Come Finisce Il Romanzo Il Conte Di Montecristo Libro

La fine de Il Conte di Montecristo di Alexandre Dumas è tanto ricca di eventi quanto l'intero romanzo, un epico racconto di vendetta, redenzione e giustizia. È un finale che lascia il lettore con una miscela di soddisfazione e malinconia, interrogandosi sulla vera natura della vendetta e sulle conseguenze delle proprie azioni.

La Vendetta Compiuta (e Quasi Compiuta)

Il fulcro della narrazione, ovviamente, è la vendetta del Conte. Dopo anni di meticolosa pianificazione e accumulo di risorse, Edmond Dantès, ora nelle vesti del Conte di Montecristo, inizia a sferrare i colpi contro coloro che lo hanno ingiustamente imprigionato e privato della sua vita. I suoi bersagli principali sono Fernand Mondego (diventato Conte de Morcerf), Danglars e Villefort. La sua vendetta non è solo punizione, ma anche una forma di giustizia, sebbene spesso spietata.

Fernand Mondego e la Disgrazia

Fernand Mondego, il cui tradimento è stato uno dei più dolorosi, subisce una devastante caduta. Il Conte rivela pubblicamente il suo ruolo nel tradimento di Ali Pascià di Giannina, un atto che disonora Fernand e lo priva della sua ricchezza e della sua reputazione. Il colpo finale è la rivelazione al figlio, Albert, che il Conte è in realtà Edmond Dantès. Questo conduce ad un duello che Albert evita, riconoscendo la giustizia della vendetta del Conte. La vergogna e la perdita spingono Fernand al suicidio, una fine tragica e violenta. Il Conte, pur avendo raggiunto il suo obiettivo, prova un senso di amarezza e rimorso per aver causato tanta distruzione.

Danglars e la Bancarotta

Danglars, il banchiere avido e senza scrupoli, è il bersaglio della vendetta finanziaria del Conte. Attraverso complesse manipolazioni finanziarie, il Conte lo porta alla bancarotta. Danglars fugge con gli ultimi fondi, ma viene catturato dai banditi guidati da Luigi Vampa (un altro personaggio debitore al Conte per un favore). Qui, il Conte lo costringe a ripagare le somme di denaro che aveva accumulato in modo disonesto, fino a lasciarlo completamente indigente. A differenza di Fernand, Danglars sopravvive, ma viene privato di tutto ciò che aveva bramato: il denaro. La sua punizione è forse più sottile ma ugualmente devastante, lasciandolo solo e senza risorse.

Villefort e la Giustizia Divina

Villefort, il procuratore del re, è il personaggio che subisce la punizione più severa, una punizione che assume quasi una dimensione tragica. Il Conte rivela i suoi segreti più oscuri: la sua relazione extraconiugale con Madame Danglars e l'infanticidio del figlio illegittimo. Queste rivelazioni portano alla follia della moglie di Villefort, che avvelena il suo figlio, Valentine, e poi se stessa. Villefort, già sull'orlo della disperazione, viene completamente spezzato dalla morte della moglie e del figlio. Il colpo di grazia è la pazzia del figlio illegittimo, abbandonato anni prima, che viene riportato in vita dal Conte. Villefort impazzisce a sua volta, simboleggiando la giustizia divina che si abbatte su di lui. Questo è forse l'aspetto più cupo della vendetta del Conte, dove la punizione va oltre la semplice giustizia e sconfina nella tragedia personale.

Redenzione e Ricostruzione

Nonostante il successo della sua vendetta, il Conte si rende conto del costo umano delle sue azioni. La morte di Valentine, anche se involontaria, lo colpisce profondamente. Inizia a mettere in discussione la sua moralità e la sua giustificazione per la vendetta. Questo segna un punto di svolta nella narrazione, dove la vendetta lascia il posto alla redenzione e alla ricostruzione.

Valentine e Maximilien: Un Nuovo Inizio

Il Conte, mosso dal rimorso, interviene per salvare Valentine de Villefort, che era stata avvelenata dalla matrigna. Utilizzando le sue conoscenze mediche e la sua influenza, la salva segretamente e la affida alle cure di Maximilien Morrel. Questo atto di gentilezza e compassione dimostra che il Conte è ancora capace di bontà e che la sua vendetta non lo ha completamente consumato. La loro fuga verso un nuovo futuro simboleggia la speranza e la possibilità di una vita migliore, lontana dalle ombre del passato.

Haydée: L'Amore e la Libertà

Un elemento fondamentale del finale è la relazione del Conte con Haydée, la giovane principessa schiava che aveva liberato e cresciuto. Haydée rivela la sua vera identità e il ruolo di Fernand Mondego nella distruzione della sua famiglia. Il Conte, in un momento cruciale, le offre la libertà di scegliere: vendicarsi o perdonare. Haydée sceglie la vendetta, ma il Conte si rende conto che la sua felicità è legata alla sua. Alla fine, il Conte e Haydée partono insieme, lasciando la Francia e il passato alle spalle. La loro fuga rappresenta un nuovo inizio basato sull'amore, la fiducia e la libertà.

La Morale della Storia

Il finale de Il Conte di Montecristo non offre una risposta semplice sulla moralità della vendetta. Dumas presenta un quadro complesso, dove la vendetta può portare alla giustizia, ma anche alla distruzione e alla sofferenza. Il Conte impara a caro prezzo che la vendetta non porta la vera felicità e che il perdono e la compassione sono essenziali per la redenzione. Il romanzo esplora i temi della giustizia, del perdono, della colpa e dell'innocenza, e lascia al lettore la responsabilità di trarre le proprie conclusioni.

Un esempio reale di come la vendetta può consumare una persona è la storia della faida di Hatfield-McCoy negli Stati Uniti del XIX secolo. Una disputa di confine relativamente piccola si trasformò in una spirale di violenza per decenni, distruggendo intere famiglie e lasciando dietro di sé un'eredità di odio. Allo stesso modo, conflitti storici come la guerra dei cent'anni tra Inghilterra e Francia mostrano come il desiderio di vendetta possa alimentare cicli di violenza e distruzione per generazioni. In entrambi i casi, come nel romanzo di Dumas, la vendetta porta a conseguenze impreviste e a una sofferenza diffusa.

Conclusione

La fine de Il Conte di Montecristo è un finale aperto che lascia spazio all'interpretazione. Il Conte ha ottenuto la sua vendetta, ma ha anche imparato una lezione importante sulla natura della giustizia e del perdono. La sua partenza con Haydée simboleggia un nuovo inizio e la possibilità di una vita migliore, basata sull'amore e la compassione. Il romanzo ci invita a riflettere sulle nostre azioni e sulle conseguenze delle nostre scelte, ricordandoci che la vendetta raramente porta alla vera felicità e che il perdono è spesso l'unica via verso la redenzione. La storia del Conte di Montecristo rimane un potente monito sui pericoli dell'ossessione e sulla necessità di cercare la giustizia con compassione e saggezza. Rileggi questo classico, rifletti sul significato profondo della vendetta e sulla possibilità di redenzione nella vita di tutti i giorni.