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D.m. 22 Agosto 2007 N. 139


D.m. 22 Agosto 2007 N. 139

Ogni studente italiano che abbia frequentato la scuola secondaria di primo grado (scuola media) si è imbattuto, direttamente o indirettamente, nel D.M. 22 Agosto 2007 N. 139. Ma di cosa si tratta esattamente e perché è così importante? Questo articolo si propone di analizzare in dettaglio questo decreto ministeriale, rendendolo accessibile a studenti, genitori, docenti e a chiunque sia interessato al sistema scolastico italiano.

Il Decreto Ministeriale 22 Agosto 2007 N. 139: Un'Introduzione

Il D.M. 139/2007 rappresenta una pietra miliare nella riforma dell'istruzione in Italia. La sua finalità principale è definire l'obbligo di istruzione, elevandolo a 16 anni di età e delineando le competenze chiave che ogni cittadino deve possedere per inserirsi attivamente nella società e nel mondo del lavoro.

Cosa Significa "Obbligo di Istruzione"?

Prima di questo decreto, l'obbligo scolastico terminava con la scuola media. Il D.M. 139/2007 ha esteso tale obbligo, richiedendo che i giovani frequentino un percorso di istruzione o formazione professionale fino al compimento del sedicesimo anno. Questo non significa necessariamente frequentare la scuola superiore tradizionale. Gli studenti possono scegliere tra diverse opzioni, inclusi:

  • Percorsi di istruzione secondaria superiore (licei, istituti tecnici, istituti professionali).
  • Percorsi di istruzione e formazione professionale (IeFP) erogati dalle Regioni.
  • Apprendistato.

L'obiettivo è garantire che tutti i giovani acquisiscano competenze di base indispensabili per il futuro, indipendentemente dal percorso scelto.

Le Competenze Chiave per l'Apprendimento Permanente

Un aspetto centrale del D.M. 139/2007 è l'identificazione delle otto competenze chiave per l'apprendimento permanente. Queste competenze sono considerate fondamentali per consentire ai cittadini di affrontare le sfide del XXI secolo e di partecipare attivamente alla vita sociale ed economica. Le competenze sono:

  • Comunicazione nella madrelingua: Capacità di comprendere, esprimere e interpretare concetti, pensieri, sentimenti, fatti e opinioni in forma sia orale che scritta (ascolto, parlare, leggere e scrivere).
  • Comunicazione nelle lingue straniere: Condivide gli stessi aspetti della comunicazione nella madrelingua, ma include anche la mediazione e la comprensione interculturale.
  • Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia: Capacità di applicare la matematica per risolvere problemi della vita quotidiana. La competenza in scienze e tecnologie si riferisce alla padronanza, all'uso e all'applicazione di conoscenze e metodologie che spiegano il mondo naturale.
  • Competenza digitale: Uso sicuro e critico delle tecnologie della società dell'informazione (TSI) per il lavoro, il tempo libero e la comunicazione.
  • Imparare ad imparare: Capacità di perseguire e perseverare nell'apprendimento, di organizzare il proprio apprendimento anche mediante una gestione efficace del tempo e delle informazioni, sia a livello individuale che di gruppo.
  • Competenze sociali e civiche: Abilità di partecipare in modo efficace e costruttivo alla vita sociale e lavorativa, in particolare attraverso la partecipazione a comunità sempre più diverse, nonché di risolvere i conflitti ove necessario.
  • Spirito di iniziativa e imprenditorialità: Capacità di tradurre le idee in azione. Richiede creatività, innovazione e assunzione di rischi, nonché la capacità di pianificare e gestire progetti per raggiungere obiettivi.
  • Consapevolezza ed espressione culturale: Comprensione e rispetto dell'importanza dell'espressione creativa di idee, esperienze ed emozioni in una vasta gamma di media, tra cui musica, arti dello spettacolo, letteratura e arti visive.

Queste competenze non sono discipline a sé stanti, ma piuttosto abilità trasversali che devono essere integrate in tutte le aree del curricolo scolastico. L'obiettivo è sviluppare individui capaci di apprendere in modo autonomo, di adattarsi ai cambiamenti e di contribuire attivamente alla società.

