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Che Cosa è Il Terzo Stato


Che Cosa è Il Terzo Stato

Immagina di vivere in una società profondamente divisa, dove il peso delle tasse e delle responsabilità ricade quasi interamente sulle spalle di una vasta maggioranza, mentre una piccola élite gode di privilegi inattaccabili. Questa era la Francia prima della Rivoluzione, e al centro di questa spaccatura si trovava il Terzo Stato. Questo articolo, rivolto a chiunque desideri comprendere le radici della democrazia moderna e le dinamiche di potere che hanno plasmato la storia europea, esplorerà in dettaglio cos'era il Terzo Stato, chi lo componeva e quale ruolo fondamentale giocò nello sconvolgimento dell'Ancien Régime.

Che Cosa Era il Terzo Stato?

Il Terzo Stato, in francese Tiers État, era uno dei tre ordini sociali – o stati – che componevano la società francese prima della Rivoluzione del 1789. Gli altri due stati erano il Clero (Primo Stato) e la Nobiltà (Secondo Stato). A differenza di questi due, che godevano di numerosi privilegi e spesso erano esentati dalle tasse, il Terzo Stato comprendeva la stragrande maggioranza della popolazione francese ed era gravato dal peso fiscale principale.

In sostanza, il Terzo Stato era un'etichetta che raggruppava tutti coloro che non erano né membri del clero, né nobili. Questo rendeva la sua composizione estremamente eterogenea, come vedremo più avanti.

Chi Faceva Parte del Terzo Stato?

La diversità interna del Terzo Stato era uno dei suoi aspetti più significativi. Si poteva trovare:

  • Contadini: La spina dorsale del Terzo Stato, costituita da agricoltori, braccianti, e mezzadri, spesso gravati da pesanti obblighi feudali.
  • Borghesia: Un gruppo in crescita, composto da mercanti, banchieri, avvocati, medici, intellettuali e artigiani. Era una classe media emergente con aspirazioni politiche ed economiche.
  • Lavoratori urbani: Operai, apprendisti, servitori e altri lavoratori che vivevano e lavoravano nelle città.
  • Mendicanti e disoccupati: Purtroppo, anche una porzione significativa della popolazione rientrava in questa categoria, particolarmente vulnerabile durante i periodi di crisi economica.

È importante notare che, nonostante le enormi differenze in termini di ricchezza e status sociale, tutti questi gruppi condividevano un destino comune: l'assenza di privilegi e la sottomissione al sistema fiscale dell'Ancien Régime.

Il Ruolo del Terzo Stato nell'Ancien Régime

Nell'Ancien Régime, il Terzo Stato aveva un ruolo cruciale, ma profondamente sbilanciato. Essendo la forza lavoro principale, sosteneva l'economia francese attraverso:

  • Il pagamento delle tasse: Il Terzo Stato pagava la maggior parte delle tasse, che finanziavano lo stile di vita lussuoso della nobiltà e del clero, nonché le spese dello Stato.
  • Il lavoro nei campi e nelle città: Produceva il cibo e i beni necessari per il sostentamento della nazione.
  • Il servizio militare: Forniva soldati per l'esercito reale.

Nonostante questo, il Terzo Stato era sistematicamente escluso dal potere politico. L'Assemblea degli Stati Generali, l'organo consultivo del re, era composta da rappresentanti dei tre stati. Tuttavia, il voto avveniva "per ordine", il che significava che il clero e la nobiltà potevano facilmente coalizzarsi per bloccare qualsiasi proposta del Terzo Stato, anche se questa rifletteva la volontà della maggioranza della popolazione.

Le Rimostranze del Terzo Stato

Le rimostranze del Terzo Stato erano molteplici e profonde. Alcuni dei problemi principali includevano:

  • Ineguaglianza fiscale: La richiesta di una tassazione più equa era centrale. Il Terzo Stato riteneva ingiusto dover sopportare l'intero peso fiscale mentre gli altri due stati erano esenti o godevano di esenzioni significative.
  • Accesso alle cariche pubbliche: Il Terzo Stato chiedeva l'accesso alle cariche pubbliche, che erano per lo più riservate alla nobiltà.
  • Abolizione dei privilegi feudali: I contadini, in particolare, chiedevano l'abolizione dei diritti feudali che li vincolavano alla terra e li obbligavano a pagare tributi ai signori locali.
  • Rappresentanza politica: Il Terzo Stato chiedeva una rappresentanza più equa negli Stati Generali e il voto "per testa" anziché "per ordine", in modo che la sua voce potesse essere ascoltata.

L'Ascesa del Terzo Stato e la Rivoluzione

La frustrazione accumulata nel corso degli anni portò il Terzo Stato a rivendicare con forza i propri diritti. Nel 1789, durante la convocazione degli Stati Generali, il Terzo Stato si autoproclamò Assemblea Nazionale, rivendicando il diritto di rappresentare la nazione francese. Questo atto rivoluzionario segnò l'inizio della Rivoluzione Francese.

La Presa della Bastiglia, un evento simbolo della rivoluzione, fu in gran parte opera del popolo di Parigi, che faceva parte del Terzo Stato. La Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo e del Cittadino, un documento fondamentale della Rivoluzione, proclamò l'uguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla legge, mettendo fine ai privilegi feudali e sancendo i diritti naturali dell'uomo. Questi cambiamenti furono il risultato diretto delle richieste e delle azioni del Terzo Stato.

"Che cos'è il Terzo Stato?" di Sieyès

Un contributo fondamentale alla presa di coscienza e all'organizzazione del Terzo Stato fu il pamphlet Qu'est-ce que le Tiers-État? ("Che cos'è il Terzo Stato?") dell'abate Emmanuel Joseph Sieyès, pubblicato nel gennaio 1789. Sieyès rispondeva a questa domanda con tre affermazioni incisive:

  • "Che cos'è il Terzo Stato? Tutto."
  • "Cosa è stato finora nell'ordinamento politico? Niente."
  • "Cosa chiede? Di diventare qualcosa."

Questo pamphlet ebbe un impatto enorme sull'opinione pubblica, contribuendo a galvanizzare il Terzo Stato e a fornire una base teorica per le sue rivendicazioni.

L'Eredità del Terzo Stato

Il Terzo Stato, attraverso la Rivoluzione Francese, ha lasciato un'eredità duratura. Ha dimostrato che la volontà popolare può abbattere un sistema oppressivo e dare vita a una società più giusta e equa. I principi di uguaglianza, libertà e fraternità, che sono al centro della democrazia moderna, sono stati plasmati dalle lotte e dalle aspirazioni del Terzo Stato.

Comprendere il Terzo Stato ci aiuta a capire come le disuguaglianze sociali e l'esclusione politica possono portare a sconvolgimenti radicali. Ci ricorda l'importanza della partecipazione civica, della giustizia sociale e della responsabilità dei governi nei confronti dei propri cittadini. Ancora oggi, la storia del Terzo Stato ci invita a riflettere su come possiamo costruire società più inclusive e democratiche, dove la voce di tutti sia ascoltata e rispettata.

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