Insegnante Di Sostegno Può Tenere La Classe

La figura dell'insegnante di sostegno è centrale nel panorama scolastico italiano, incaricata di supportare l'inclusione degli alunni con bisogni educativi speciali (BES). Una questione ricorrente, e spesso fonte di dibattito, riguarda la possibilità per l'insegnante di sostegno di "tenere la classe", ovvero di assumere la responsabilità principale della gestione dell'intera classe, e non solo del singolo alunno assegnato. Cerchiamo di fare chiarezza su questo tema, analizzando la normativa, le prassi comuni e le diverse prospettive coinvolte.
Il Ruolo Dell'Insegnante Di Sostegno: Definizione e Obiettivi
L'insegnante di sostegno, come stabilito dalla Legge 104/92 e successive integrazioni, è un docente specializzato che opera a fianco dell'alunno con disabilità, collaborando con gli altri insegnanti (curricolari) e con la famiglia per favorire la sua piena inclusione scolastica e sociale. L'obiettivo principale è garantire il diritto all'istruzione e allo sviluppo delle potenzialità di ogni studente, superando le barriere che ostacolano l'apprendimento e la partecipazione.
Cosa fa concretamente l'insegnante di sostegno?
- Elaborazione del PEI (Piano Educativo Individualizzato): Insieme al team docenti e alla famiglia, definisce gli obiettivi specifici e le strategie didattiche personalizzate per l'alunno con disabilità.
- Supporto didattico individualizzato o in piccolo gruppo: Offre un aiuto mirato all'alunno, adattando i materiali, semplificando i concetti e fornendo un supporto emotivo e motivazionale.
- Facilitazione dell'integrazione: Promuove la partecipazione dell'alunno alle attività di classe, favorendo l'interazione con i compagni e l'apprendimento collaborativo.
- Collaborazione con i docenti curricolari: Condivide strategie e materiali didattici inclusivi, supportando la programmazione di attività accessibili a tutti gli studenti.
- Relazione con la famiglia: Mantiene un contatto costante con i genitori, fornendo informazioni sull'andamento scolastico e offrendo consigli per il supporto a casa.
Può l'Insegnante Di Sostegno "Tenere la Classe"? Analisi della Normativa
La normativa italiana non prevede esplicitamente che l'insegnante di sostegno possa "tenere la classe" nel senso di sostituire completamente il docente curricolare o di assumere la responsabilità primaria della didattica per tutti gli alunni. Il suo ruolo è quello di supporto e collaborazione, finalizzato all'inclusione dell'alunno con disabilità all'interno del contesto classe.
Tuttavia, in alcune situazioni specifiche, l'insegnante di sostegno può trovarsi a svolgere un ruolo più attivo nella gestione della classe, soprattutto in presenza di:
- Contesti con un alto numero di alunni con BES: In classi con un'alta concentrazione di studenti con bisogni educativi speciali, la presenza e l'intervento dell'insegnante di sostegno possono essere determinanti per garantire un clima di apprendimento sereno e inclusivo per tutti.
- Progetti didattici inclusivi: In alcuni progetti specifici, che prevedono l'utilizzo di metodologie didattiche innovative e collaborative, l'insegnante di sostegno può essere chiamato a svolgere un ruolo di facilitatore per l'intero gruppo classe.
- Assenza temporanea del docente curricolare: In caso di assenza breve del docente curricolare, l'insegnante di sostegno, in accordo con il Dirigente Scolastico, può assumere temporaneamente la responsabilità della classe, garantendo la continuità didattica e la gestione delle attività. È fondamentale sottolineare che questa è una situazione eccezionale e temporanea.
Criticità e Potenzialità: Un Equilibrio Da Trovare
Affidare completamente la gestione della classe all'insegnante di sostegno può presentare diverse criticità:
- Depotenziamento del ruolo dell'insegnante curricolare: Se l'insegnante di sostegno si sostituisce completamente al docente curricolare, si rischia di sminuire l'importanza della sua figura e di ridurre la sua responsabilità nei confronti dell'intera classe.
- Rischio di focalizzazione esclusiva sull'alunno con disabilità: L'insegnante di sostegno potrebbe concentrarsi eccessivamente sull'alunno con disabilità, trascurando le esigenze degli altri studenti.
- Mancanza di competenze specifiche per tutte le discipline: L'insegnante di sostegno è specializzato nel supporto all'inclusione, ma potrebbe non avere le competenze specifiche per insegnare tutte le discipline curricolari.
