La Giornata Della Memoria Scuola Primaria

Care maestre e cari maestri, genitori, e tutti coloro che hanno a cuore l'educazione dei nostri bambini. Sappiamo quanto sia delicato affrontare il tema della Shoah con i più piccoli. La paura di traumatizzare, la difficoltà di spiegare l'orrore in termini comprensibili, sono sfide reali e legittime. Ma è anche vero che ignorare il passato significa rischiare di ripeterlo. Come possiamo, quindi, onorare la Giornata della Memoria nella scuola primaria, preservando la sensibilità dei bambini e trasmettendo un messaggio di pace, rispetto e tolleranza?
Perché è importante ricordare a scuola?
Il 27 gennaio, Giornata della Memoria, è una data fondamentale per l'Italia e per il mondo. Commemora la liberazione del campo di concentramento di Auschwitz da parte dell'Armata Rossa nel 1945. Ma non si tratta solo di ricordare un evento storico; si tratta di riflettere sulle conseguenze dell'odio, dell'intolleranza e della discriminazione.
Nelle scuole primarie, l'obiettivo non è traumatizzare i bambini con dettagli cruenti, ma piantare il seme della consapevolezza. Far capire che ogni persona è unica e preziosa, che la diversità è una ricchezza, e che l'indifferenza può essere pericolosa. Ricerche pedagogiche dimostrano che affrontare temi complessi con un approccio adeguato all'età può favorire lo sviluppo del pensiero critico e dell'empatia nei bambini. Come afferma Liliana Segre, "Coltivare la Memoria è ancora oggi un vaccino prezioso contro l'indifferenza e ci aiuta, in un mondo così pieno di ingiustizie e sofferenze, a ricordare che ciascuno di noi ha una coscienza e la può usare".
Come affrontare la Giornata della Memoria nella scuola primaria: idee pratiche
1. La scelta dei materiali:
È fondamentale selezionare materiali adatti all'età. Evitate immagini crude o racconti troppo dettagliati. Optate per storie di amicizia, coraggio e speranza ambientate durante la Seconda Guerra Mondiale. Libri illustrati, cortometraggi animati, e testimonianze semplificate possono essere strumenti preziosi. Esempi di libri adatti sono "La stella di Ester" di Lorenzo Licalzi o "Otto: Autobiografia di un orsacchiotto" di Tomi Ungerer.
2. Attività coinvolgenti e interattive:
* Lettura ad alta voce: Leggete storie che parlino di rispetto, tolleranza e amicizia, invitando i bambini a riflettere sui sentimenti dei personaggi. * Disegni e creazioni artistiche: Proponete ai bambini di disegnare la pace, l'amicizia, o di creare un albero della vita, simbolo di speranza e resilienza. * Discussioni guidate: Create uno spazio sicuro dove i bambini possano esprimere le loro emozioni e domande, guidandoli a riflettere sul significato di parole come "discriminazione", "pregiudizio" e "rispetto". * Visione di cortometraggi animati: "La stella di Andra e Tati" è un esempio di cartone animato che racconta una storia vera in modo delicato e comprensibile per i bambini. * Giochi di ruolo: Simulate situazioni in cui i bambini devono mettersi nei panni degli altri, per sviluppare l'empatia e la comprensione. Ad esempio, un gioco in cui devono immaginare di essere nuovi arrivati in una classe e come si sentirebbero. * Realizzazione di un cartellone: Create insieme un cartellone con frasi, disegni e messaggi di pace e tolleranza.
3. Focus sui valori:
Il rispetto, l'amicizia, la solidarietà, l'empatia, la tolleranza: sono questi i valori che devono emergere dalle attività proposte. Spiegate ai bambini che ognuno di noi ha il potere di fare la differenza, anche con un piccolo gesto di gentilezza e inclusione.
4. Coinvolgimento delle famiglie:
Inviate una lettera ai genitori per spiegare le attività che svolgerete in classe e per invitarli a parlare del tema della Memoria con i loro figli. Proponete la lettura di libri, la visione di film o la visita di musei e memoriali. Un approccio condiviso tra scuola e famiglia rafforza il messaggio educativo.
Esempi pratici:
Esempio 1: La storia di Anna Frank: Invece di leggere "Il Diario di Anna Frank" integralmente (troppo complesso per i bambini), utilizzate versioni semplificate o libri illustrati che raccontano la sua storia concentrandosi sulla sua vita quotidiana, le sue amicizie e i suoi sogni. Potete poi creare un'attività di scrittura in cui i bambini immaginano di essere amici di Anna e le scrivono una lettera di conforto.
Esempio 2: Il significato della stella gialla: Spiegate ai bambini che la stella gialla era un simbolo che gli ebrei erano costretti a indossare per essere identificati e discriminati. Discutete di come questo li faceva sentire e di come l'esclusione può ferire. Potete poi creare un'attività artistica in cui i bambini creano delle stelle colorate con messaggi di inclusione e rispetto.
Esempio 3: I "Giusti tra le Nazioni": Raccontate le storie di persone comuni che hanno rischiato la propria vita per salvare gli ebrei durante la Shoah. Queste storie dimostrano che anche in tempi bui, il coraggio e l'altruismo possono fare la differenza. Potete poi creare un'attività in cui i bambini riflettono su come possono essere "giusti" nella loro vita quotidiana, aiutando gli altri e difendendo i deboli.
Evitare la banalizzazione e il pietismo:
È importante evitare di banalizzare la Shoah o di cadere nel pietismo. Non si tratta di suscitare compassione sterile, ma di promuovere la comprensione e la consapevolezza. Evitate frasi fatte o generalizzazioni. Concentratevi sulle storie individuali, sui volti e sulle voci delle vittime. Ricordate sempre che l'obiettivo è educare alla responsabilità e alla cittadinanza attiva.
Oltre la Giornata della Memoria:
La Giornata della Memoria non deve essere un evento isolato, ma un'occasione per integrare i temi della diversità, dell'inclusione e del rispetto nel curriculum scolastico. Promuovete attività che favoriscano il dialogo interculturale, la conoscenza delle diverse culture e la lotta contro ogni forma di discriminazione. Incoraggiate i bambini a riflettere sul loro ruolo nella costruzione di una società più giusta e pacifica. Come ha detto Primo Levi, "Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare".
Ricordiamoci che i nostri bambini sono il futuro. Attraverso un'educazione consapevole e responsabile, possiamo aiutarli a diventare cittadini consapevoli, capaci di difendere i diritti umani, di promuovere la pace e di costruire un mondo migliore per tutti.







