Catechesi Sugli Articoli Del Credo

Amici cari, oggi ci immergiamo in un viaggio affascinante, un'esplorazione dettagliata degli articoli del Credo. Preparatevi, perché andremo ben oltre la semplice recita, svelandone i significati più profondi e le implicazioni per la nostra vita quotidiana. Sarà un percorso ricco di scoperte e di riflessioni, un vero nutrimento per la nostra anima.
Cominciamo, senza ulteriori indugi, con la prima affermazione: "Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili".
Pensateci un attimo: "un solo Dio". Non una miriade di divinità capricciose, ma un'unica sorgente di tutto ciò che esiste. Un Dio personale, con cui possiamo entrare in relazione, che ci ama infinitamente. E questo Dio è "Padre". Un Padre onnipotente, certo, ma soprattutto un Padre amorevole che si prende cura di noi. La Sua onnipotenza non è una minaccia, ma una garanzia del Suo amore e della Sua protezione.
Poi, lo definiamo "creatore del cielo e della terra". Non un semplice architetto o un abile artigiano, ma il creatore ex nihilo, dal nulla. Ha portato all'esistenza l'universo intero, con la sua incommensurabile bellezza e complessità. E non si è fermato qui: ha creato anche "tutte le cose visibili e invisibili". Non solo le galassie e le montagne, ma anche gli angeli, le anime, le idee, i sentimenti. Tutto, assolutamente tutto, deriva da Lui. Meditare su questa verità ci riempie di stupore e di gratitudine.
Passiamo ora al secondo articolo: "Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, Figlio unigenito di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create".
Qui entriamo nel cuore del mistero cristiano: l'incarnazione del Figlio di Dio. Gesù Cristo non è semplicemente un profeta o un uomo saggio. È il Figlio unigenito di Dio, "nato dal Padre prima di tutti i secoli". Questa affermazione sottolinea la sua divinità eterna. Non è stato creato in un momento preciso della storia, ma esiste da sempre, in comunione perfetta con il Padre.
Le espressioni "Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero" sono un'eco dei primi concili ecumenici, in particolare del Concilio di Nicea. Sono state formulate per contrastare le eresie che negavano la piena divinità di Cristo. Affermano con forza che Gesù è pienamente Dio, non una creatura inferiore o una sorta di "mezzo-Dio". È "generato, non creato", della stessa sostanza del Padre. Questa consustanzialità significa che condivide la stessa natura divina del Padre.
E ancora una volta, si ribadisce che "per mezzo di lui tutte le cose sono state create". Gesù non è solo il nostro Salvatore, ma anche il mediatore della creazione. Il Padre ha creato il mondo attraverso il Figlio, in un atto di amore trinitario.
Proseguiamo con il terzo articolo: "Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo".
Ecco il motivo centrale dell'incarnazione: "per noi uomini e per la nostra salvezza". Gesù non è venuto sulla terra per caso o per un capriccio divino. È venuto per amore, per salvarci dal peccato e dalla morte. Ha lasciato la sua gloria celeste e si è fatto uno di noi, condividendo la nostra umanità in tutto, eccetto il peccato.
L'incarnazione è opera dello Spirito Santo. È Lui che ha reso possibile il concepimento di Gesù nel seno della Vergine Maria. Maria, con il suo "sì" umile e generoso, ha collaborato al piano di salvezza di Dio. È diventata la Madre di Dio, la Theotokos, un titolo che la Chiesa le riconosce con venerazione.
Il quarto articolo recita: "Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto".
La passione e la morte di Gesù sono il culmine del suo sacrificio d'amore. "Fu crocifisso per noi". Non è stato un incidente sfortunato, ma un atto volontario di redenzione. Ha preso su di sé i nostri peccati, si è offerto come vittima di espiazione per riconciliarci con Dio.
Ponzio Pilato, il governatore romano, è menzionato per situare l'evento in un contesto storico preciso. La croce non è un mito o una leggenda, ma un fatto storico che ha cambiato il corso dell'umanità.
