La Lupa Con Romolo E Remo

La storia di Romolo e Remo, allattati da una lupa, è uno dei miti fondativi più potenti e iconici della cultura occidentale. È molto più di una semplice leggenda; rappresenta l'origine di una civiltà, di un impero, e incarna temi universali come l'abbandono, la sopravvivenza, la fratellanza, il potere e la violenza. Questo racconto, tramandato per secoli, ha influenzato l'arte, la letteratura, la politica e l'immaginario collettivo di innumerevoli generazioni.
Le Origini della Leggenda
La leggenda narra che Numitore, re di Alba Longa, fu spodestato dal fratello Amulio. Amulio, per assicurarsi il trono, costrinse la nipote Rea Silvia, figlia di Numitore, a diventare vestale, votata alla castità. Tuttavia, Marte, dio della guerra, si invaghì di Rea Silvia e la rese madre di due gemelli: Romolo e Remo. Amulio, infuriato, ordinò che i neonati fossero gettati nel fiume Tevere.
Fortunatamente, la cesta che conteneva i gemelli si arenò sulla riva del fiume, ai piedi del colle Palatino. Qui, una lupa, spinta dall'istinto materno, trovò i bambini e li allattò, proteggendoli e nutrendoli fino all'arrivo del pastore Faustolo, che li accolse nella sua casa e li crebbe insieme alla moglie Acca Larenzia. La figura della lupa, quindi, non è solo quella di un animale selvatico, ma assume un ruolo di madre surrogata, simbolo di salvezza e protezione divina.
Il Significato Simbolico della Lupa
La lupa, nella sua funzione di nutrice, assume un significato simbolico profondo. È un animale selvatico, ma al contempo materno e protettivo. Rappresenta la forza della natura, la capacità di sopravvivenza e l'istinto primordiale. La sua scelta di allattare i gemelli abbandonati evidenzia la pietà e la compassione inaspettate in un contesto di crudeltà e intrighi di potere.
Alcuni studiosi suggeriscono che la lupa possa essere una metafora di una prostituta ("lupa" era un termine gergale per indicare le prostitute nell'antica Roma), che avrebbe allevato i bambini. Tuttavia, l'interpretazione più diffusa e consolidata rimane quella dell'animale selvatico come simbolo di fertilità e protezione.
Romolo e Remo: Dalla Pastoria alla Fondazione di Roma
Cresciuti come pastori, Romolo e Remo scoprirono la loro vera identità e decisero di vendicare il nonno Numitore, uccidendo Amulio e restituendogli il trono. Tuttavia, i gemelli non desideravano rimanere ad Alba Longa. Decisero di fondare una nuova città nel luogo in cui erano stati salvati dalla lupa.
La scelta del luogo e il diritto di dare il nome alla città portarono i fratelli a un violento conflitto. Romolo scelse il colle Palatino, mentre Remo preferiva l'Aventino. Per risolvere la disputa, decisero di affidarsi al volere degli dei, osservando il volo degli uccelli. Romolo vide dodici avvoltoi, mentre Remo ne vide solo sei. Romolo, quindi, fu designato come fondatore della città.
Il Fratricidio
La leggenda narra che Remo, contrariato dal risultato e sfidando l'autorità del fratello, scavalcò il solco sacro tracciato da Romolo (il pomerium, il confine inviolabile della futura città). Romolo, infuriato, lo uccise, pronunciando la celebre frase: "Così perisca chiunque oserà varcare le mie mura!". Questo fratricidio, un evento tragico e simbolico, segna la nascita di Roma e prefigura la sua storia, spesso caratterizzata da violenza e conflitti interni.
La morte di Remo è un elemento cruciale della leggenda. Rappresenta il sacrificio necessario per la fondazione di una nuova civiltà. Il sangue versato diventa simbolo di purificazione e di determinazione nel costruire un futuro glorioso.
La Lupa Capitolina: Un Simbolo di Roma
La Lupa Capitolina è una scultura in bronzo che raffigura la lupa che allatta Romolo e Remo. È uno dei simboli più iconici di Roma e si trova nei Musei Capitolini. L'opera è stata oggetto di numerosi studi e dibattiti sulla sua datazione e origine. Per molto tempo si è creduto che risalisse al V secolo a.C., ma recenti analisi hanno suggerito che potrebbe essere stata realizzata in epoca medievale.
Indipendentemente dalla sua datazione precisa, la Lupa Capitolina ha sempre rappresentato l'identità romana e il legame indissolubile tra la città e la sua leggenda fondativa. È un simbolo di forza, coraggio e resilienza, che incarna i valori e le aspirazioni del popolo romano.
Esempi Reali e Influenza Culturale
L'immagine della lupa con Romolo e Remo è presente in innumerevoli opere d'arte, dalla scultura alla pittura, dalla letteratura al cinema. È un tema ricorrente nella cultura romana e italiana, utilizzato per rappresentare la città di Roma, la sua storia e la sua identità. Ad esempio, è possibile trovare rappresentazioni della Lupa Capitolina su monete, stemmi, e loghi di diverse istituzioni romane.
La leggenda di Romolo e Remo ha influenzato anche la politica e l'ideologia. Durante il periodo fascista, il mito delle origini romane fu ampiamente utilizzato per promuovere l'idea di una "nuova Roma", un impero potente e glorioso. La figura di Romolo, fondatore e guerriero, fu esaltata come modello di leadership e di virtù romana.
Inoltre, la storia di Romolo e Remo è stata ripresa e reinterpretata in numerose opere letterarie e cinematografiche. Dal poema epico all'opera teatrale, dal romanzo al film storico, la leggenda ha continuato a ispirare gli artisti e a stimolare la riflessione sul significato della storia e dell'identità culturale.
Conclusione
La leggenda di Romolo e Remo, allattati dalla lupa, è un mito fondativo che continua a esercitare un fascino potente e duraturo. È una storia di abbandono e salvezza, di fratellanza e conflitto, di violenza e redenzione. La lupa, figura centrale del racconto, incarna la forza della natura e la capacità di sopravvivenza, mentre Romolo e Remo rappresentano le origini di una civiltà destinata a dominare il mondo.
La storia di Romolo e Remo ci invita a riflettere sulle nostre origini, sui valori che ci guidano e sul significato della nostra identità culturale. Ci ricorda che la storia è fatta di luci e ombre, di grandezza e miseria, e che il futuro è sempre il risultato delle scelte del passato. Approfondire la conoscenza di questo mito e delle sue implicazioni ci aiuta a comprendere meglio il nostro presente e a costruire un futuro più consapevole.






