Call Me Me By Your Name

Capita a volte, vero? Di sentirsi persi, soli in mezzo a una folla di emozioni che non si sanno nominare. Come se una parte di noi, la più autentica, fosse nascosta dietro una maschera che fatica a cadere. Ecco, è proprio a quelle parti di noi che "Chiamami col tuo nome" parla, sussurrando parole che risuonano profonde.
Il film, tratto dall'omonimo romanzo di André Aciman, non è solo una storia d'amore omosessuale ambientata nella calda estate italiana del 1983. È un viaggio introspettivo, un'esplorazione del desiderio, dell'identità e della scoperta di sé. Un'opera che tocca le corde più sensibili dell'animo umano, lasciando un segno indelebile.
Un'estate italiana indimenticabile
Immaginate: una villa seicentesca immersa nella campagna lombarda, il sole che scalda la pelle, il profumo dei peschi maturi che si mescola all'aria. È qui che Elio Perlman, un diciassettenne introverso e appassionato di musica, trascorre le sue estati con la famiglia. La sua routine viene sconvolta dall'arrivo di Oliver, un affascinante studente americano di ventiquattro anni, ospite del padre di Elio, un professore di archeologia.
Fin da subito, tra i due si instaura una tensione palpabile. Un'attrazione silenziosa, fatta di sguardi fugaci, conversazioni intellettuali e una crescente consapevolezza di un sentimento inaspettato. La loro relazione si sviluppa lentamente, tra gite in bicicletta, bagni al lago e notti stellate, fino a esplodere in un'estate di passione e scoperta.
Oltre l'amore: un'esplorazione dell'identità
"Chiamami col tuo nome" non si limita a raccontare una storia d'amore. È un'indagine profonda sul concetto di identità, sulla fluidità del genere e sulla complessità delle relazioni umane. Elio e Oliver si scoprono a vicenda, ma soprattutto scoprono se stessi attraverso l'altro. La loro relazione diventa un catalizzatore per la crescita personale, un'occasione per affrontare le proprie paure e accettare la propria vera natura.
Come afferma lo psicoanalista Stephen Grosz nel suo libro "Gli oggetti del desiderio", "l'amore è un modo per conoscere noi stessi attraverso l'altro". Elio e Oliver si riflettono l'uno nell'altro, imparando a conoscersi meglio e ad accettare le proprie vulnerabilità.
Un aspetto particolarmente toccante del film è la naturalezza con cui viene affrontato il tema dell'omosessualità. Non c'è giudizio, non c'è vergogna, solo l'accettazione di un sentimento autentico e profondo. In un'epoca in cui l'omofobia è ancora una realtà, "Chiamami col tuo nome" offre una rappresentazione positiva e incoraggiante dell'amore omosessuale.
L'importanza del dialogo e dell'accettazione
Uno dei momenti più potenti del film è il discorso che il padre di Elio rivolge al figlio alla fine dell'estate. Un monologo commovente e pieno di saggezza, in cui lo esorta a vivere le proprie emozioni senza rimpianti, a non reprimere i propri sentimenti e ad accettare le proprie fragilità. Un insegnamento prezioso, che vale per tutti noi.
Questo dialogo tra padre e figlio evidenzia l'importanza dell'accettazione e del supporto familiare nel processo di scoperta di sé. Un ambiente accogliente e comprensivo può fare la differenza nella vita di una persona, aiutandola a superare le proprie paure e a vivere la propria vita in modo autentico.
Secondo uno studio condotto dall'Università della California, i giovani LGBTQ+ che si sentono supportati dalle proprie famiglie hanno una maggiore autostima e una minore probabilità di sviluppare problemi di salute mentale. Questo dimostra quanto sia fondamentale creare un ambiente familiare e sociale in cui tutti si sentano accettati e valorizzati per quello che sono.
Consigli pratici per affrontare le proprie emozioni
Cosa possiamo imparare da "Chiamami col tuo nome"? Come possiamo applicare i suoi insegnamenti alla nostra vita quotidiana?
- Ascoltare le proprie emozioni: Non reprimere i propri sentimenti, ma cercare di comprenderli e di esprimerli in modo sano.
- Accettare le proprie fragilità: Non avere paura di mostrare le proprie debolezze, perché sono parte integrante di chi siamo.
- Comunicare con gli altri: Parlare apertamente delle proprie emozioni con le persone di cui ci fidiamo può aiutarci a superare i momenti difficili.
- Vivere il presente: Non lasciarsi sopraffare dai rimpianti del passato o dalle ansie del futuro, ma concentrarsi sul qui e ora.
- Essere autentici: Non cercare di essere chi non siamo per piacere agli altri, ma accettare la nostra vera natura.
Ricordate, la vita è un viaggio di scoperta continua. Non abbiate paura di esplorare nuove strade, di sperimentare, di sbagliare e di imparare dai vostri errori. Siate gentili con voi stessi e con gli altri, e non dimenticate mai che siete unici e speciali.
Un film che lascia il segno
"Chiamami col tuo nome" è un'esperienza catartica, un film che ci invita a riflettere sulla nostra vita, sui nostri desideri e sulle nostre paure. Un'opera che ci ricorda che l'amore, in tutte le sue forme, è un dono prezioso da custodire e da celebrare.
La sua capacità di evocare emozioni intense e di affrontare temi universali lo rende un film indimenticabile, capace di toccare il cuore di chiunque lo guardi. Un'opera d'arte che ci invita a essere più autentici, più coraggiosi e più umani.
Quindi, se vi sentite persi, soli o semplicemente alla ricerca di qualcosa di più, concedetevi il tempo di guardare "Chiamami col tuo nome". Lasciatevi trasportare dalla sua bellezza, dalla sua poesia e dalla sua profonda umanità. Non ve ne pentirete.
E magari, alla fine, vi ritroverete a chiamare qualcuno con il vostro nome, o a rispondere al suo con il vostro cuore.
![Call Me Me By Your Name [Watch] 'Call Me By Your Name' Review: Beautiful Story Of First Love](https://deadline.com/wp-content/uploads/2017/11/call-me-by-your-name-1.jpg)