"Morì e fu sepolto". La morte di Gesù è reale, non apparente. Il suo corpo è stato deposto in un sepolcro. Questo sottolinea la sua piena umanità e la realtà del suo sacrificio.
Il quinto articolo ci porta alla speranza: "Il terzo giorno è risuscitato secondo le Scritture".
La risurrezione di Gesù è il fondamento della nostra fede. Se Cristo non fosse risorto, la nostra fede sarebbe vana (1 Corinzi 15:14). La risurrezione è la prova definitiva della sua divinità, la vittoria sulla morte e sul peccato.
"Il terzo giorno è risuscitato secondo le Scritture". Questo significa che la risurrezione era stata preannunciata dai profeti dell'Antico Testamento. Non è un evento isolato, ma il compimento delle promesse di Dio.
La Salita al Cielo e il Giudizio Finale
Il sesto articolo afferma: "È salito al cielo, siede alla destra del Padre".
Dopo la risurrezione, Gesù è salito al cielo. Questo non significa che abbia lasciato la terra per sempre, ma che è entrato nella sua gloria celeste, sedendo alla destra del Padre. Questa posizione indica il suo potere e la sua autorità. Continua a intercedere per noi presso il Padre e a governare la Chiesa.
Il settimo articolo ci ricorda la fine dei tempi: "Di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine".
Gesù ritornerà nella gloria per giudicare tutti gli uomini. Questo giudizio sarà un momento di verità e di giustizia, in cui ognuno riceverà la ricompensa o la punizione che si è meritato. Ma non dobbiamo temere questo giudizio se abbiamo creduto in Lui e abbiamo vissuto secondo il suo Vangelo. Il suo regno non avrà fine. È un regno di pace, di giustizia e di amore che durerà per sempre.
Lo Spirito Santo e la Chiesa
L'ottavo articolo introduce la terza persona della Santissima Trinità: "Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti".
Lo Spirito Santo è Dio come il Padre e il Figlio. È "Signore e dà la vita". È Lui che ci rigenera nel battesimo, che ci santifica con i suoi doni, che ci guida e ci illumina. "Procede dal Padre e dal Figlio". Questa processione è un mistero che supera la nostra comprensione, ma indica la sua relazione intima e inseparabile con le altre due persone della Trinità. "Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato". Lo Spirito Santo merita la nostra adorazione e la nostra lode. "Ha parlato per mezzo dei profeti". Lo Spirito Santo ha ispirato i profeti dell'Antico Testamento a parlare a nome di Dio.
Il nono articolo riguarda la Chiesa: "Credo nella Chiesa, una, santa, cattolica e apostolica".
La Chiesa è il popolo di Dio, il corpo di Cristo, il tempio dello Spirito Santo. È "una", perché ha un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo. È "santa", perché è stata fondata da Cristo, che è il Santo dei santi, e perché è animata dallo Spirito Santo. È "cattolica", cioè universale, perché è destinata a tutti gli uomini di tutti i tempi e di tutti i luoghi. È "apostolica", perché è fondata sugli apostoli, i testimoni diretti di Gesù.
Il decimo articolo ci parla dei sacramenti: "Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati".
Il battesimo è il sacramento che ci introduce nella Chiesa e ci lava dal peccato originale. È un nuovo inizio, una nuova nascita in Cristo.
Gli ultimi due articoli ci aprono alla speranza della vita eterna: "Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen".
Crediamo che i morti risorgeranno alla fine dei tempi. I nostri corpi saranno trasformati e glorificati, come il corpo risorto di Cristo. E vivremo per sempre con Dio nel mondo che verrà, in una comunione perfetta di amore e di gioia.
"Amen". Così sia! Possiamo vivere ogni giorno alla luce di queste verità, con la certezza dell'amore di Dio e la speranza della vita eterna. Spero che questo viaggio attraverso gli articoli del Credo sia stato illuminante e edificante per tutti voi. Ricordiamoci sempre che la fede non è solo un insieme di dottrine, ma un incontro personale con Cristo, un cammino di sequela e di amore. Che la grazia di Dio ci accompagni sempre!









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