Chi Ha Fatto Fontana Di Trevi

La Fontana di Trevi, un capolavoro del tardo barocco romano, incanta milioni di visitatori ogni anno. Chi è stato l'artefice di questa meraviglia? Scopriamo insieme la storia e le figure chiave che hanno contribuito alla sua realizzazione, un processo lungo e complesso che ha coinvolto diversi artisti e architetti nel corso di quasi un secolo.
Un Progetto Nato da un Restyling
La storia della Fontana di Trevi affonda le sue radici nel progetto di restauro dell'Acquedotto Vergine, un'antica fonte d'acqua romana. Nel XV secolo, Papa Niccolò V affidò a Leon Battista Alberti il compito di restaurare l'acquedotto e costruire una semplice vasca per celebrare il ritorno dell'acqua potabile a Roma. Questa prima versione, molto più modesta rispetto alla fontana che conosciamo oggi, segnò l'inizio di un'evoluzione durata secoli.
Nel XVII secolo, Papa Urbano VIII commissionò a Gian Lorenzo Bernini la realizzazione di un progetto più ambizioso. Bernini, genio indiscusso del Barocco, propose diverse soluzioni, tra cui lo spostamento della fontana e la creazione di un'imponente facciata. Tuttavia, a causa di problemi finanziari e delle critiche mosse al progetto, i lavori furono interrotti alla morte del Papa nel 1644. Nonostante ciò, l'influenza del Bernini, soprattutto nella concezione scenografica, è innegabile e si ritrova in elementi della fontana attuale.
Nicola Salvi: L'Architetto che Ha Realizzato il Sogno
Il concorso per la realizzazione della fontana, così come la vediamo oggi, fu bandito da Papa Clemente XII nel 1732. Vinse Nicola Salvi, un architetto romano poco conosciuto all'epoca. Il suo progetto, ispirato al bozzetto del Bernini, prevedeva un'imponente facciata che si integrasse con il Palazzo Poli (oggi Museo Nazionale della Grafica) e una scenografica cascata d'acqua dominata dalla figura di Oceano.
Elementi Chiave del Progetto di Salvi:
- Integrazione con il Palazzo Poli: Salvi ebbe l'intuizione geniale di trasformare la facciata del palazzo in un fondale teatrale per la fontana.
- Oceano al Centro della Scena: La statua di Oceano, scolpita da Pietro Bracci, divenne il fulcro compositivo, simbolo della potenza e della maestosità dell'acqua.
- Allegorie e Simboli: Le statue laterali, raffiguranti la Salubrità e l'Abbondanza, e i bassorilievi che narrano la leggenda dell'Acquedotto Vergine, arricchiscono la fontana di significati simbolici.
- L'Effetto Scenografico: L'acqua, elemento dinamico e vitale, gioca un ruolo fondamentale nella creazione di un'atmosfera suggestiva e coinvolgente.
Nicola Salvi lavorò alla fontana fino alla sua morte nel 1751, senza riuscire a vederla completata. La costruzione fu portata a termine da Giuseppe Pannini nel 1762, sotto il pontificato di Papa Clemente XIII. Pannini apportò alcune modifiche al progetto originale, ma rispettò sostanzialmente l'impianto ideato da Salvi.
Altri Artisti Coinvolti nella Realizzazione
Oltre a Salvi e Pannini, numerosi altri artisti e artigiani contribuirono alla realizzazione della Fontana di Trevi. Tra questi, è importante ricordare:
- Pietro Bracci: Scultore della statua di Oceano, la figura centrale della fontana. Il suo lavoro conferisce potenza e solennità all'intera composizione.
- Filippo della Valle: Scultore delle statue della Salubrità e dell'Abbondanza, che affiancano Oceano.
La collaborazione di questi talentuosi artisti, ognuno con la propria specifica competenza, ha reso possibile la creazione di un'opera d'arte complessa e armoniosa.
La Fontana di Trevi Oggi: Un Simbolo di Roma
Oggi, la Fontana di Trevi è uno dei monumenti più iconici di Roma e una delle fontane più famose al mondo. La sua bellezza e il suo fascino attirano ogni anno milioni di visitatori, che non resistono alla tradizione di lanciare una monetina nell'acqua, nella speranza di tornare un giorno nella Città Eterna. Questo rito, reso celebre dal cinema, contribuisce a mantenere viva la leggenda e la magia della fontana.
Perché Lanciare una Monetina nella Fontana?
La tradizione di lanciare una monetina nella Fontana di Trevi ha origini incerte. Si narra che, in passato, i soldati romani, di ritorno dalle campagne militari, lanciassero delle monete nella fonte dell'Acquedotto Vergine come segno di buon auspicio per il loro futuro. Nel tempo, questa usanza si è evoluta fino a diventare il gesto simbolico che conosciamo oggi.
Esistono diverse versioni della leggenda. La più diffusa racconta che, lanciando una monetina nella fontana, ci si assicura il ritorno a Roma. Un'altra versione, invece, afferma che lanciando due monetine si troverà l'amore, mentre lanciandone tre ci si sposerà. Qualunque sia la ragione, il lancio della monetina è un momento magico e suggestivo che contribuisce a rendere indimenticabile la visita alla Fontana di Trevi.
Conclusione: Un'Opera Corale di Genio e Dedizione
Quindi, chi ha fatto la Fontana di Trevi? La risposta è complessa e sfaccettata. Non c'è un solo artefice, ma un insieme di talenti e sforzi combinati. Nicola Salvi è l'architetto che ha dato forma al progetto definitivo, ma il suo lavoro è stato influenzato dalle idee del Bernini e portato a termine da Giuseppe Pannini. Pietro Bracci e Filippo della Valle hanno contribuito con le loro sculture, arricchendo la fontana di significato e bellezza. Infine, non dimentichiamo l'importanza dei papi, da Niccolò V a Clemente XIII, che hanno sostenuto e finanziato la realizzazione di quest'opera straordinaria.
La Fontana di Trevi è il risultato di un processo lungo e complesso, un'opera corale che testimonia il genio e la dedizione di numerosi artisti e architetti. Visitare la fontana significa immergersi in una storia secolare, ammirare un capolavoro del Barocco romano e lasciarsi incantare dalla sua bellezza senza tempo. E ricordate, la prossima volta che lancerete una monetina, penserete a tutti coloro che hanno contribuito a creare questo simbolo iconico di Roma.






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