Lazarillo De Tormes Riassunto Per Capitoli

Capita a volte di dover affrontare un classico della letteratura spagnola, Lazarillo de Tormes, e sentirsi sopraffatti dalla mole del testo o dalla necessità di comprenderne a fondo i significati. Magari hai poco tempo a disposizione, un esame imminente, o semplicemente vuoi rinfrescare la memoria su questa pietra miliare della letteratura picaresca. Non preoccuparti, non sei solo! Molti studenti e appassionati si trovano nella tua stessa situazione. Questo riassunto per capitoli è pensato proprio per te: una guida chiara e concisa che ti permetterà di orientarti nel racconto e cogliere i suoi punti salienti.

Prologo: La Dichiarazione di Intenti

Il libro si apre con un prologo scritto dallo stesso Lázaro de Tormes. Fin da subito, Lázaro si presenta come un uomo che ha molto sofferto e che, attraverso la sua autobiografia, vuole giustificare una certa "situazione" (caso) in cui si trova. Questo prologo è fondamentale perché stabilisce il tono e lo scopo del romanzo: Lázaro non scrive per puro piacere narrativo, ma per difendersi e spiegare le sue scelte di vita.

In sostanza, Lázaro si propone di svelare la verità sulla sua esistenza, una verità che, come vedremo, è tutt'altro che edificante. Il prologo è quindi una chiave di lettura essenziale per interpretare il resto del racconto.

Trattato I: L'Apprendistato con il Cieco

Il primo trattato introduce il lettore all'infanzia di Lázaro. Nato da una famiglia povera, Lázaro viene affidato a un cieco per fungere da guida. Questo maestro si rivela avaro, crudele e astuto. Lázaro impara rapidamente a sopravvivere, ricorrendo a stratagemmi e inganni per procurarsi cibo e sottrarsi alle angherie del cieco.

Momenti chiave di questo trattato includono:

• Il trucco dell'uva (Lázaro impara a non fidarsi delle apparenze).
• Il colpo contro il toro di pietra (simbolico dell'inizio della sua "esperienza" e della perdita dell'innocenza).
• La caduta nel fosso (la "guarigione" del cieco, una beffa che segna la fine del loro rapporto).

Questo primo capitolo è cruciale perché delinea il tema della fame, che sarà una costante nella vita di Lázaro, e introduce il lettore al mondo della picaresca, fatto di espedienti e sopravvivenza.

Trattato II: Al Servizio del Sacerdote

Nel secondo trattato, Lázaro passa al servizio di un sacerdote ancora più avaro del cieco. La fame di Lázaro raggiunge livelli estremi. Il sacerdote custodisce il pane in un baule chiuso a chiave, e Lázaro escogita piani sempre più elaborati per procurarsi un po' di cibo.

La situazione è talmente disperata che Lázaro arriva a fingere di mangiare briciole trovate per terra, pur di non destare sospetti. Il contrasto tra la ricchezza della Chiesa (simbolicamente rappresentata dal baule pieno di pane) e la povertà di Lázaro è stridente.

Questo capitolo evidenzia la corruzione e l'ipocrisia del clero, un tema ricorrente nella letteratura picaresca.

Trattato III: L'Armigero Squattrinato

Il terzo trattato introduce uno dei personaggi più memorabili del romanzo: un armigero (scudiero) che ostenta una nobiltà di facciata, ma in realtà è più povero di Lázaro. Lázaro, inizialmente impressionato dall'aspetto dignitoso dell'armigero, scopre presto che il suo padrone non ha di che mangiare.

Ironia della sorte, è Lázaro a dover provvedere al sostentamento dell'armigero, mendicando per le strade. Questo capitolo inverte le aspettative sociali e mette in luce la falsa apparenza e la vanità di certe classi sociali. L'armigero preferisce mantenere le apparenze piuttosto che ammettere la sua povertà.

Trattato IV: Il Frate Mercedario

Il quarto trattato è breve e meno significativo dei precedenti. Lázaro serve un frate mercedario che lo porta a camminare incessantemente. Questo episodio mette in evidenza la durezza della vita e la mancanza di scopo delle attività che Lázaro è costretto a svolgere.

L'esperienza con il frate è poco gratificante, sia dal punto di vista materiale che spirituale. Il frate è un personaggio di transizione, che prepara Lázaro alle esperienze successive.

Trattato V: Il Venditore di Bolle e il Cappellano

Il quinto trattato si divide in due parti. Nella prima, Lázaro lavora per un venditore di bolle (indulgenze). Questo personaggio è un truffatore che utilizza trucchi e inganni per vendere le bolle ai fedeli creduloni. Lázaro è testimone di queste manipolazioni e impara a navigare in un mondo di ipocrisia religiosa.

Nella seconda parte del trattato, Lázaro trova un lavoro più stabile come cappellano. Questo lavoro gli permette di guadagnare abbastanza per vestirsi in modo decente e mettere da parte un po' di denaro. Per la prima volta nella sua vita, Lázaro sperimenta una certa indipendenza economica.

Trattato VI: L'Arciprete di San Salvador

Nel sesto trattato, Lázaro entra al servizio di un arciprete di San Salvador. Questo è un punto di svolta nella sua vita. L'arciprete procura a Lázaro un lavoro come banditore (pregonero), un mestiere ben retribuito.

L'arciprete gioca un ruolo ambiguo: forse per riconoscenza, forse per altri motivi (mai esplicitati ma intuibili), l'arciprete combina il matrimonio di Lázaro con una sua serva. Questo matrimonio è il fulcro del cosiddetto "caso" che Lázaro vuole giustificare nel prologo: la moglie di Lázaro è, in sostanza, l'amante dell'arciprete.

Trattato VII: La Stabilità (Apparente) e il "Caso"

Il settimo e ultimo trattato descrive la vita di Lázaro come banditore, sposato con la serva dell'arciprete. Nonostante le malelingue e i pettegolezzi, Lázaro si dichiara soddisfatto della sua situazione. Preferisce ignorare la realtà (il tradimento della moglie) per mantenere la sua posizione sociale e la sua stabilità economica.

Questo finale è volutamente ambiguo e lascia il lettore con molte domande. Lázaro ha raggiunto il successo? È diventato un uomo onesto? O è semplicemente un opportunista che ha imparato a convivere con la corruzione?

L'autobiografia di Lázaro è una critica sociale alla società spagnola del XVI secolo, una società corrotta e ipocrita, in cui la fame, la povertà e la disillusione sono all'ordine del giorno. Il "caso" di Lázaro è, in definitiva, un simbolo della compromissione morale e della perdita di innocenza.

Punti chiave da ricordare:

• La Fame: Un tema dominante che guida le azioni di Lázaro.
• L'Ipocrisia: Presente in tutti gli strati della società, dal clero alla nobiltà.
• La Sopravvivenza: Lázaro impara a sopravvivere in un mondo ostile, ricorrendo all'inganno e all'astuzia.
• Il "Caso": Il matrimonio di Lázaro e la sua implicazione con l'arciprete sono il fulcro della sua giustificazione autobiografica.

Spero che questo riassunto ti sia stato utile per orientarti nel mondo di Lazarillo de Tormes. Ricorda, la lettura del testo originale è sempre la migliore opzione per apprezzare appieno la ricchezza e la complessità di questo capolavoro della letteratura spagnola. Buona lettura!