Isoenzimi Ldh 1 2 3 4 5

La lattato deidrogenasi (LDH) è un enzima ubiquitario presente in quasi tutte le cellule del corpo. Catalizza la conversione reversibile del lattato in piruvato, l'ultima fase della glicolisi anaerobica. Tuttavia, la LDH non è un'entità singola; esiste in cinque forme isoenzimatiche distinte, ciascuna con una composizione subunitaria unica e una distribuzione tissutale specifica. Questi isoenzimi, denominati LDH-1, LDH-2, LDH-3, LDH-4 e LDH-5, forniscono informazioni preziose sulla sede e sull'entità del danno tissutale in varie condizioni patologiche. Comprendere le caratteristiche e il significato clinico di ciascun isoenzima LDH è essenziale per una diagnosi accurata e un piano di trattamento efficace.
Isoenzimi LDH: Una Panoramica Dettagliata
La molecola di LDH è un tetramero, composto da quattro subunità. Esistono due tipi principali di subunità: la subunità H (Heart, cuore) e la subunità M (Muscle, muscolo). La combinazione di queste subunità dà origine ai cinque isoenzimi LDH:
- LDH-1 (H4): Composto da quattro subunità H.
- LDH-2 (H3M): Composto da tre subunità H e una subunità M.
- LDH-3 (H2M2): Composto da due subunità H e due subunità M.
- LDH-4 (HM3): Composto da una subunità H e tre subunità M.
- LDH-5 (M4): Composto da quattro subunità M.
Distribuzione Tissutale e Funzioni degli Isoenzimi LDH
Ciascun isoenzima LDH presenta una distribuzione tissutale predominante, riflettendo le diverse esigenze metaboliche dei vari organi e tessuti. Questa specificità tissutale è alla base del loro valore diagnostico.
- LDH-1: Presente in alta concentrazione nel cuore e negli eritrociti (globuli rossi). È anche presente nei reni. La sua abbondanza nel cuore riflette il metabolismo aerobico preferenziale del miocardio.
- LDH-2: Si trova in alta concentrazione nel sistema reticoloendoteliale e nei leucociti. Normalmente, LDH-2 è l'isoenzima LDH predominante nel siero.
- LDH-3: Concentrazioni elevate si trovano nei polmoni e nel tessuto linfoide. È meno specifico rispetto ad altri isoenzimi e può essere elevato in una varietà di condizioni.
- LDH-4: Presente in concentrazioni più elevate nel fegato e nei muscoli scheletrici. Il suo aumento nel siero indica spesso danno epatico o muscolare.
- LDH-5: Si trova prevalentemente nel muscolo scheletrico e nel fegato. La sua elevazione è fortemente suggestiva di danno epatico (come l'epatite) o di grave danno muscolare (rabdomiolisi).
Significato Clinico degli Isoenzimi LDH
La misurazione dei livelli totali di LDH nel siero è un esame di laboratorio di routine. Tuttavia, la determinazione degli isoenzimi LDH fornisce informazioni più specifiche sull'origine del danno tissutale. Un aumento di un isoenzima specifico può aiutare a localizzare l'organo o il tessuto colpito.
Infarto Miocardico Acuto (IMA)
Tradizionalmente, la LDH, in particolare LDH-1, era utilizzata come marker diagnostico per l'IMA. Dopo un infarto, i livelli di LDH-1 aumentano tipicamente entro 24-48 ore, raggiungendo il picco a 2-3 giorni e rimanendo elevati per un periodo più lungo (fino a 14 giorni) rispetto alla creatina chinasi (CK-MB) e alla troponina, marcatori cardiaci più sensibili e specifici. Questo intervallo di tempo più lungo rendeva la LDH utile per la diagnosi retrospettiva di IMA. Tuttavia, a causa della sua minore specificità rispetto alla troponina, la troponina è diventata il gold standard per la diagnosi di IMA, relegando l'analisi degli isoenzimi LDH a un ruolo secondario, soprattutto quando la troponina non è disponibile o i risultati sono ambigui. Un pattern caratteristico nell'IMA era un "flipped LDH", dove i livelli di LDH-1 superavano i livelli di LDH-2. Ricorda che normalmente, LDH-2 è più alto di LDH-1.
Malattie Epatiche
L'aumento dei livelli di LDH-5 è altamente suggestivo di danno epatico. L'epatite, sia acuta che cronica, la cirrosi e la necrosi epatica tossica possono causare un aumento significativo di LDH-5 nel siero. È importante notare che l'aumento isolato di LDH-5 deve essere interpretato nel contesto di altri test di funzionalità epatica (AST, ALT, bilirubina) per confermare la diagnosi.
