Cosa Non Dire A Un Bipolare

Convivere con il disturbo bipolare, sia che si tratti di viverlo in prima persona sia che si tratti di relazionarsi con qualcuno che ne soffre, può essere una sfida complessa. Spesso, le persone, anche con le migliori intenzioni, possono pronunciare frasi che, anziché aiutare, finiscono per ferire o invalidare l'esperienza di chi convive con questa condizione. L'obiettivo di questo articolo è quello di fornire una guida su cosa non dire a una persona bipolare, offrendo al contempo spunti per una comunicazione più efficace e supportiva.
Comprendere il Disturbo Bipolare
Prima di addentrarci in esempi specifici, è fondamentale avere una comprensione di base del disturbo bipolare. Non si tratta semplicemente di "sbalzi d'umore". Il disturbo bipolare è una condizione di salute mentale caratterizzata da episodi maniacali (o ipomaniacali, in forme meno intense) e episodi depressivi, intervallati da periodi di umore relativamente stabile. La gravità e la frequenza di questi episodi variano significativamente da persona a persona.
È importante sottolineare che il disturbo bipolare è una condizione reale, con una base biologica e genetica. Non è una questione di "debolezza" o "mancanza di volontà". La comprensione e l'empatia sono cruciali per creare un ambiente di supporto.
Cosa Assolutamente Non Dire
1. "Devi solo essere più positivo!"
Questa frase, seppur apparentemente innocua, è incredibilmente invalidante. Immaginate di dire a una persona con l'influenza di "sforzarsi di non avere la febbre". La depressione, componente del disturbo bipolare, non è una scelta. È una condizione seria che richiede trattamento. Suggerire semplicemente di "essere più positivo" minimizza la loro sofferenza e li fa sentire ancora più soli.
Esempio reale: Maria, una donna di 35 anni con disturbo bipolare, racconta che quando si confida con gli amici durante un episodio depressivo, spesso sente frasi come "Ma dai, guarda quante cose belle hai!". Questo la faceva sentire in colpa per il suo malessere e le impediva di cercare aiuto.
2. "Sei bipolare? Allora sei imprevedibile!"
Etichettare qualcuno come "imprevedibile" a causa del suo disturbo bipolare è un pregiudizio dannoso. Mentre gli sbalzi d'umore sono una caratteristica del disturbo, non significa che la persona sia incapace di controllo o che sia costantemente in preda alle emozioni. Questo tipo di affermazione alimenta lo stigma e rende più difficile per la persona bipolare integrarsi socialmente e professionalmente.
Esempio reale: Giovanni, un uomo di 40 anni con disturbo bipolare, ha perso diverse opportunità di lavoro perché i datori di lavoro temevano la sua "instabilità" a causa della sua diagnosi.
3. "Ma prendi le medicine? Dovresti star meglio, no?"
Il trattamento farmacologico è un elemento cruciale nella gestione del disturbo bipolare, ma non è una soluzione magica. I farmaci possono richiedere tempo per fare effetto, trovare la giusta combinazione può essere un processo lungo e complesso, e possono avere effetti collaterali significativi. Chiedere se una persona "prende le medicine" e aspettarsi un miglioramento immediato dimostra una mancanza di comprensione della complessità del trattamento.
Esempio reale: Sara, una ragazza di 28 anni con disturbo bipolare, si sentiva costantemente sotto pressione dai suoi genitori che le chiedevano "Perché non sei ancora guarita?" nonostante stesse seguendo scrupolosamente la terapia farmacologica prescritta dal suo psichiatra.
4. "Anch'io ho degli sbalzi d'umore, siamo tutti un po' bipolari!"
Questa frase banalizza la serietà del disturbo bipolare. Avere occasionalmente sbalzi d'umore è un'esperienza umana comune, ma non è paragonabile alla profondità e all'intensità degli episodi maniacali e depressivi che caratterizzano il disturbo bipolare. Paragonare le proprie fluttuazioni emotive alla condizione di una persona bipolare è irrispettoso e minimizza la loro lotta quotidiana.
Esempio reale: Luca, un ragazzo di 25 anni con disturbo bipolare, si sentiva sminuito quando i suoi colleghi commentavano "Oggi sono proprio bipolare, prima ero felice e ora sono arrabbiato!" dopo una discussione banale in ufficio.
5. "Forse dovresti smetterla di lamentarti così tanto."
Durante un episodio depressivo, una persona bipolare non si sta "lamentando". Sta vivendo un periodo di intenso dolore emotivo, spesso accompagnato da sintomi fisici come affaticamento, disturbi del sonno e cambiamenti nell'appetito. Dire a qualcuno di "smetterla di lamentarsi" è insensibile e non tiene conto della profondità della loro sofferenza.
Esempio reale: Anna, una donna di 50 anni con disturbo bipolare, si isolava durante gli episodi depressivi perché temeva il giudizio dei suoi familiari che le dicevano costantemente di "tirarsi su" e di "non fare la vittima".
6. "Stai esagerando, sei solo in cerca di attenzioni."
Questa è una delle affermazioni più offensive e dannose che si possano fare a una persona con disturbo bipolare. Implica che la loro sofferenza non sia reale e che stiano deliberatamente cercando di attirare l'attenzione su di sé. Questo tipo di accusa può portare a sentimenti di vergogna, colpa e isolamento, e può impedire alla persona di cercare l'aiuto di cui ha bisogno.
Esempio reale: Marco, un uomo di 30 anni con disturbo bipolare, ha smesso di parlare dei suoi problemi con i suoi amici dopo che uno di loro lo aveva accusato di "fare il drammatico" per ottenere compassione.
Cosa Dire Invece
Invece di pronunciare frasi che possono ferire o invalidare, ecco alcuni esempi di affermazioni che possono offrire supporto e comprensione:
- "Sono qui per te. Cosa posso fare per aiutarti?"
- "Non posso immaginare come ti senti, ma voglio che tu sappia che non sei solo."
- "So che stai passando un momento difficile. Voglio solo ascoltare."
- "Come stai gestendo la situazione? Posso aiutarti a trovare risorse utili?"
- "Sei forte e coraggioso. Ce la farai."
Conclusione e Call to Action
La comunicazione efficace è fondamentale per sostenere le persone con disturbo bipolare. Evitare frasi invalidanti e offrire invece empatia e supporto può fare una enorme differenza nella loro vita. Informarsi, ascoltare attivamente e offrire un ambiente di comprensione sono passi cruciali per ridurre lo stigma e promuovere il benessere di chi convive con questa condizione. La prossima volta che ti trovi a parlare con una persona bipolare, ricorda che le tue parole hanno un potere immenso. Scegli con cura, scegli l'empatia, scegli il supporto.
Call to Action: Informati sul disturbo bipolare. Parla con persone che ne soffrono per comprendere meglio la loro esperienza. Sostieni le organizzazioni che si dedicano alla ricerca e al supporto delle persone con disturbi mentali.







