Chi Sono I Sette Re Di Roma

L'antica storia di Roma, quella narrata dai miti e dalle leggende, inizia con un evento epico: la fondazione della città da parte di Romolo. Ma la storia di Roma non si ferma qui. Prima dell'avvento della Repubblica, Roma fu governata da una serie di re, sette figure avvolte nel mistero e nella leggenda, la cui esistenza reale è ancora oggi oggetto di dibattito. Ma chi erano davvero questi sette re, e quale fu il loro impatto sulla nascita e sullo sviluppo di Roma? Scopriamolo insieme.
Le Origini Leggendarie e Storiche
La storia dei sette re di Roma è un intreccio di mito e realtà. Le fonti principali che narrano le loro gesta sono gli scritti di storici romani come Livio, Plutarco e Dionigi di Alicarnasso. Tuttavia, è importante ricordare che questi autori vissero secoli dopo gli eventi che descrivono, e le loro narrazioni sono intrise di elementi leggendari e propagandistici. È quindi difficile separare il grano dalla pula, la verità storica dalla finzione poetica.
Nonostante le incertezze, è possibile individuare alcuni elementi di verità. L'archeologia, ad esempio, conferma l'esistenza di un insediamento urbano sul Palatino a partire dall'VIII secolo a.C., periodo in cui, secondo la tradizione, Romolo fondò la città. Questo avvalora l'ipotesi che Roma sia nata come un piccolo villaggio di pastori e agricoltori, destinato a diventare la capitale di un impero.
I Sette Re: Nomi e Regni
Ecco i nomi dei sette re di Roma, e una breve panoramica dei loro regni, secondo la tradizione:
- Romolo (753-716 a.C.): Il fondatore di Roma, figlio di Rea Silvia e del dio Marte. A lui si attribuisce la creazione delle prime istituzioni politiche e militari, e la divisione della popolazione in patrizi e plebei. La sua figura è indissolubilmente legata al mito della lupa che lo allattò insieme al fratello Remo.
- Numa Pompilio (715-673 a.C.): Successore di Romolo, noto per la sua saggezza e pietà. A lui si attribuisce l'istituzione delle prime leggi religiose e dei collegi sacerdotali. Si dice che fosse consigliato dalla ninfa Egeria.
- Tullo Ostilio (672-641 a.C.): Re guerriero, successore di Numa Pompilio. A lui si attribuisce la distruzione di Alba Longa, città rivale di Roma. Il suo regno fu segnato da guerre e conquiste.
- Anco Marzio (640-617 a.C.): Nipote di Numa Pompilio, riprese la politica religiosa del nonno, ma non trascurò l'espansione militare. A lui si attribuisce la costruzione del primo ponte sul Tevere (Ponte Sublicio) e del porto di Ostia.
- Tarquinio Prisco (616-579 a.C.): Il primo re di origine etrusca. A lui si attribuisce la costruzione della Cloaca Massima, un'importante opera di bonifica e drenaggio, e l'organizzazione dei giochi romani.
- Servio Tullio (578-535 a.C.): Successore di Tarquinio Prisco, a lui si attribuisce la riforma dell'esercito e la divisione della popolazione in classi sociali in base al censo. Costruì anche le mura serviane, che racchiudevano tutti e sette i colli di Roma.
- Tarquinio il Superbo (534-509 a.C.): L'ultimo re di Roma, noto per la sua tirannia e crudeltà. Il suo regno fu segnato da violenze e soprusi, che portarono alla sua deposizione e all'istituzione della Repubblica romana.
Mito e Realtà nei Regni
Come abbiamo visto, la figura di ciascun re è avvolta nel mito. È importante analizzare criticamente le fonti per cercare di discernere gli elementi storici da quelli leggendari.
- Romolo: La sua figura è strettamente legata al mito della fondazione di Roma. L'uccisione di Remo e l'allattamento da parte della lupa sono elementi chiaramente leggendari, ma potrebbero riflettere una lotta per il potere tra diverse tribù e l'importanza del lupo nella cultura romana arcaica.
