei cittadini.

L'Albo degli Psicologi: Una Garanzia per il Cittadino

L'istituzione dell'Albo degli Psicologi rappresenta una delle conquiste più importanti della Legge 56/89. L'Albo, gestito dagli Ordini Regionali, garantisce che chi si dichiara psicologo abbia effettivamente le competenze e i requisiti necessari per esercitare la professione. Consultare l'Albo è fondamentale per verificare la qualifica di un professionista prima di intraprendere un percorso di consulenza o terapia.

L'iscrizione all'Albo comporta il rispetto di un Codice Deontologico, un insieme di regole e principi etici che guidano il comportamento professionale dello psicologo. Il Codice Deontologico tutela i diritti del paziente, garantendo la riservatezza, il consenso informato, la competenza professionale e l'evitamento di conflitti di interesse. La violazione del Codice Deontologico può comportare sanzioni disciplinari da parte dell'Ordine degli Psicologi, fino alla sospensione o alla radiazione dall'Albo.

Come Verificare l'Iscrizione all'Albo?

Verificare l'iscrizione all'Albo di uno psicologo è un'operazione semplice e importante. Ogni Ordine Regionale degli Psicologi mette a disposizione un motore di ricerca online sul proprio sito web. Basta inserire il nome e il cognome del professionista per verificare se è regolarmente iscritto all'Albo e se ci sono eventuali provvedimenti disciplinari a suo carico.

L'Importanza della Formazione Continua

La Legge 56/89, pur definendo i requisiti minimi per l'esercizio della professione, non si limita a questo. È implicito che lo psicologo debba impegnarsi in un percorso di formazione continua per aggiornare le proprie competenze e rimanere al passo con le nuove scoperte scientifiche e le evoluzioni della pratica clinica. Molti Ordini Regionali promuovono attività di formazione continua e riconoscono crediti formativi per la partecipazione a corsi, seminari e congressi.

In un campo in continua evoluzione come la psicologia, la formazione continua è essenziale per garantire un servizio di alta qualità e per rispondere in modo efficace alle esigenze dei pazienti. Lo psicologo che si impegna nella formazione continua dimostra di avere a cuore il benessere dei suoi pazienti e di essere consapevole della responsabilità che deriva dall'esercizio della professione.

Critiche e Sfide Attuali

Nonostante i suoi meriti, la Legge 56/89 non è esente da critiche e sfide. Alcuni aspetti della legge sono stati oggetto di discussione e proposte di modifica nel corso degli anni. Ad esempio:

• Psicoterapia: La legge stabilisce che la psicoterapia è riservata a medici e psicologi iscritti all'Albo che abbiano conseguito una specifica formazione post-lauream. Tuttavia, la definizione e la regolamentazione della psicoterapia sono state oggetto di controversie e interpretazioni diverse nel corso del tempo.
• Differenze regionali: L'applicazione della legge può variare da regione a regione, creando disparità nell'accesso ai servizi psicologici e nella regolamentazione della professione.
• Abusivismo professionale: Nonostante l'esistenza dell'Albo, il fenomeno dell'abusivismo professionale rimane una sfida. È importante sensibilizzare i cittadini sui rischi di rivolgersi a figure non qualificate e promuovere una maggiore vigilanza da parte degli Ordini Regionali.

Affrontare queste sfide è fondamentale per garantire la qualità dei servizi psicologici e per tutelare i diritti dei cittadini. Un costante dialogo tra professionisti, istituzioni e società civile è necessario per individuare le soluzioni più efficaci e per adattare la legge alle nuove esigenze del contesto sociale.

La Legge 56/89: Un Valore per Tutti

In conclusione, la Legge 18 Febbraio 1989, n. 56 rappresenta un pilastro fondamentale per la professione di psicologo in Italia e un elemento di garanzia per tutti i cittadini. Essa definisce l'ambito professionale, regolamenta l'esercizio della professione, istituisce l'Albo degli Psicologi e tutela i diritti dei pazienti. Pur con le sue imperfezioni e le sfide attuali, la Legge 56/89 ha contribuito a professionalizzare la figura dello psicologo e a garantire un servizio di qualità alla comunità.

Comprendere l'importanza di questa legge ci permette di essere consumatori più consapevoli dei servizi psicologici, di scegliere professionisti qualificati e di tutelare il nostro benessere psicologico. Ricordiamoci che la salute mentale è un diritto di tutti e che la Legge 56/89 è uno strumento prezioso per proteggerlo.