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7 Re Di Roma In Ordine


7 Re Di Roma In Ordine

Roma, la Città Eterna, affascina da secoli con la sua storia millenaria, le sue leggende e i suoi monumenti imponenti. Ma chi furono i primi a governare questa terra che sarebbe diventata il cuore di un impero? Esploriamo insieme la figura dei Sette Re di Roma, ripercorrendo le loro storie, spesso avvolte nel mito, e l'impatto che ebbero sulla formazione della città. Questo articolo è pensato per tutti gli appassionati di storia romana, studenti e curiosi che desiderano approfondire le origini di Roma.

I Sette Re: Storia o Leggenda?

È fondamentale premettere che la storia dei Sette Re di Roma, che copre un periodo dal 753 a.C. al 509 a.C., è un mix affascinante di storia e leggenda. Le fonti primarie, come le opere di Tito Livio, Plutarco e Dionisio di Alicarnasso, furono scritte secoli dopo gli eventi descritti e si basano su tradizioni orali e annali che vennero reinterpretati nel tempo. Pertanto, è difficile distinguere la verità storica dal mito. Tuttavia, queste figure, reali o meno, hanno plasmato l'identità di Roma e meritano di essere conosciute.

I 7 Re di Roma in Ordine Cronologico

Ecco i sette re di Roma, presentati in ordine cronologico, con un breve riassunto del loro regno e delle principali opere a loro attribuite:

1. Romolo (753-716 a.C.)

Romolo, il fondatore leggendario di Roma, è una figura avvolta nel mito. Secondo la tradizione, fu allevato da una lupa insieme al fratello Remo. Dopo aver ucciso Remo per una disputa sui confini della città, Romolo fondò Roma nel 753 a.C. A lui si attribuiscono:

  • La fondazione della città sul colle Palatino.
  • La creazione del Senato, composto da 100 membri (i patres).
  • L'organizzazione dell'esercito.
  • Il rapimento delle Sabine per garantire una discendenza alla popolazione romana.

Il regno di Romolo è caratterizzato dalla guerra e dall'espansione territoriale. Dopo la sua morte, si dice che sia asceso al cielo e venerato come il dio Quirino.

2. Numa Pompilio (715-673 a.C.)

A differenza di Romolo, Numa Pompilio è considerato un re pacificatore e legislatore. A lui si attribuisce la creazione delle istituzioni religiose romane, essenziali per la stabilità e l'armonia della comunità. Si dice che Numa fosse un uomo saggio e pio, consigliato dalla ninfa Egeria. Tra le sue realizzazioni:

  • L'istituzione dei collegi sacerdotali (pontefici, auguri, feziali).
  • La costruzione del tempio di Giano, le cui porte venivano chiuse in tempo di pace e aperte in tempo di guerra.
  • La divisione dell'anno in 12 mesi e l'introduzione di feste religiose.
  • La promozione della giustizia e della moralità.

Numa Pompilio è ricordato per aver dato a Roma una struttura religiosa e sociale che contribuì alla sua crescita e prosperità.

3. Tullo Ostilio (673-641 a.C.)

Con Tullo Ostilio si torna alla figura del re guerriero. Il suo regno è segnato da conflitti militari, in particolare con Alba Longa, città madre di Roma. La leggenda narra che la guerra tra Roma e Alba Longa fu risolta con un duello tra gli Orazi e i Curiazi, tre fratelli romani contro tre fratelli albani. Le principali azioni attribuite a Tullo Ostilio sono:

  • La distruzione di Alba Longa dopo la vittoria degli Orazi.
  • L'annessione della popolazione albana a Roma.
  • La costruzione della Curia Hostilia, sede del Senato.

Si dice che Tullo Ostilio, troppo preso dalle guerre, avesse trascurato i riti religiosi e per questo fu punito dagli dei, morendo incenerito da un fulmine.