Disturbi Muscolari
La rabdomiolisi, una condizione caratterizzata dalla rottura delle cellule muscolari scheletriche, provoca il rilascio di grandi quantità di enzimi muscolari nel circolo ematico, tra cui LDH-5. I livelli di LDH-5 possono essere drasticamente elevati nella rabdomiolisi, spesso accompagnati da elevati livelli di creatina chinasi (CK) e mioglobina. L'esercizio fisico intenso, il trauma, le tossine e alcune condizioni mediche possono scatenare la rabdomiolisi.
Anemia Emolitica
L'anemia emolitica, una condizione in cui i globuli rossi vengono distrutti prematuramente, porta al rilascio di LDH-1 dai globuli rossi lisati. I livelli di LDH totale e, in particolare, di LDH-1, possono essere elevati nell'anemia emolitica. Altri marcatori di emolisi, come l'aptoglobina ridotta e l'aumento della bilirubina indiretta, supportano la diagnosi.
Tumori
Alcuni tipi di tumori, in particolare i linfomi e i tumori germinali, possono causare un aumento dei livelli di LDH, inclusi gli isoenzimi LDH-2 e LDH-3. La LDH è un marker prognostico in alcuni tipi di cancro e i livelli di LDH possono essere utilizzati per monitorare la risposta al trattamento.
Limitazioni e Considerazioni nell'Interpretazione
È importante riconoscere che l'interpretazione dei livelli di isoenzimi LDH presenta alcune limitazioni. Innanzitutto, sebbene siano associati a determinati organi, gli isoenzimi LDH non sono completamente specifici per un singolo tessuto. Un aumento di un determinato isoenzima può essere dovuto a danno in più organi. In secondo luogo, le condizioni pre-analitiche, come l'emolisi del campione di sangue, possono influire sui risultati dei test LDH, portando a risultati falsamente elevati. Infine, altre condizioni mediche non specificamente legate al danno tissutale possono causare lievi elevazioni dei livelli di LDH.
Pertanto, l'interpretazione dei risultati degli isoenzimi LDH deve essere eseguita nel contesto del quadro clinico completo del paziente, inclusi l'anamnesi, l'esame obiettivo e altri risultati di laboratorio. La correlazione clinica è essenziale per evitare interpretazioni errate.
Esempio Reale: Caso Clinico
Un paziente di 55 anni si presenta al pronto soccorso lamentando dolore toracico acuto. L'ECG mostra alterazioni suggestive di infarto miocardico acuto. I livelli iniziali di troponina sono negativi. Tuttavia, a causa della storia clinica e dei risultati dell'ECG, il medico sospetta fortemente un IMA. Vengono ordinati i livelli di isoenzimi LDH. I risultati mostrano un "flipped LDH", con LDH-1 superiore a LDH-2. Nonostante la troponina negativa iniziale, il pattern di isoenzimi LDH, insieme al quadro clinico, supporta la diagnosi di IMA. Il paziente viene immediatamente sottoposto a angioplastica coronarica, confermando la presenza di un'occlusione coronarica.
In questo caso, l'analisi degli isoenzimi LDH ha fornito informazioni preziose che hanno supportato la diagnosi, anche in presenza di una troponina negativa iniziale. Sebbene la troponina sia ora il marker cardiaco preferito, questo esempio illustra come l'analisi degli isoenzimi LDH può ancora essere utile in determinate situazioni cliniche.
Conclusione
Gli isoenzimi LDH rappresentano uno strumento diagnostico prezioso in varie condizioni mediche. Sebbene l'uso di alcuni isoenzimi (come LDH-1 per IMA) sia diminuito a causa della disponibilità di marcatori più specifici, la comprensione delle caratteristiche e del significato clinico di ciascun isoenzima LDH rimane essenziale per una diagnosi accurata. L'integrazione dei risultati degli isoenzimi LDH con altri dati clinici e di laboratorio consente ai medici di localizzare l'origine del danno tissutale, formulare diagnosi accurate e implementare piani di trattamento efficaci. L'interpretazione prudente e la correlazione clinica sono fondamentali per massimizzare il valore diagnostico di questi enzimi.
Ulteriori ricerche su modelli enzimatici complessi e lo sviluppo di test più rapidi e sensibili per gli isoenzimi LDH potrebbero contribuire a un loro rinnovato interesse in futuro, soprattutto in ambienti con risorse limitate o in situazioni in cui marcatori più moderni non sono conclusivi.




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