Le 5 Vie Di San Tommaso

Le Cinque Vie di San Tommaso d'Aquino rappresentano un pilastro fondamentale della teologia naturale e della filosofia scolastica. Elaborate nel Summa Theologica (I, q. 2, a. 3), queste argomentazioni mirano a dimostrare l'esistenza di Dio attraverso la ragione e l'osservazione del mondo che ci circonda. Non si tratta di prove matematiche o scientifiche nel senso moderno, ma piuttosto di ragionamenti filosofici che partono dall'esperienza sensoriale per risalire alla necessità di una Causa Prima e di un Essere Perfetto. Questo articolo si propone di esplorare ciascuna delle Cinque Vie, analizzandone la logica interna, le implicazioni teologiche e le critiche che sono state loro rivolte nel corso dei secoli.
La Prima Via: L'Argomento del Movimento
La Prima Via, conosciuta anche come l'argomento del movimento, parte dall'osservazione che le cose nel mondo sono in movimento. Tommaso d'Aquino definisce il movimento come il passaggio dalla potenza all'atto. Ad esempio, un pezzo di legno è potenzialmente caldo, ma ha bisogno di un agente esterno (come il fuoco) per attualizzare questa potenzialità e diventare effettivamente caldo.
L'argomento prosegue affermando che nulla può muovere sé stesso. Tutto ciò che è in movimento deve essere mosso da qualcos'altro. Se questo "qualcos'altro" è a sua volta in movimento, deve essere mosso da un ulteriore motore. Questo processo non può andare all'infinito, perché altrimenti non ci sarebbe un primo motore che dia inizio alla catena del movimento. Pertanto, deve esistere un Primo Motore Immobile, che muove tutte le cose senza essere mosso da nulla. Questo Primo Motore Immobile, secondo Tommaso, è ciò che tutti chiamano Dio.
Un Esempio Concreto
Consideriamo una palla da biliardo. La palla da biliardo si muove perché è colpita da un'altra palla (la stecca, in realtà). La stecca si muove perché è mossa dalla mano del giocatore. La mano si muove perché è comandata dal cervello. Se continuassimo a risalire la catena causale all'infinito senza trovare un punto di partenza, il movimento non esisterebbe nemmeno. Deve esserci un motore originario che ha avviato tutto.
La Seconda Via: L'Argomento della Causa Efficiente
La Seconda Via si basa sul concetto di causa efficiente. Ogni cosa che esiste ha una causa. Un edificio ha una causa (l'architetto e i costruttori), una statua ha una causa (lo scultore), e così via. Come nella Prima Via, Tommaso argomenta che non possiamo avere una regressione infinita di cause efficienti. Se ogni cosa avesse bisogno di una causa precedente per esistere, e questa causa avesse a sua volta bisogno di un'altra causa, e così via all'infinito, non ci sarebbe un punto di partenza e, di conseguenza, nulla esisterebbe.
Pertanto, deve esistere una Causa Prima Incausata, che è la causa di tutte le altre cose ma non è causata da nulla. Questa Causa Prima Incausata, secondo Tommaso, è Dio.
L'Analogia del Domino
Immaginiamo una fila di tessere del domino. La prima tessera cade e fa cadere la seconda, la seconda fa cadere la terza, e così via. Se non ci fosse una prima tessera a cadere, l'intera catena di eventi non si verificherebbe. Allo stesso modo, se non ci fosse una Causa Prima, l'intera catena di cause ed effetti nel mondo non esisterebbe.
La Terza Via: L'Argomento della Contingenza e della Necessità
La Terza Via si concentra sulla distinzione tra contingenza e necessità. Le cose che osserviamo nel mondo sono contingenti, cioè esistono, ma potrebbero anche non esistere. La loro esistenza dipende da qualcos'altro. Un albero nasce, cresce, muore; la sua esistenza è limitata nel tempo e nello spazio.