Come il D.M. 139/2007 Ha Influenzato la Didattica

L'introduzione del D.M. 139/2007 ha avuto un impatto significativo sulle pratiche didattiche. I docenti sono stati chiamati a:

  • Progettare attività didattiche centrate sullo studente: Mettere al centro del processo di apprendimento le esigenze e gli interessi degli studenti, promuovendo un apprendimento attivo e partecipativo.
  • Utilizzare metodologie didattiche innovative: Sperimentare approcci didattici diversi, come l'apprendimento cooperativo, il problem solving e l'utilizzo delle tecnologie digitali.
  • Valutare le competenze, non solo le conoscenze: Utilizzare strumenti di valutazione che misurino non solo la memorizzazione di informazioni, ma anche la capacità degli studenti di applicare le conoscenze acquisite in contesti reali.
  • Promuovere l'interdisciplinarietà: Collegare diverse discipline per aiutare gli studenti a comprendere la complessità del mondo che li circonda.

Questo ha comportato una revisione dei programmi scolastici e la necessità di una formazione continua per i docenti, al fine di acquisire le competenze necessarie per implementare efficacemente il decreto.

L'Impatto sulla Scuola Media

Il D.M. 139/2007 ha avuto un impatto particolarmente forte sulla scuola media, che rappresenta il momento di passaggio tra la scuola primaria e la scuola secondaria superiore. In questo ciclo scolastico, è fondamentale:

  • Orientare gli studenti: Aiutare gli studenti a scoprire i propri interessi e talenti, in modo da poter scegliere consapevolmente il percorso di studi successivo.
  • Sviluppare le competenze di base: Consolidare le competenze di base in italiano, matematica e lingue straniere, fornendo agli studenti gli strumenti necessari per affrontare con successo la scuola superiore.
  • Promuovere la motivazione all'apprendimento: Creare un ambiente di apprendimento stimolante e coinvolgente, in cui gli studenti si sentano motivati a imparare e a crescere.

La scuola media deve quindi fungere da ponte tra due mondi, preparando gli studenti alle sfide future e fornendo loro le basi per una cittadinanza attiva e consapevole.

Critiche e Sfide del D.M. 139/2007

Nonostante i suoi obiettivi ambiziosi, il D.M. 139/2007 non è esente da critiche. Alcuni studiosi sostengono che:

  • L'implementazione è stata disomogenea: L'applicazione del decreto è variata significativamente da regione a regione e da scuola a scuola, creando disparità nel sistema scolastico.
  • Le risorse non sono state sufficienti: Le scuole non hanno sempre ricevuto le risorse necessarie per implementare efficacemente il decreto, in termini di formazione dei docenti, acquisto di nuove tecnologie e aggiornamento dei materiali didattici.
  • La valutazione delle competenze è complessa: Valutare le competenze è più difficile che valutare le conoscenze, e richiede l'utilizzo di strumenti di valutazione specifici e la formazione dei docenti.

Inoltre, la dispersione scolastica e l'abbandono scolastico precoce rimangono sfide importanti da affrontare, nonostante l'estensione dell'obbligo di istruzione.

Guardando al Futuro

Il D.M. 139/2007 ha rappresentato un passo importante verso un sistema scolastico più moderno e orientato alle competenze. Tuttavia, è necessario continuare a lavorare per superare le criticità e le sfide ancora presenti. È fondamentale:

  • Investire nella formazione dei docenti: Fornire ai docenti una formazione continua e di alta qualità, in modo che possano acquisire le competenze necessarie per implementare efficacemente il decreto e per rispondere alle esigenze degli studenti del XXI secolo.
  • Sostenere le scuole: Fornire alle scuole le risorse necessarie per implementare il decreto, in termini di personale, attrezzature e materiali didattici.
  • Promuovere l'innovazione didattica: Incoraggiare le scuole a sperimentare nuove metodologie didattiche e a utilizzare le tecnologie digitali per migliorare l'apprendimento.
  • Combattere la dispersione scolastica: Implementare politiche e programmi specifici per prevenire la dispersione scolastica e per aiutare gli studenti a completare il percorso di istruzione.

Solo attraverso un impegno congiunto da parte di istituzioni, docenti, famiglie e studenti sarà possibile realizzare appieno gli obiettivi del D.M. 139/2007 e garantire a tutti i giovani italiani un futuro di successo.

In conclusione, il D.M. 139/2007 non è solo un insieme di regole, ma un invito a ripensare il ruolo della scuola nella società contemporanea. Un invito a formare cittadini consapevoli, competenti e capaci di affrontare le sfide del futuro.

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