4. Anco Marzio (640-616 a.C.)

Anco Marzio, nipote di Numa Pompilio, cercò di conciliare la guerra con la religione, riprendendo le tradizioni del nonno ma anche intraprendendo campagne militari. A lui si attribuiscono:

  • La conquista di diverse città latine e l'annessione dei loro territori a Roma.
  • La costruzione del porto di Ostia, alla foce del Tevere.
  • La costruzione del primo ponte sul Tevere, il Ponte Sublicio.
  • La fondazione della colonia di Ostia.

Anco Marzio rappresenta una fase di espansione territoriale e commerciale per Roma, grazie alla creazione del porto di Ostia, che divenne un importante centro per il commercio marittimo.

5. Tarquinio Prisco (616-579 a.C.)

Tarquinio Prisco è il primo re etrusco di Roma. Proveniente da Tarquinia, una potente città etrusca, Tarquinio Prisco portò a Roma nuove idee e innovazioni. Tra le opere attribuite a Tarquinio Prisco:

  • L'aumento del numero dei senatori a 300.
  • La costruzione della Cloaca Massima, un'imponente fognatura che bonificò il Foro Romano.
  • L'inizio della costruzione del Tempio di Giove Ottimo Massimo sul Campidoglio.
  • L'organizzazione dei giochi romani.

Tarquinio Prisco contribuì a trasformare Roma in una città più grande e potente, introducendo elementi della cultura etrusca.

6. Servio Tullio (578-535 a.C.)

Servio Tullio, successore di Tarquinio Prisco, è considerato uno dei re più importanti di Roma. A lui si attribuiscono riforme politiche e sociali che ebbero un impatto duraturo sulla città. Tra le sue principali realizzazioni:

  • Il censimento della popolazione romana e la divisione dei cittadini in classi in base alla ricchezza.
  • La creazione delle tribù territoriali, che sostituirono le tribù gentilizie.
  • La costruzione delle mura Serviane, che circondavano i sette colli di Roma.

Le riforme di Servio Tullio ebbero l'obiettivo di rafforzare il potere dello Stato e di rendere la società romana più equa. La sua morte, causata da una congiura ordita da sua figlia Tullia e da suo genero Tarquinio il Superbo, segnò l'inizio della fine della monarchia.

7. Tarquinio il Superbo (535-509 a.C.)

Tarquinio il Superbo, l'ultimo re di Roma, è ricordato come un tiranno. Il suo regno fu caratterizzato da:

  • Un governo autocratico e violento.
  • La repressione dell'opposizione politica.
  • La prosecuzione dei lavori pubblici iniziati dai suoi predecessori, come il Tempio di Giove Ottimo Massimo.

Il suo comportamento arrogante e crudele, unito allo stupro di Lucrezia, una nobile romana, da parte di suo figlio Sesto Tarquinio, portò alla rivolta del popolo romano e alla cacciata di Tarquinio il Superbo nel 509 a.C. Questo evento segnò la fine della monarchia e l'inizio della Repubblica romana.

Conclusione: L'Eredità dei Sette Re

Anche se la storia dei Sette Re di Roma è in parte leggendaria, è innegabile il loro ruolo fondamentale nella formazione della città. Romolo, il fondatore, Numa Pompilio, il legislatore religioso, Tullo Ostilio, il guerriero, Anco Marzio, l'espansionista, Tarquinio Prisco e Servio Tullio, i re etruschi che modernizzarono Roma, e infine Tarquinio il Superbo, il tiranno che portò alla fine della monarchia. Ognuno di loro, con le proprie azioni e decisioni, ha contribuito a plasmare l'identità di Roma e a gettare le basi per la sua futura grandezza. Studiare i Sette Re significa comprendere le radici profonde della civiltà romana e apprezzare la complessità e la ricchezza della sua storia.

Speriamo che questo viaggio attraverso la storia dei Sette Re di Roma sia stato interessante e informativo. Continuate a esplorare la storia di Roma, una fonte inesauribile di conoscenza e ispirazione!

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