Se tutte le cose fossero contingenti, ci sarebbe stato un momento in cui nulla esisteva. Ma se nulla fosse mai esistito, nulla potrebbe venire all'esistenza, perché nulla potrebbe causare l'esistenza di qualcos'altro. Poiché le cose esistono, deve esistere almeno un Essere Necessario, la cui esistenza è intrinseca alla sua stessa natura e non dipende da nient'altro. Questo Essere Necessario è Dio.
La Dipendenza dall'Ossigeno
Un essere umano è contingente. Dipendiamo dall'ossigeno per sopravvivere. Se l'ossigeno scomparisse, moriremmo. La nostra esistenza è quindi dipendente da qualcos'altro. L'Essere Necessario, al contrario, non dipende da nulla; la sua esistenza è auto-sufficiente.
La Quarta Via: L'Argomento dei Gradi di Perfezione
La Quarta Via si basa sull'osservazione che le cose nel mondo possiedono diversi gradi di perfezione. Esistono cose più buone, più vere, più nobili di altre. Tommaso argomenta che questi gradi di perfezione implicano l'esistenza di uno Standard Perfetto a cui le cose si avvicinano. Per esempio, possiamo dire che un quadro è "bello" perché si avvicina a un ideale di bellezza. Per poter giudicare che qualcosa è "più bello" o "meno bello", deve esistere un Bene Sommo, un Vero Sommo, un Nobile Sommo. Questo standard supremo di perfezione è Dio.
Il Concetto di Bellezza
Consideriamo il concetto di bellezza. Una rosa può essere considerata bella, ma un tramonto sul mare può essere considerato ancora più bello. Questa comparazione implica l'esistenza di un ideale di bellezza assoluta, a cui entrambe si avvicinano in gradi diversi. Questo ideale di bellezza assoluta è un attributo di Dio.
La Quinta Via: L'Argomento del Governo del Mondo (o Argomento Teleologico)
La Quinta Via, conosciuta anche come l'argomento teleologico o l'argomento del disegno intelligente, osserva che le cose inanimate agiscono per un fine, mostrando un ordine e un'intenzionalità. Ad esempio, una freccia scagliata da un arciere si dirige verso un bersaglio, non per sua intrinseca volontà, ma perché è guidata da un'intelligenza esterna.
Tommaso argomenta che l'ordine e l'armonia che osserviamo nel mondo, soprattutto nel comportamento delle cose inanimate, suggeriscono l'esistenza di un'Intelligenza Ordinatrice che dirige tutte le cose verso il loro fine. Questa Intelligenza Ordinatrice è Dio.
La Complessità del Corpo Umano
Il corpo umano è un esempio lampante di questo ordine e intenzionalità. Ogni organo svolge una funzione specifica e contribuisce al funzionamento complessivo dell'organismo. Questo livello di complessità e coordinazione difficilmente potrebbe essere il risultato del caso. Richiede un progettista intelligente: Dio.
Conclusione
Le Cinque Vie di San Tommaso d'Aquino non sono prove definitive dell'esistenza di Dio nel senso scientifico moderno. Piuttosto, sono argomentazioni filosofiche che mirano a dimostrare la ragionevolezza della fede cristiana attraverso l'uso della ragione e l'osservazione del mondo. Sebbene siano state oggetto di numerose critiche nel corso dei secoli, continuano ad essere studiate e dibattute, testimoniando la loro duratura rilevanza nel campo della teologia naturale e della filosofia della religione.
Invitiamo il lettore a riflettere su queste argomentazioni, a esplorare le critiche che sono state loro rivolte e a formarsi una propria opinione sulla loro validità. Che siate credenti o meno, l'analisi delle Cinque Vie può offrire spunti interessanti sulla natura dell'esistenza, sulla causalità, sulla perfezione e sull'ordine che ci circonda. Approfondire la filosofia di San Tommaso è un esercizio intellettuale che arricchisce la comprensione del mondo e di noi stessi.