Tuttavia, se gestita in modo consapevole e collaborativo, la presenza attiva dell'insegnante di sostegno nella gestione della classe può offrire anche delle potenzialità:
- Creazione di un ambiente di apprendimento più inclusivo: L'insegnante di sostegno può contribuire a creare un clima di classe accogliente e rispettoso delle diversità, in cui tutti gli studenti si sentano valorizzati e supportati.
- Diffusione di metodologie didattiche inclusive: L'insegnante di sostegno può condividere con i colleghi le proprie competenze e strategie per l'inclusione, favorendo l'adozione di metodologie didattiche accessibili a tutti gli studenti.
- Supporto alla gestione della classe: L'insegnante di sostegno può offrire un aiuto concreto nella gestione della classe, soprattutto in situazioni complesse o di emergenza.
Testimonianze ed Esperienze Dirette
Molti insegnanti di sostegno raccontano di trovarsi spesso a dover gestire situazioni in cui la loro presenza e il loro intervento sono richiesti per l'intera classe. Anna, insegnante di sostegno in una scuola primaria, racconta: "Spesso mi trovo a supportare non solo l'alunno a cui sono assegnata, ma anche altri bambini con difficoltà di apprendimento o problemi comportamentali. Cerco di creare attività che coinvolgano tutti, adattando i materiali e offrendo un aiuto individualizzato quando necessario."
Marco, insegnante di sostegno in una scuola secondaria di primo grado, aggiunge: "La collaborazione con i docenti curricolari è fondamentale. Cerchiamo di programmare insieme le attività, individuando le strategie più efficaci per includere tutti gli studenti. A volte mi capita di spiegare un argomento a tutta la classe, utilizzando un linguaggio più semplice e accessibile."
Linee Guida per una Pratica Inclusiva e Responsabile
Per garantire un utilizzo efficace e responsabile della figura dell'insegnante di sostegno, è importante seguire alcune linee guida:
- Definire chiaramente i ruoli e le responsabilità: Fin dall'inizio dell'anno scolastico, è fondamentale che il Dirigente Scolastico, i docenti curricolari e l'insegnante di sostegno definiscano chiaramente i ruoli e le responsabilità di ciascuno, evitando sovrapposizioni o ambiguità.
- Favorire la collaborazione e la co-progettazione: La collaborazione tra i docenti curricolari e l'insegnante di sostegno è essenziale per la progettazione di attività didattiche inclusive e per la gestione efficace della classe.
- Privilegiare un approccio individualizzato e personalizzato: L'intervento dell'insegnante di sostegno deve essere mirato e personalizzato, tenendo conto delle specifiche esigenze di ogni alunno.
- Promuovere la formazione e l'aggiornamento professionale: È importante che gli insegnanti di sostegno partecipino a corsi di formazione e aggiornamento professionale, per acquisire nuove competenze e strategie per l'inclusione.
- Monitorare e valutare gli interventi: È fondamentale monitorare e valutare gli interventi dell'insegnante di sostegno, per verificarne l'efficacia e per apportare eventuali modifiche o aggiustamenti.
- Coinvolgere la famiglia: Il coinvolgimento attivo della famiglia è cruciale per il successo del processo inclusivo. L'insegnante di sostegno deve mantenere un dialogo aperto e costante con i genitori, condividendo informazioni e offrendo supporto.
Conclusione: Un Lavoro Di Squadra Per Un'Inclusione Efficace
In conclusione, la questione se l'insegnante di sostegno possa "tenere la classe" è complessa e non ha una risposta univoca. La normativa non lo prevede esplicitamente, ma in alcune situazioni specifiche la sua presenza attiva nella gestione della classe può essere utile e vantaggiosa. L'importante è che questa presenza sia gestita in modo consapevole e collaborativo, nel rispetto dei ruoli e delle responsabilità di ciascuno, e sempre con l'obiettivo di favorire l'inclusione e il benessere di tutti gli studenti.
Un'inclusione efficace è frutto di un lavoro di squadra, in cui tutti gli attori coinvolti (Dirigente Scolastico, docenti curricolari, insegnante di sostegno, famiglia, e soprattutto gli studenti stessi) collaborano per creare un ambiente di apprendimento accogliente, rispettoso e stimolante per tutti. Solo così possiamo garantire a ogni studente il diritto all'istruzione e allo sviluppo delle proprie potenzialità.






