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Cantico Delle Creature Testo San Francesco


Cantico Delle Creature Testo San Francesco

Ti sei mai sentito sopraffatto dalla frenesia della vita moderna, desiderando un ritorno alla semplicità e a una connessione più profonda con la natura e il divino? Molti di noi lottano con questa sensazione, cercando un significato più profondo in un mondo spesso incentrato sul materialismo e sull'ambizione. Forse hai già sentito parlare di San Francesco d'Assisi, una figura iconica che ha incarnato questi ideali di semplicità e amore universale. Ma forse non sai che ha lasciato un'eredità straordinaria attraverso un testo di inestimabile valore: il Cantico delle Creature.

Un Inno alla Creazione

Il Cantico delle Creature, conosciuto anche come il Cantico di Frate Sole, è una preghiera e un inno composto da San Francesco d'Assisi probabilmente nel 1224, poco prima della sua morte. È considerato una delle prime opere letterarie in lingua volgare italiana e rappresenta una testimonianza unica della spiritualità francescana. Il testo è una lode a Dio attraverso le sue creature, riconoscendo la loro bellezza, utilità e il ruolo cruciale che svolgono nell'armonia dell'universo. Non si tratta solo di una poesia, ma di una vera e propria esperienza mistica tradotta in parole.

Ma perché questo testo, scritto quasi otto secoli fa, continua a risuonare con tanta forza nel nostro tempo? Perché la sua semplicità e la sua profonda spiritualità offrono una prospettiva alternativa al nostro modo di vivere, invitandoci a riscoprire la bellezza del creato e la nostra connessione con esso.

Il Testo: Un'Analisi Dettagliata

Esaminiamo ora il testo del Cantico delle Creature, soffermandoci sui suoi elementi chiave:

Altissimu, onnipotente, bon Signore,
Tue so' le laude, la gloria e l'honore et onne benedictione.

"Altissimo, onnipotente, buon Signore, tue sono le lodi, la gloria e l'onore ed ogni benedizione."

Il Cantico inizia con un'invocazione diretta a Dio, riconosciuto come la fonte di ogni bene. L'uso di termini come "Altissimo", "Onnipotente" e "Buon Signore" sottolinea la grandezza, la potenza e l'amore di Dio. Fin da subito, San Francesco dichiara che tutte le lodi, la gloria e l'onore appartengono esclusivamente a Lui.

A Te solo, Altissimo, se confano,
et nullu homo è dignu te mentovare.

"A Te solo, Altissimo, si addicono, e nessun uomo è degno di nominarti."

Questa strofa evidenzia l'umiltà di San Francesco. Egli riconosce la propria indegnità di pronunciare il nome di Dio, sottolineando la sua trascendenza e la sua superiorità rispetto alla condizione umana. È un invito a riconoscere la nostra limitatezza e a rivolgerci a Dio con reverenza.

Laudato sie, mi' Signore, cum tutte le Tue creature,
spetialmente messor lo frate Sole,
lo qual è iorno, et allumini noi per lui.

"Laudato sii, mio Signore, con tutte le Tue creature, specialmente messer frate Sole, il quale è giorno, e illumini noi per lui."

Qui inizia la lode alle creature. San Francesco loda Dio attraverso la bellezza e l'utilità del sole, personificato come "frate Sole". Il sole è visto come una fonte di luce e di vita, un dono prezioso di Dio che illumina il mondo e le nostre vite. Notare l'uso di "messer", un titolo di rispetto, che indica un rapporto di familiarità e affetto.

Et ellu è bellu e radiante cum grande splendore:
de Te, Altissimo, porta significatione.

"Ed egli è bello e raggiante con grande splendore: di Te, Altissimo, porta significazione."

La bellezza e lo splendore del sole sono visti come un riflesso della bellezza e della grandezza di Dio. Il sole diventa un simbolo della divinità, un segno tangibile della sua presenza nel mondo. San Francesco ci invita a vedere Dio nelle meraviglie della natura.

Laudato si', mi' Signore, per sora Luna e le stelle:
in celu l'ài formate clarite et preziose et belle.

"Laudato sii, mio Signore, per sorella Luna e le stelle: in cielo le hai formate chiare e preziose e belle."

Continua la lode alle creature celesti: la luna, personificata come "sorella Luna", e le stelle. San Francesco esalta la loro bellezza, la loro luminosità e il loro valore. Anche in questo caso, le creature sono viste come un segno della creatività e della bellezza di Dio.

Laudato si', mi' Signore, per frate Vento
et per aere et nubilo et sereno et onne tempo,

per lo quale a le Tue creature dài sustentamento.

"Laudato sii, mio Signore, per fratello Vento e per l'aria e nuvoloso e sereno ed ogni tempo, per il quale alle Tue creature dai sostentamento."

San Francesco loda il vento, personificato come "fratello Vento", e l'aria in tutte le sue forme. Riconosce l'importanza di questi elementi per la vita di tutte le creature, sottolineando come Dio provveda al sostentamento di ogni essere vivente.

Laudato si', mi' Signore, per sora Acqua,
la quale è molto utile et umile et preziosa et casta.

"Laudato sii, mio Signore, per sorella Acqua, la quale è molto utile ed umile e preziosa e casta."

L'acqua, personificata come "sorella Acqua", è lodata per la sua utilità, la sua umiltà, il suo valore e la sua purezza. San Francesco riconosce il ruolo vitale dell'acqua per la sopravvivenza di tutte le creature e la sua importanza per la pulizia e la purificazione.