- Numa Pompilio: La sua saggezza e pietà potrebbero riflettere l'importanza della religione nella società romana arcaica. L'istituzione delle prime leggi religiose potrebbe indicare un tentativo di dare un ordine sociale e morale alla neonata comunità romana.
- Tullo Ostilio: La distruzione di Alba Longa è un evento storico plausibile, che segnò l'affermazione di Roma come potenza dominante nel Lazio.
- Tarquinio Prisco e Servio Tullio: L'origine etrusca di questi re riflette l'influenza della cultura etrusca su Roma. La costruzione della Cloaca Massima e delle mura serviane sono opere concrete che testimoniano lo sviluppo urbanistico e militare di Roma in questo periodo.
- Tarquinio il Superbo: La sua tirannia potrebbe essere una rappresentazione esagerata dei comportamenti di un sovrano che cercava di accentrare il potere nelle proprie mani, entrando in conflitto con l'aristocrazia romana. La sua deposizione segnò la fine della monarchia e l'inizio di una nuova era per Roma.
L'Impatto dei Sette Re sulla Nascita di Roma
Nonostante le incertezze storiche, è innegabile che i sette re di Roma abbiano avuto un ruolo fondamentale nella nascita e nello sviluppo della città. A loro si attribuiscono:
- La fondazione e l'organizzazione politica e sociale di Roma. Romolo, il primo re, creò le prime istituzioni e divise la popolazione in patrizi e plebei.
- L'istituzione delle prime leggi religiose e dei collegi sacerdotali. Numa Pompilio diede un ordine morale e spirituale alla comunità romana.
- L'espansione territoriale e militare di Roma. Tullo Ostilio e Anco Marzio conquistarono nuove terre e ampliarono l'influenza di Roma nel Lazio.
- Lo sviluppo urbanistico e infrastrutturale di Roma. Tarquinio Prisco e Servio Tullio costruirono importanti opere pubbliche, come la Cloaca Massima e le mura serviane, che trasformarono Roma in una vera e propria città.
- La fine della monarchia e l'istituzione della Repubblica. Tarquinio il Superbo, con la sua tirannia, provocò la reazione del popolo romano e l'inizio di una nuova era di libertà e autogoverno.
In definitiva, i sette re di Roma, figure leggendarie e storiche allo stesso tempo, hanno contribuito a plasmare l'identità e il destino di Roma, preparando il terreno per la nascita di una delle più grandi civiltà della storia. Le loro storie, tramandate di generazione in generazione, ci raccontano le origini di una città eterna, e ci invitano a riflettere sulla natura del potere, della giustizia e della libertà.
Perché Dovremmo Ricordare i Sette Re di Roma Oggi?
Anche se vissuti in un'epoca remota, i sette re di Roma ci offrono ancora oggi importanti spunti di riflessione. Le loro storie, seppur avvolte nel mito, ci parlano di temi universali come:
- La fondazione di una comunità: Come nasce una città? Quali sono i valori e i principi che la fondano?
- La lotta per il potere: Come si conquista e si mantiene il potere? Quali sono i rischi della tirannia e dell'abuso di potere?
- L'importanza delle leggi e delle istituzioni: Come si costruisce una società giusta e ordinata? Qual è il ruolo delle leggi e delle istituzioni?
- Il rapporto tra mito e realtà: Come interpretare le leggende e i miti del passato? Cosa ci possono insegnare sulla nostra identità e sulla nostra storia?
Riflettere su questi temi, alla luce delle storie dei sette re di Roma, può aiutarci a comprendere meglio il nostro presente e a costruire un futuro migliore. La storia, dopotutto, è maestra di vita.
Quindi, la prossima volta che visiterete Roma, fermatevi un momento a pensare ai suoi primi re, a Romolo, a Numa Pompilio, a Tarquinio. Immaginate le loro vite, le loro gesta, i loro sogni. E lasciatevi ispirare dalla loro storia, una storia di coraggio, ambizione e, soprattutto, di costruzione.