Laudato si', mi' Signore, per frate Focu,
per lo quale enallumini la notte:
et ello è bello et iocundo et robustoso et forte.

"Laudato sii, mio Signore, per fratello Fuoco, per il quale illumini la notte: ed egli è bello e giocondo e robusto e forte."

Il fuoco, personificato come "fratello Fuoco", è lodato per la sua capacità di illuminare la notte e per le sue qualità di bellezza, gioia, robustezza e forza. Il fuoco è visto come un elemento essenziale per la vita e come una fonte di calore, luce e protezione.

Laudato si', mi' Signore, per sora nostra matre Terra,
la quale ne sustenta et governa, et produce diversi fructi
con coloriti flori et herba.

"Laudato sii, mio Signore, per sorella nostra madre Terra, la quale ci sostiene e governa, e produce diversi frutti con coloriti fiori ed erba."

La terra, personificata come "sorella nostra madre Terra", è lodata per la sua capacità di sostenerci e governarci, e per la sua abbondanza di frutti, fiori e erba. San Francesco riconosce la terra come fonte di nutrimento e di vita, e come un dono prezioso di Dio.

Laudato si', mi' Signore, per quelli che perdonano per lo Tuo amore
et sostengono infirmitate et tribulatione.

"Laudato sii, mio Signore, per quelli che perdonano per il Tuo amore e sostengono infermità e tribolazione."

Qui San Francesco introduce un elemento nuovo: la lode per coloro che perdonano e sopportano le sofferenze. Questo passaggio sottolinea l'importanza della misericordia, della compassione e della pazienza. Il perdono e la sopportazione sono visti come atti di amore verso Dio e verso il prossimo.

Beati quelli che 'l sosterranno in pace,
ca da Te, Altissimo, saranno incoronati.

"Beati quelli che le sosterranno in pace, poiché da Te, Altissimo, saranno incoronati."

Coloro che sopportano le sofferenze in pace saranno ricompensati da Dio. Questa strofa esprime la speranza nella vita eterna e la promessa di una ricompensa per coloro che vivono secondo i principi del Vangelo.

Laudato si' mi' Signore, per sora nostra Morte corporale,
da la quale nullu homo vivente pò scappare:

guai a quelli che morranno ne le peccata mortali;
beati quelli che trovarà ne le Tue sanctissime voluntati,
ca la morte secunda no 'l farrà male.

"Laudato sii, mio Signore, per sorella nostra Morte corporale, dalla quale nessun uomo vivente può scappare: guai a quelli che moriranno nei peccati mortali; beati quelli che troverà nelle Tue santissime volontà, poiché la morte seconda non farà loro male."

La lode si estende persino alla morte, personificata come "sorella nostra Morte corporale". San Francesco riconosce la morte come parte integrante della vita e come un passaggio inevitabile per tutti gli esseri umani. La strofa contiene un avvertimento per coloro che vivono nel peccato e una promessa di salvezza per coloro che vivono secondo la volontà di Dio.

Laudate et benedicete mi' Signore et rengratiate
et servite a Lui cum grande humilitate.

"Lodate e benedite il mio Signore e ringraziate e servite a Lui con grande umiltà."

Il Cantico si conclude con un invito alla lode, alla benedizione, al ringraziamento e al servizio di Dio con umiltà. San Francesco esorta tutti a vivere una vita di amore, di gratitudine e di devozione verso Dio.

L'Eredità di San Francesco: Come Applicare il Cantico nella Vita Quotidiana

Come possiamo tradurre la saggezza del Cantico delle Creature nella nostra vita di tutti i giorni? Ecco alcuni spunti pratici:

  • Pratica la gratitudine: Inizia ogni giorno ringraziando per le piccole cose: il sole che sorge, un buon caffè, un sorriso. La gratitudine cambia la prospettiva e ci aiuta a vedere la bellezza anche nelle cose semplici. Esercita la gratitudine giornaliera.
  • Connettiti con la natura: Trascorri del tempo all'aria aperta. Cammina in un parco, ammira un tramonto, ascolta il canto degli uccelli. La natura è una fonte di ispirazione e di pace interiore. Organizza una passeggiata nella natura almeno una volta a settimana.
  • Sii consapevole del tuo impatto: Rifletti sul tuo impatto sull'ambiente. Riduci il consumo di plastica, risparmia energia, scegli prodotti sostenibili. Ogni piccolo gesto conta. Riduci l'uso della plastica usa e getta.
  • Coltiva la compassione: Sii gentile e compassionevole con te stesso e con gli altri. Offri il tuo aiuto a chi ne ha bisogno, ascolta chi soffre, perdona chi ti ha offeso. Offri il tuo aiuto a chi è in difficoltà.
  • Trova momenti di silenzio: Dedica del tempo alla preghiera, alla meditazione o semplicemente al silenzio. Il silenzio ci aiuta a connetterci con la nostra interiorità e a trovare la pace. Dedica 15 minuti al giorno alla meditazione.

Riflessioni Finali

Il Cantico delle Creature è molto più di una semplice preghiera. È un invito a riscoprire la bellezza del creato, a riconoscere la presenza di Dio in ogni cosa e a vivere una vita di amore, di gratitudine e di rispetto per il prossimo e per l'ambiente. In un mondo spesso dominato dall'individualismo e dal materialismo, il messaggio di San Francesco d'Assisi rimane attuale e urgente: riscopriamo la bellezza della semplicità e la gioia di vivere in armonia con il creato. Lasciamoci ispirare dal Cantico per vivere una vita più piena di significato e di amore.

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